sede: Palazzo Oddo (Albenga, Savona).
cura: Francesca Bogliolo.
Ciclamini, rose, papaveri, cosmos, tulipani e diversi tipi di fiori nella visione di Massimo Barlettani appaiono avvolti da chiarori trasfiguranti, diventano occasioni di luce che riportano l’attenzione di chi guarda oltre l’apparenza, all’interno della verità che si cela tra i dettagli.
L’esposizione “Flò – la luce dell’effimero”, vuole avvicinare le persone al tema floreale reinterpretato alla luce di uno speranzoso sentire, che è memoria e ricordo di continua rigenerazione e possibilità. Presenza e assenza si alternano nelle tele di Barlettani, palesando un percorso di ricerca che, partendo dalla approfondita conoscenza dell’arte giapponese, si avvicina idealmente a questa per arrivare a confrontarsi con la fotografia contemporanea. Una pittura inserita nel proprio tempo, capace di annullare le distanze tra antichità e modernità a favore di una dimensione dove il sentire resta indiscusso protagonista.
“Ci sono fiori dappertutto, per chi è capace di vederli”, sosteneva Henri Matisse: la mostra di Barlettani diviene un luogo di raccoglimento estetico e poetico, che regala la capacità di osservare la realtà con occhi e spirito del tutto nuovi, per scoprire incanti che si credevano smarriti e reagire attraverso queste sensazioni alle inquietudini della quotidianità. Una dimensione che richiede un approccio silenzioso, paziente, come un cuore che si disponga fiducioso all’arrivo di una nuova stagione.