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Massimiliano Galliani. Attraverso
lunedì 18 Maggio 2020 - mercoledì 10 Giugno 2020

sede: Salamon Fine Art (Milano).
cura: Vera Agosti.
“Massimiliano Galliani dedica una nuova serie di disegni al tema dell’Attraverso. Ciò che si oltrepassa non è uno specchio, come nell’opera letteraria di Lewis Carroll, né la superficie specchiante nera e lucida che l’artista aveva utilizzato in precedenza per i suoi ritratti al nero, bensì un foglio di carta trasparente e illusorio, ovvero accennato nel disegno, tramite alcuni espedienti tecnici, quali il tratto leggerissimo e delicato, che va a definire solo determinate porzioni della figura, senza tracciarne la totalità del contorno, come nell’Autoritratto. Il corpo pare appoggiarsi alla carta, lasciando il segno di una pressione momentanea, come una sindone effimera.” […]
[…] “L’artista suggerisce volontariamente e con successo l’idea della trasparenza dando prova di un’eccellente abilità tecnica. È una caratteristica che da sempre accompagna l’arte italiana: ricordiamo per esempio la raffigurazione della brocca d’acqua nel Cenacolo di Leonardo da Vinci o i veli in marmo nel Cristo velato di Giuseppe Sanmartino. Altri artisti contemporanei ricercano la trasparenza con i materiali più svariati, dal vetro alle resine e alle plastiche, fino alla luce, elemento decisivo e dominante anche nei disegni di Massimiliano.” […]
E ancora…
[…] “L’idea di Galliani è personalissima e originale, semplice e brillante per un esito essenziale e pulito nel candore del bianco del foglio. Parte dalla riflessione sulla serie disegno E matita del 2017, dove la punta del lapis disegnato va ironicamente a bucare il foglio, oltre che a ritrarre i più diversi animali, da quelli domestici a quelli feroci, nonché insetti. Ecco quindi un formichiere, un bruco, un ragno, una mantide… , delineati con un tratto sicuro e impeccabile. La matita si sostituisce al dito di Dio nella creazione degli esseri viventi, rimarcando l’artificio e il ruolo di libero e onnipotente demiurgo dell’universo creativo.” […]
[…] “L’arte come liberazione. Nel nuovo Autoritratto, Massimiliano Galliani sta cercando di uscire da una barriera. Allo stesso modo il cane feroce esce dalla carta perché vorrebbe prendere la matita che l’ha disegnato. È una rappresentazione dell’energia e della voglia di vivere. Così ha raccontato l’artista stesso in una recente intervista a “Il Resto del Carlino”, questi disegni sono una metafora della sua paura interiore, frutto di un avvenimento personale importante e difficile, che viene proiettata all’esterno e trasformata in bellezza, positività e amore. L’arte come terapia, in cui la mano e la matita diventano gli psicologi. In ultimo, resta soltanto il foglio di carta squarciato nel gioco del chiaroscuro.” […]
Vera Agosti
(dal volume pubblicato da Prearo Editore)
La personale è anche occasione per presentare al pubblico milanese il volume, interamente illustrato, e appena pubblicato da Prearo Editore, con testi di Alberto Zanchetta, Deianira Amico, Vera Agosti, Alberto Mattia Martini.