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Da mano a mano: Marika Ricchi e Lodovico Asirelli
sabato 23 Settembre 2017 - domenica 22 Ottobre 2017

sede: Rocca Rangoni (Spilamberto);
cura: Ilaria Dall’Olio, Carlotta Acerbi.
Il percorso “Da mano a mano” ospita le creazioni scultoree di Lodovico Asirelli e Marika Ricchi, due generazioni di artisti, in comune l’origine romagnola, il legame profondo con il territorio emiliano e una vita dedicata alla scultura.
L’esposizione si traduce in un percorso che suggerisce nuove spazialità e nuovi effetti della materia nei luoghi della Rocca, omaggio allo spazio ospitante e alla sua storia, e libera sperimentazione insieme.
La scelta di affiancare l’esposizione alla mostra che celebra Lodovico Asirelli a dieci anni dalla sua scomparsa, includendole in un unico percorso espositivo dal titolo “Da mano a mano”, risponde al desiderio di valorizzare tanto la trasmissione di conoscenze alle nuove generazioni quanto la consapevolezza della storia passata.
L’esposizione di Marika Ricchi si articola all’interno degli spazi della Rocca Rangoni accompagnando i visitatori in un attraversamento collettivo in dialogo con l’architettura e la storia del luogo. Le sue opere nascono da stimoli percepiti nella vita quotidiana, quasi sempre riguardanti i temi principali della contemporaneità. Partendo dalla manipolazione del linguaggio e della materia, Marika Ricchi crea delle collisioni concettualmente improbabili che, a livello visivo, sono percepite con equilibrio e leggerezza. Gli spazi, segnati dalla presenza delle opere, sono vissuti dai visitatori con occhi nuovi, instaurando una nuova relazione di intimità con il luogo.
All’interno del percorso espositivo “Terra, Aria, Acqua, Fuoco” si omaggia Lodovico Asirelli, a dieci anni dalla sua scomparsa, e il dono delle opere rappresentanti i quattro elementi al Comune di Spilamberto, secondo la volontà dell’artista e della moglie Mirka.
Nato a Faenza nel 1930, e formatosi come scultore ceramista, Lodovico Asirelli, si trasferì a Modena nel 1953, chiamato a dirigere il laboratorio ceramico all’Istituto d’arte Venturi, dove insegnò fino al 1982. A partire dagli anni ‘60 Asirelli affiancò poi all’attività artistica e all’insegnamento la progettazione di piastrelle da rivestimento per diverse aziende del settore, del territorio e non solo, scoprendo un’altra possibilità della materia ceramica.