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Max Hamlet Sauvage. L’ibrido universo metropolitano
sabato 12 Aprile 2025 - domenica 4 Maggio 2025

sede: La Casa degli Artisti di Gallipoli (Gallipoli, Lecce).
cura: Orsolina Fontò, Maria Cristina Maritati.
La mostra, costituita da 25 opere, è intitolata “L’Ibrido Universo Metropolitano che indaga sul destino dell’Uomo”: un titolo che riassume il messaggio personale dell’artista. Le opere in esposizione sono una sequenza narrativa nella quale si possono riconoscere i temi cari a Max Hamlet Sauvage: scollacciate figure femminili che si offrono ad ibridi maschili in cui le teste di uccello o animale fanno supporre l'”animalità” appunto che si nasconde dietro l’armoniosa eleganza.
A questo proposito lo storico dell’arte Enrico Crispolti ha commentato: “Si tratta di un mondo esplicitamente perverso, trattato con ironia, satira e sarcasmo, e con il divertimento di uno spirito graffiante che condanna chi mercifica l’immagine femminile e denuncia da sempre le nevrosi sessuali individuali e collettive che oggi sono diventate gossip e cronaca politica”.
Sempre dalle sue opere si evince la critica all’opulenta società occidentale che si congiunge ad una favolistica moderna rappresentata, alla maniera di Max Ernst, “da uccelli che vivono borghesemente e che con l’alta borghesia condividono bisogni e desideri erotici (Giorgio Di Genova, critico e storico dell’arte).
Max Hamlet s’interroga inoltre su quello che potrebbe essere il destino dell’uomo, considerando l’irreversibile degrado della coscienza umana, il potere delle multinazionali, la sopraffazione crescente di alcuni stati su altri. S’interroga dunque su tutto ciò e Maurizio Nocera conclude: “Il suo sembra veramente uno zoo di figure umane che, davanti al crollo coscienziale dell’umanità e alla violenza dei poteri, fanno sperare in un domani di gioia orgasmica e alla trance liberatrice”.
Non a caso Philippe Daverio, parlando di Max Hamlet, lo definì “uomo pungolo” che interroga le coscienze con scomode metafore di denuncia sociale ma piene del pathos di un genius loci ironico e irridente.
Maria Cristina Maritati
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(part.)