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Mast Foundation for photography grant on industry and work

mercoledƬ 31 Gennaio 2018 - martedƬ 1 Maggio 2018
Mast Foundation for photography grant on industry and work

sede: Mast Gallery (Bologna).
cura: Urs Stahel.

La selezione biennale di giovani fotografi promossa dalla Fondazione MAST, ha lo scopo di documentare e sostenere l’attivitĆ  di ricerca sull’immagine dell’industria, le trasformazioni che questa induce nella societĆ  e nel territorio, il ruolo del lavoro per lo sviluppo economico e produttivo.

Giunto quest’anno alla quinta edizione, il concorso ĆØ nato per promuovere l’attivitĆ  fotografica delle nuove generazioni di artisti sul tema del lavoro e dell’industria.

La mostra “Mast Foundation for photography grant on industry and work”, curata da Urs Stahel, direttore della collezione di fotografia industriale di Fondazione MAST, espone i progetti realizzati appositamente per il concorso dai quattro finalisti: Mari Bastashevski (Russia), Sara Cwynar (Canada), Sohei Nishino (Giappone) e Cristobal Olivares (Cile).

Vincitori ex aequo della quinta edizione del concorso sono stati nominati: Sara Cwynar, Canada e Sohei Nishino, Giappone.

Sara Cwynar (Canada), in Colour Factory, che comprende un cortometraggio e diversi lavori fotografici, si serve di vari artefatti per esaminare in dettaglio i sistemi profondamente radicati che inconsciamente guidano i nostri comportamenti come consumatori di immagini e prodotti commerciali. Il suo maggior interesse ĆØ ā€œil modo in cui le immagini con il tempo si trasformano, si accumulano, perdurano e cambiano di significato e valoreā€. Il suo lavoro riguarda le ingrate tradizioni della bellezza nei confronti delle donne e dei loro sforzi per migliorare o manipolare il proprio aspetto.

Sohei Nishino (Giappone) reduce da diversi viaggi in tutto il mondo di cui individua il fulcro nell’acqua, presenta un reportage sul fiume Po. Partendo dal Monviso, ĆØ sceso a Torino e ha viaggiato verso l’Adriatico, incontrando sul lungofiume gente e paesaggi molto vari: pescatori, bambini, donne, sƬ ĆØ confuso tra di loro ascoltandone le storie e scattando moltissime fotografie. Tornato in Giappone ha sviluppato centinaia di rullini, tagliandoli e incollandoli su una gigantesca tela. Ne ricava un paesaggio deformato, dove il Po serpeggia come se fosse vivo.

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