altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
- Questo evento è passato.
Mario Lipreri – Mostra retrospettiva
sabato 11 Novembre 2023 - giovedì 23 Novembre 2023
sede: Galleria Arianna Sartori (Mantova).
cura: Arianna Sartori.
Partito da una pittura di tipo figurativo (quando eseguiva paesaggi delicati, intimistici e nature morte con rimandi a Morandi e a Braque), decide di abbandonarla abbastanza presto già dall’inizio degli anni ottanta; Mario Lipreri ha per tutta la vita portato avanti una sua personalissima ricerca pittorica che lo ha portato a raggiungere alti livelli qualitativi.
Per anni lo abbiamo seguito, anche incuriositi, da questa metodica davvero originale di esecuzione, che lo vedeva riempire gradualmente la tela in una stesura astratta di miriadi di sottili pennellate, segni e colori alla ricerca definita archeologica di un risultato certamente non figurativo quanto piuttosto d’impatto cromatico.
Questo ci era parso nei primi quadri che uscivano dal suo studio, cui venivano assegnati significati diversi anche dai numerosi critici che si erano interessati al suo lavoro tra i quali Mauro Corradini, Giorgio Segato, Alessandro Righetti e Nicola Micieli e dal coinvolgimento dell’amico Gianni Baldo organizzatore di tante esposizioni e rassegne.
Con il tempo queste opere si staccavano sempre più dalla figurazione di archeologie o in senso lato di fossili, nel tentativo di comporre nelle forme ritrovate ipotesi di macro strutture cellulari osservate a microscopio.
Mario Lipreri era un uomo riservato, all’apparenza timido che difficilmente parlava della sua pittura, della quale poco discuteva con gli amici pittori che lavoravano con altri intenti, ma alla quale pensava in continuazione perché voleva accedere al suo immaginario interiore tramite le specifiche tecniche della pittura ad olio utilizzando un linguaggio estremamente personale che fosse riconoscibile ed esclusivamente suo.
Una ricerca di rielaborazione e riequilibrio, attraverso l’applicazione della luce e il movimento molto controllati, per l’ottenimento di risultati sì trasformati ma capaci di dare un nuovo modo di vedere e di sentire.
Chiari e scuri, luce nella forma e tenebre nella materia erano per lui ma lo sono tutt’ora, valori inscindibili che interagiscono per leggi evolutive ed è il colore nel gesto e nel movimento che corrisponde alla luce dell’intelligenza.
Nei suoi dipinti, le emozioni, gli impulsi, i sentimenti sono i risultati che derivano dall’osservazione della sua pittura, che chiaramente richiede tempo per il tentativo dell’occhio di voler “leggere” a tutti i costi e voler “capire” quasi che questo potesse aggiungere bellezza ai dipinti molto spesso realizzati con colori terragni. Sprazzi di luce nel denso del colore rivelano una ricerca accanita di modalità per attivare processi di trasformazione e rigenerazione interiore.
Ne sono nate opere piene di elementi che si avvicinano al nostro conosciuto, che non voglio definire figurativo, ma che grazie a rimandi portano il pensiero a entità concrete; azzardo se dico pittura barocca per quel suo abbondare nel segno e nella concentrazione dei suoi colori e nel netto contrasto che evidenziava tra le luci e le ombre, e pittura surreale per quel cercare una realtà superiore, irrazionale, di apparizioni o di sogni, sicuramente Lipreri non voleva creare un’opera di forma compiuta, piuttosto lasciarsi andare alla magia del colore nel contesto della composizione guidato dalla forza della sua ricerca.
Maria Gabriella Savoia
Mario Lipreri nasce a Curtatone (MN) il 27 febbraio 1938; muore a Mantova il 6 febbraio 2010. Frequenta la Scuola Statale d’Arte di Mantova, seguendo i corsi del pittore e disegnatore Giovanni Minuti, approfondendo le tecniche del disegno e dell’acquerello. La sua vera attività artistica ha inizio negli anni Settanta, con l’esecuzione di paesaggi delicati, intimistici e nature morte con rimandi a Morandi e a Braque. Nel 1980 dal periodo delle nature morte, ancora leggibili figurativamente, si sposta a quello della “ricerca archeologica”, esposte nella sua prima mostra personale alla Galleria Leonardo di Pegognaga nel 1981. Inizia qui il lungo percorso di Lipreri nella ricerca tesa e sottile dell’archè. Dal 1982 si susseguono importanti personali (a Mantova, Bologna, Pisa, Verona, Milano, Prato, Treviso, Bergamo, Viadana), e significative presenze in collettive a livello nazionale ed europeo.