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Magnifica ossessione – Mostra collettiva

sabato 12 Ottobre 2019 - sabato 23 Novembre 2019

Magnifica ossessione - Mostra collettiva

sede: Blu Gallery (Bologna).

Magnifica Ossessione raccoglie le opere di cinque artisti: Sicioldr, Guido Ricciardelli, Anna Never, Le Nevralgie Costanti e Vittorio Marella.
Il filo rosso che unisce tutti loro è la pittura, la dedizione e l’ossessione di dedicarsi alla ricerca artistica tramite questa tecnica.

Dopo decenni nei quali la pittura è stata fortemente svalutata, questi artisti ci ricordano in maniera chiara e forte le sue potenzialità: come disse Francis Bacon “la pittura arriva dove le parole non riescono a spiegare”.
Ognuno di loro ha una propria cifra caratteristica, una poetica che si distingue e al tempo stesso dialoga con le altre per dare vita ad un’esposizione collettiva composta da opere diversificate e complementari al tempo stesso.

Sicioldr dipinge quadri che appartengono al mondo onirico, come delle visioni nelle quali l’altissima qualità tecnica è una costante. Insieme agli altri artisti di questa mostra, rivendica la pittura come tecnica capace di assolvere al compito dell’arte di mostrare vie ed aprire porte nascoste, facendosi spazio nell’intricato mondo dell’immaginario. Immagini surreali si presentano ai nostri occhi, estremamente affascinanti ed inquietanti allo stesso tempo, per poi scendere lentamente verso l’inconscio. In limine letteralmente “sulla soglia”: le due figure sembrano incontrarsi sul confine di due mondi, in un momento di ascolto e comprensione reciproca in cui il tempo rimane sospeso. Appartengono a due nature diverse, forse, non ci sarà un seguito o la possibilità di varcare questo limite, ma resterà solamente l’energia sprigionata da questo incontro spirituale.

Guido Ricciardelli lavora principalmente sugli archetipi e sulla mitologia. Lasciandosi trasportare da un’associazione di immagini libera, crea personaggi e scene che prefigura nella sua mente e che riaffiorano nei suoi quadri. Nel Ritrato de la nodriza, l’artista ci mostra un elemento tratto dalla sua mitologia personale: una figura femminile mostra il seno, facendo riferimento all’azione del nutrire, il suo sguardo enigmatico cela un segreto e insinua il dubbio riguardo alla vera natura dell’essere che sta sfamando. Anabasi, dal greco “anabasis”, “ascensione”, è la terza ed ultima fase di un processo trattato in diversi culti e religioni, dal paganesimo fino al cristianesimo: catabasi, discesa negli inferi; anastasi, resurrezione e anabasi, l’ascensione del corpo verso il mondo spirituale. Nel dipinto vediamo come un esercito di figure divine, spiriti ancestrali, squarci le nuvole nere per poter permettere all’anima di accedere ad un’altra dimensione. Le Nevralgie Costanti dà vita a figure mutanti e rivelatrici che ci raccontano di verità nascoste. Il corpo, enigmatico, decadente e carico di fascino allo stesso tempo, è al centro della ricerca pittorica; i colori, luminosi e carichi di energia, danno vita a personaggi provenienti da mondi paralleli; il viso viene spesso solamente accennato, o rimane addirittura anonimo, al fine di poter dare una valenza universale alla figura rappresentata. Sono immagini potenti, abitate da corpi rovinati e smembrati alla ricerca del delicato equilibrio verso la serenità dell’anima. Adam, mostrandoci il torace squarciato, lascia intravedere la sua anima più profonda; l’Attesa in un atteggiamento di cura e attenzione profonda, osserva un nuovo organismo farsi spazio nel suo corpo; Nyx la dea della notte, si erge maestosa sull’intricato e tormentato mondo del quale è sovrana.

Anna Never esplora le possibili forme della diversità attraverso lo studio dei corpi, nell’universo della soggettività. In particolare, si interessa alla questione dell’amputazione: l’amputato è generalmente visto come un “lotto difettoso” mentre, secondo una visione alternativa e divergente della realtà, la mancanza può rivelarsi un valore aggiunto poiché definisce la personalità in maniera forte e affina la sensibilità. Antisocial, una contorsionista con una protesi, svela una bellezza alternativa e resiliente che si fa strada attraverso un vissuto pesante. Più è profonda la ferita, più luce riesce ad entrare. Nell’opera Hello Strangers, comprendiamo l’importante binomio tra personaggi e paesaggio che non potrebbero esistere l’uno senza l’altro e si presentano perfettamente complementari. Ogni quadro è come un piccolo film, una scena autonoma e completa.

Le Nevralgie Costanti dà vita a figure mutanti e rivelatrici che ci raccontano di verità nascoste. Il corpo, enigmatico, decadente e carico di fascino allo stesso tempo, è al centro della ricerca pittorica; i colori, luminosi e carichi di energia, danno vita a personaggi provenienti da mondi paralleli; il viso viene spesso solamente accennato, o rimane addirittura anonimo, al fine di poter dare una valenza universale alla figura rappresentata. Sono immagini potenti, abitate da corpi rovinati e smembrati alla ricerca del delicato equilibrio verso la serenità dell’anima. Adam, mostrandoci il torace squarciato, lascia intravedere la sua anima più profonda; l’Attesa in un atteggiamento di cura e attenzione profonda, osserva un nuovo organismo farsi spazio nel suo corpo; Nyx la dea della notte, si erge maestosa sull’intricato e tormentato mondo del quale è sovrana.

Anna Never esplora le possibili forme della diversità attraverso lo studio dei corpi, nell’universo della soggettività. In particolare, si interessa alla questione dell’amputazione: l’amputato è generalmente visto come un “lotto difettoso” mentre, secondo una visione alternativa e divergente della realtà, la mancanza può rivelarsi un valore aggiunto poiché definisce la personalità in maniera forte e affina la sensibilità. Antisocial, una contorsionista con una protesi, svela una bellezza alternativa e resiliente che si fa strada attraverso un vissuto pesante. Più è profonda la ferita, più luce riesce ad entrare. Nell’opera Hello Strangers, comprendiamo l’importante binomio tra personaggi e paesaggio che non potrebbero esistere l’uno senza l’altro e si presentano perfettamente complementari. Ogni quadro è come un piccolo film, una scena autonoma e completa.

Vittorio Marella ha un percorso che unisce studi di Astronomia e Astrofisica alla pratica pittorica. La sua ricerca si focalizza così sullo spazio, studiato prima dal punto di vista fisico poi indagato nella pittura: le forti luci e i contrasti riprendono l’estetica delle foto delle sonde spaziali. Cinque punto due mostra una sintesi delle forme in un’atmosfera sospesa, come se il personaggio stesse fluttuando in una silenziosa attesa. Uno appare in uno spazio metafisico, difficile da identificare precisamente, i toni conferiscono un’atmosfera malinconica e cupa, tipica del linguaggio di questo artista. Sono “immagini-sonde” alla ricerca dell’equilibrio, di un ordine segreto e nascosto che non si può vedere ma solo percepire.
Rebecca Ardizzoni

Inaugurazione: Sabato 12 Ottobre alle ore 18

Dettagli

Inizio:
sabato 12 Ottobre 2019
Fine:
sabato 23 Novembre 2019
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

BLU GALLERY
via Don Giovanni Minzoni, 9
Bologna, 40121 Italia
+ Google Maps
Phone
338 7608324
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