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Manolo Valdés – Mostra personale
domenica 14 Aprile 2019 - domenica 6 Ottobre 2019
sede: Pinacoteca Comunale Casa Rusca (Locarno).
cura: Rudy Chiappini.
La mostra riunisce oltre 50 tra i lavori più significativi della lunga carriera di Manolo Valdés, realizzati dalla metà degli anni Ottanta fino ai giorni nostri.
Le sale e la corte di Casa Rusca saranno animate dai dipinti e dalle sculture di eleganti figure di dame, di teste maestose dai lineamenti femminili, da statue equestri di nobildonne e cavalieri.
Lo spazio esterno al Museo ospiterà inoltre una selezione di sculture monumentali, precedentemente protagoniste di importanti installazioni a Parigi, Valencia, Dubai e non solo.
Al pubblico si offrirà così una panoramica sulle diverse tecniche e le multiformi sperimentazioni di questo eclettico e poliedrico artista.
Il percorso artistico di Valdés è iniziato con la pittura e proseguito con la scultura, rendendo omaggio ai grandi esponenti dell’arte come Ribera, Zurbarán, Velázquez, Rembrandt e Matisse.
La personale sarà un tripudio di forme esuberanti e visionarie, nelle quali la storia dell’arte viene ripercorsa e rivista acquisendo una coinvolgente attualità.
Le opere di Manolo Valdés fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private; lo si può ammirare al Metropolitan Museum of Art di New York, al Musée National d’Art Moderne Centre George Pompidou di Parigi, al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía a Madrid, alla Fundaciòn del Museo Guggenheim a Bilbao, al Kunstmuseum a Berlino, solo per citarne alcune.
Manolo Valdés nasce l’otto marzo 1942 a Valencia, Spagna. Nel 1948 entra nella locale scuola dei Domenicani, dove studia fino al conseguimento del diploma di maturità. Nel 1957 si iscrive alla Scuola di Belle Arti San Carlos di Valencia che, tuttavia, lascia due anni più tardi per dedicarsi interamente alla pittura. Nel 1962 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Nebli di Madrid e nel 1964, assieme a Jean A. Toledo e Rafael Solbes, fonda il gruppo Equipo Cronica. Nelle loro opere vengono combinati elementi della Pop Art inglese e americana con l’estetica figurativa del movimento degli anni ‘60 Nueva Figuracion, evidenziando uno sguardo critico verso la politica spagnola e la storia dell’arte. Il gruppo pratica la citazione e l’autocritica, ispirandosi inoltre alle opere di maestri come Pablo Picasso e Diego Velásquez. Nonostante Toledo lasci il gruppo nel 1965, Valdés e Solbes continuano a lavorare insieme tenendo proprio in quell’anno la prima mostra dell’Equipo Cronica a Reggio Emilia. In seguito partecipano a numerose altre mostre tra le quali “Kunst und Politik”, presentata nelle città di Karlsruhe, Wuppertal e Colonia nel 1970. Il gruppo si scioglie con la morte di Soldes nel 1981, tuttavia Valdés continua nella sua carriera artistica continuando ad appropriarsi di immagini associate a specifici movimenti storico artistici, senza tuttavia le implicazioni politiche che caratterizzano le sue opere precedenti. Nel 1991 espone alla Marlborough Gallery di New York e nel 1995 tiene la sua prima personale in Italia alla galleria d’arte Il Gabbiano, a Roma. Nel 1999 assieme a Carles Santos ed Esther Ferren, rappresenta la Spagna alla Biennale di Venezia. Nel 2002 il Guggenheim Museum di Bilbao allestisce una sua retrospettiva. Il suo lavoro indaga da un lato le specifiche qualità della pittura, dall’altro rivela un meticoloso lavoro di appropriazione che, attraverso dettagli dei dipinti dei grandi maestri come Matisse, Manet, Goya, Picasso, ecc. , dà origine ad uno stile personale che pratica una revisione storica senza però annullare il valore del soggetto originale. Attivo anche nell’ambito della scultura, l’artista attualmente vive e lavora a New York.