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Matteo Negri. Amori estivi
sabato 3 Luglio 2021 - domenica 3 Ottobre 2021
sede: Varie Sedi (Cannobio, Verbania).
cura: Daniele Capra.
Amori estivi, il cui titolo evoca la leggerezza delle passioni e delle vicende romantiche che vengono vissute e si dissolvono nell’arco di una stagione, nasce dall’idea di collocare nella trama urbana lavori in grado di innescare un dialogo con il contesto architettonico della città di Cannobio e con il paesaggio naturale del lago Maggiore.
La mostra propone sei opere nel tessuto cittadino che spaziano dalla scultura al manifesto d’artista, dall’installazione site-specific all’intervento sugli arredi urbani. Viene così a delinearsi un percorso che consente di apprezzare le opere passeggiando: un’esposizione diffusa che lega il centro, le corti e il lungolago.
Attraverso queste opere Matteo Negri 1 mira ad analizzare gli aspetti percettivi del colore e delle interazioni tra luce e superficie, grazie all’impiego di materiali come il metallo, il vetro, le pellicole specchianti e iridescenti. L’obiettivo finale è quello di mettere sullo stesso piano il cittadino, il passante casuale e il visitatore di Cannobio accomunandoli nella condizione di osservatori che si imbattono in qualcosa di inatteso e straniante rispetto all’orizzonte visivo ordinario.
Il progetto prende idealmente inizio presso il Palazzo Mandamentale, per il quale Negri ha realizzato Pensando a Gaudenzio, un’installazione in pvc e pellicole trasparenti che si inseriscono tra il cortile e il colonnato. L’opera nasce a partire dall’osservazione che, in modo del tutto casuale, la celebre pala d’altare di Gaudenzio Ferrari, conservata presso il Santuario della SS.Pietà a poche centinaia di metri, è perfettamente sovrapponibile con l’architettura lì presente. L’opera permette ai passanti di cogliere dalla strada una nuova vista, in cui la luce del sole si trasforma in una combinazione geometrica di colori.
Il percorso procede con la serie di opere Piano Piano, sculture essenziali e di grandi dimensioni, realizzate in metallo e vetro in parte rivestiti da pellicole specchianti. Questi due lavori sono collocati in una delle corti dei palazzi del centro e nel lungolago, con l’obiettivo di creare un’esperienza visiva nuova e in prima persona grazie alla frammentazione unitaria dello spazio circostante. Anche in Amori estivi (letture), realizzata rivestendo con dei film colorati le pareti in plexiglas del box destinato al book- crossing, l’artista scompone la visione del contesto del lungolago in lame di blu e giallo trasparenti.
L’ultimo intervento di Negri riguarda gli spazi comunali delle affissioni pubblicitarie: in Cartoline da Saturno l’artista sceglie di mescolarsi al contesto con un’opera visivamente mimetica rispetto al paesaggio urbano. Lo spazio diventa pura immagine con un testo essenziale a margine che riporta i dettagli della mostra e lo si può leggere solo se si è personalmente disposti ad avvicinarsi.
Note
- La ricerca di Matteo Negri (San Donato Milanese, 1982) è mirata ad analizzare gli aspetti percettivi del colore e delle interazioni tra luce e superficie dell’opera grazie all’impiego di materiali come il metallo, il vetro, le pellicole specchianti e iridescenti. I suoi lavori, di natura bidimensionale e scultorea, sono caratterizzati da una geometria incisiva ed essenziale. I piani e i volumi presentano sovente elementi trasparenti o riflettenti che consentono all’opera di relazionarsi con il contesto ambientale e con l’osservatore, spingendolo a muoversi e a rinegoziare continuamente il proprio punto di osservazione. Negri ha esposto presso il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma, il Museo d’Arte Contemporanea a Lissone, il Macro Testaccio a Roma, Palazzo Reale a Milano, Spazio Oberdan a Milano, Fondazione Mudima a Milano, alla Triennale a Milano, Casa Testori a Novate Milanese, alla Permanente e a Palazzo dell’Arengario a Milano. Hanno scritto di lui Ginevra Addis, Giovanni Agosti, Gerardo Bonomo, Lorenzo Bruni, Daniele Capra, Laura Cherubini, Vittoria Coen, Viana Conti, Rossella Farinotti, Giuseppe Frangi, Milovan Ferronato, Luca Fiore, Alberto Fiz, Pietro Gaglianò, Flaminio Gualdoni, Lorenzo Madaro, Alberto Mattia Martini, Marina Mojana, Ivan Quaroni, Alberto Zanchetta. L’artista vive e lavora a Milano.