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Mario Schifano. Settanta – Ottanta – Novanta
sabato 25 Novembre 2017 - sabato 16 Dicembre 2017
sede: Galleria la Nuova Forma (Lanciano).
L’esposizione propone un’ampia selezione di dipinti e opere grafiche realizzati dall’artista nel trentennio ‘70 / ’90.
Schifano, con la sua personalità magnetica, con uno stile di vita sopra le righe, ha perseguito un rinnovamento globale dell’espressione artistica, dedicandosi all’ibridazione di linguaggi e alla sperimentazione cinematografica e musicale.
Attraverso circa trenta opere, il percorso espositivo rivela la devozione di Schifano per il colore e la sua volontà di “dipingere la pittura” in un modo nuovo.
In una società bombardata da flussi continui di immagini, Schifano si interroga sul ruolo del pittore e propone il suo occhio come antagonista dello schermo televisivo, conferendo alla pittura un’anima assolutamente contemporanea.
La creatività dell’artista non è soggetta ai tempi fisiologici della pittura: la produzione è inarrestabile, si inserisce nello scorrere della vita, ne accoglie la velocità come valore assoluto.
Grazie ad una pittura gestuale e rapida, il ritmo convulso della vita di questo grande artista fluisce nelle opere, facendole procedere inscindibili e velocissime verso la creazione di un vero e proprio mito.
“Mi piacerebbe che qualcuno scrivesse che la mia vita e la mia arte sono molto affiatate, ma non nel senso di una vita da artista, no, questo non basta”
(Mario Schifano).
Mario Schifano (Homs, Libia, 1934, – Roma 1998) debutta con una personale nel 1959 alla Galleria Appia Antica di Roma con opere influenzate dall’informale. Il periodo Informale cede il passo a grandi monocromi nei quali gradualmente iniziano a comparire simboli pubblicitari attinti dall’iconografia della società dei consumi. All’inizio degli anni ‘60 vince il Premio Lissone, il premio Fiorino, e La Nuova Figurazione ed espone alla Galleria La Tartaruga di Roma e nella Sidney Janis Gallery a New York, dove si trasferisce. Nel ’64 è invitato alla Biennale di Venezia. Partecipa a collettive internazionali quali al Carnegie Institute di Pittsburgh nel 1964, nel 1965 alle Biennali di San Marino e di San Paolo del Brasile e al National Museum of Modern Art di Tokio. A partire dal 1967, la sua ricerca artistica si amplia e Schifano, oltre alla pittura, porta avanti parallelamente sperimentazioni cinematografiche e realizza i lungometraggi Anna Carini vista in agosto dalle farfalle, Satellite e Umano non Umano. Nel 1974 l’Università di Parma organizza la prima antologica a lui dedicata. Tra gli anni ’70 e 80 una intensa attività espositiva porta le opere di Schifano nelle più prestigiose sedi in Italia e nel mondo, partecipa ad importanti collettive e alcuni suoi lavori sono acquisiti in importanti collezioni. Il Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel 1990, gli dedica una rassegna intitolata Divulgare. Nel 1994 è presente alla mostra The Italian Metamorphosis 1943-1968, organizzata dal Solomon R. Guggenheim Museum di New York, trasferita l’anno seguente alla Triennale di Milano e al Kunstmuseum Wolfsburg. Nel 1997, in occasione del settimo centenario della edificazione di Santa Croce a Firenze, Schifano ottiene il Premio San Giorgio di Donatello per aver realizzato le vetrate policrome collocate nella cripta della Basilica. Nello stesso anno cura gli allestimenti scenografici del carnevale di Roma.