Mauro Porcelli. Visione autodeterminante

sede: Satura Palazzo Stella (Genova).
cura: Andrea Rossetti.

Lavorare con coscienza la superficie pittorica, variarne gli effetti cromatici, portarla al limite della sua condizione bidimensionale.
Messe assieme, queste tre azioni indicano come non sia affatto facile riassumere il percorso visuale di Mauro Porcelli, artista che fin dagli esordi è sempre stato concentrato sulla ricerca di un “altrove”, del superamento di uno spazio prefissato oltre i confini della facile definizione pittorica.

Di una vera esperienza visivo-tridimensionale in grado di superare ogni limite imposto dal ragionamento convenzionale.
Porcelli in fondo ha da sempre operato sugli effetti dimensionali, sulla percezione degli stessi in relazione allo spazio fisico, a cominciare dalle astrazioni degli anni Sessanta- Settanta, superfici cromatico-geometriche caratterizzate da piani prospettico-materici in costante variazione.
Fino a impostare – in un periodo a cavallo tra la seconda metà dei Novanta e i primi Duemila – la propria azione di ricerca nell’ottica di un pensiero nettamente scultoreo.

Pensiero che trova la sua concretezza nelle trasparenze colorate delle plastiche, in costruzioni che “plasticamente” – come in un perfetto gioco di parole – risolvono gli stimoli attivati da un’inalienabile attitudine fisico-materica.
Un pensiero formalmente congruo a quella che per Porcelli è sempre stata l’unica strada percorribile: introdursi in un ambito speculativo che sia oltre l’immediata e manifesta percezione visiva.

Inaugurazione
Sabato 11 novembre 2023 dalle ore 17:00