sede: Von Buren Contemporary (Roma).
cura: Michele von Büren.
Atmosfere paludose, dense di tinte brune e dettagli enigmatici: questa è la dimensione in cui vagano le figure rappresentate da Barbalaco.
Le pose dei protagonisti delle opere, che passano dalla tensione all’abbandono, dall’espressivita` alla rassegnazione, fanno pensare a dei burattini che, guidati dalle mani dell’artista, si muovono all’interno di un teatro dalle scenografie oniriche e intricate.
I rimandi simbolici ed espressionisti del giovane pittore, uniti ad uno stile naturalistico e virtuosistico dal punto di vista formale, creano un cortocircuito che apre un varco tra realta` e inconscio.
Nelle opere di Barbalaco ricorrono rimandi alla psicanalisi, con costanti accenni al mondo dell’inconscio, che emergono da dettagli sparpagliati e inaspettati.
E` inoltre presente un interesse per le teorie junghiane, in particolare per il processo di individuazione, che riguarda il complicato passaggio dalla puberta` all’eta` adulta, un viaggio spirituale ricco di simboli e insidie che ogni essere umano deve compiere per giungere all’individuazione del se´.
I riferimenti artistici sono molteplici, dal realismo magico al simbolismo, fino all’importante influenza dell’espressionismo e dell’immaginario di artisti come Otto Dix e Paula Rego, dalle immagini intense e disturbanti.
Sono inoltre presenti suggestioni teatrali derivanti dalla passata esperienza di burattinaio dell’artista.
Testo critico di Anna Gasperini
Inaugurazione
Sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024 dalle 18:00 alle 21:30
Immagine in evidenza
Mattia Barbalaco – Visite notturne – 2024 – olio su tela – 100 x 140 cm (part.)