Metti in evidenza il tuo Evento!

altri risultati...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages

Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
 

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Marco Del Re. Hommage

giovedì 16 Marzo 2023 - sabato 24 Giugno 2023

Marco Del Re. Hommage

sede: Galerie Maeght (Parigi, Francia).

La Galerie Maeght di Parigi ospita la personale di Marco Del Re, pittore e incisore italiano, intitolata”Hommage”.
La mostra presenta una selezione di opere dell’artista recentemente scomparso e ci trasporta nel suo romantico e fantastico universo.
Autentici inni all’architettura, alla pittura, alla musica e al teatro, gli oli su tela esposti alla Galerie Maeght sono una porta d’accesso a un viaggio nel tempo e nei grandi movimenti artistici, un tuffo nell’universo dell’artista intriso di mitologia, letteratura e poesia.

Celebrazione gioiosa e poetica dell’arte della pittura, l’opera di Marco Del Re trae ispirazione dai grandi artisti come Henri Matisse, André Derain, Georges Braque, Giorgio De Chirico e Francis Picabia. La mostra omaggio ripercorre la sua opera a partire dall’ultimo decennio del Novecento, quando l’artista si dedicò definitivamente alla pittura.

Al centro del lavoro di Marco Del Re c’è il colore. I suoi grandi nudi monocromi, disponibili in rosso, blu, giallo, nero, rendono un tributo alla statuaria romana e al primitivismo italiano. Attraverso tinte accese, l’artista dona alle sue figure una nuova gioia di esistere in composizioni articolate, vitalizzate dalla presenza di una fresca gamma cromatica.
Tuttavia è nel buio che l’artista riesce ad estrarre con grande efficacia la luce più autentica della sua pittura. In alcune composizioni il nero è dominante, spesso in maniera quasi ossessiva: profondo, ovattato, drammatico, metafisico, fantastico, letterario, carico di atmosfera, ma anche allusivo a innumerevoli frammenti di memoria, rimanda a un passato lontano, mitico e arcaico.

Privo di ogni connotazione malinconica, è il compagno della luce e del colore. La luce stessa diventa profonda, come un bagliore nel buio o come il bianco carbonizzato striato di vibrazioni livide e irreali. Il piacere della pittura si sprigiona in un ironico gioco compositivo. Le figure, su campiture cromaticamente vivide, sembrano incrinarsi come attraversate da una scarica elettrica.

Marco Del Re assomiglia a quelli che un tempo si chiamavano saggisti: Montaigne, Pascal, Valéry. Marco Del Re non fa poemi epici, nature morte, quadri storici, ritratti, paesaggi. Non crea universi qualificabili come il pittore romantico, surrealista, metafisico o il “pittore visionario”. Il suo lavoro è un’ipotesi sulle forme che vengono accolte come una sorta di contenuto abituale della nostra cultura. Queste forme e figure che diventano la sua opera non sono più l’invenzione combinatoria al servizio di un racconto, di una scena, di una composizione. Queste figure sono prismi: i loro elementi si scontrano. Questi sono enigmi. Affermano la loro appartenenza alla pittura, cioè a una pratica materiale, a un fare, a uno stile, a un modo.

Languide odalische con la schiena nuda, inginocchiate, uomini in mezzo al fogliame, volti di profilo: i soggetti di Marco Del Re partecipano ad armonie cromatiche che provocano una sensazione di pienezza. In La Nature est morte l’artista si appropria di un oggetto feticcio dell’arte moderna, il pesce, che ritroviamo tanto nelle nature morte di Georges Braque quanto negli acquari di Henri Matisse e che manipola a suo piacimento: un elemento simbolico il cui valore dipende solo dalla disposizione delle parti del discorso pittorico. Il pittore abolisce ogni distanza tra arte maggiore e arte minore, facendo propria la dottrina della “piccola emozione estetica” di Roger Fry. I rapporti che stabilisce tra le zone colorate e le forme generano effetti sconcertanti: la forma risulta significativa in sé e per sé. L’uomo che cammina, a differenza di quello di Giacometti, non sembra mosso da una volontà sorda, da un’oscura determinazione. Avanza tenendo gli uccelli tra le mani tese.
Gli oggetti che lo circondano sono parti di un dispositivo plastico, senza la minima intenzione di conferire loro un significato tragico o saturo di vertiginosa nostalgia. Vasi, acquari, fruttiere di varie forme, fiori e foglie stilizzati, alberi: ad essi non può essere attribuita alcuna funzione simbolica.

I suoi oggetti hanno una funzione poetica e rifiutano di piegarsi a qualsiasi scopo, fuggendo da una sfera diversa da quella del libero esercizio della pittura.

Marco Del Re è un artista italiano nato a Roma il 21 aprile 1950 e morto a Parigi il 23 novembre 2019. Il suo lavoro, esposto dal 1988 alla Galerie Maeght, è un viaggio attraverso epoche diverse, dove tradizione classica e pittura moderna s’incontrano. L’universo di Marco Del Re è un omaggio alla Storia dell’Arte, alla mitologia, alla letteratura, accresciuto dalla sua stessa memoria, che gli conferisce originalità. Distaccato e ironico, riscrive a modo suo la storia dell’arte nel suo lavoro, che si sviluppa in riferimento alla memoria di certi periodi della pittura o dell’architettura: dipinge paesaggi industriali in rovina, città, piazze italiane, interni. Una libertà visibile nelle sue litografie, nelle sue incisioni, nei suoi dipinti.

Inaugurazione
Giovedì 16 marzo 2023 dalle ore 18 alle 20

Immagine in evidenza
Folle narcisista, 1997 – olio su tela – cm. 205×160 (part.)

Dettagli

Inizio:
giovedì 16 Marzo 2023
Fine:
sabato 24 Giugno 2023
Categoria Evento:
Tag Evento:
, , , , ,

Luogo

GALERIE MAEGHT
Rue du Bac 42
Parigi, 75007 Francia
+ Google Maps
Phone
0033 (0) 1 45 48 45 15
Visualizza il sito del Luogo