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Memorial Shozo Shimamoto 2013-2023
venerdì 17 Febbraio 2023 @ 08:00 - 17:00
sede: Sandro Bongiani Vrspace, Spazio Ophen Virtual Art Gallery (Online).
cura: Sandro Bongiani, Ruggero Maggi.
Sandro Bongiani Arte Contemporanea di Salerno presenta presso la galleria Sandro Bongiani Vrspace e nello Spazio Ophen Virtual Art Gallery la mostra collettiva internazionale dal titolo: “Memorial Shozo Shimamoto 2013-2023”.
A distanza di 10 anni dalla dipartita di Shozo Shimamoto (25 gennaio 2013), viene organizzata in Italia una mostra collettiva con la partecipazione di 137 artisti per il primo decennale della sua scomparsa. Una parte del lavoro svolto dall’artista giapponese risulta ancora poco noto al grande pubblico, e precisamente la ricerca svolta negli anni 80 e 90, con le particolari azioni e le proiezioni di spezzoni di film sulla sua testa rasata utilizzata come spazio performativo e luogo per ospitare l’opera.
Quasi una galleria del corpo e forse “la più piccola galleria al mondo attiva negli anni 80”.
Per ricordarlo a dieci anni esatti dalla scomparsa sono state inviate per posta alcune silhouette della testa vista da dietro di Shozo Shimamoto invitando gli artisti a fare il loro intervento, come aveva fatto lui a partire dal 1987 invitando gli artisti a realizzare il proprio personale atto performativo con ciò che ritenevano utile per completare degnamente l’opera.
In questo senso sono esemplari le operazioni “Head” realizzate da Ray Johnson, Ben Vautier, G. Achille Cavellini, Mayumi Handa, Allan Kaprow e da diversi altri protagonisti internazionali dell’arte che sono intervenuti nel tempo sulla testa dell’artista giapponese disegnando, incollando carte, adesivi, materiali diversi e persino proiettando frammenti di film percepiti come flusso immateriale perfettamente in linea con le idee di ricerca portate avanti dal grande artista giapponese pronto a ricevere in se l’apporto comunicativo di altri autori.
“Un progetto – scrive Sandro Bongiani – in cui la collaborazione diventa il momento prioritario dell’agire con le idee che si integrano in un insieme unitario e collettivo. Ecco il modo come si può raccordare la provvisorietà dell’idee individuali per divenire nella condivisione opera collettiva sotto il segno di una costruzione visiva rimodulata in forma circolare che nasce essenzialmente dalla collaborazione attiva dei diversi autori per poter concretamente costruire l’opera. Il risultato finale è la creazione di una sorta di “grande opera collettiva” di creatività che il curatore S. Bongiani definisce “Swarm Art”, in cui il comportamento collettivo interagisce in modo collaborativo producendo risposte funzionali al sistema comunicativo, come avviene concretamente nel web utilizzando le migliaia di relazioni ramificate nel Network, o come realmente succede nel complesso intreccio di cellule relazionali attive presenti nel sistema cerebrale umano che si integrano tra loro aggregandosi per poi trasformarsi provvisoriamente in un insieme inaspettato e assai complesso capace di ridarci la dimensione vera della relazione collettiva”. Del resto, noi non siamo altro che piccole parti di un unico sistema relazionale che può condividere l’isolamento oppure, estendersi come essenza amplificata in una infinita e assai complessa comunicazione di idee”.
Interventi artistici di: Alberto Vitacchio – Italia, Albina Dealessi – Italia, Alfonso Lentini – Italia, Andrea Bonanno – Italia, Andrzej Dudek-Durer – Polonia, Angela Caporaso – Italia, Ania Singh – Polonia, Anja Mattila Tolvanen – Finlandia, Anna Bayer – Germania, Anna Boschi – Italia, Anna Maria Matone – Italia, Annalisa Mitrano – Italia, Annegret Heinl – Germania, Antonella Gandini – Italia, Antonio Amato – Italia, Antonio Di Michele – Italia, Antonio Sassu – Italia, Aristide3108 – Francia, Benedetta Iandolo – Italia, Bruno Cassaglia – Italia, Calogero Barba – Italia, Carla Bertola – Italia, Carmela Corsitto – Italia, C. Merhrl Bennett – USA, Cesare e Noah Serafino – Italia, Cecilia Solamito – Italia, Cinzia Farina – Italia, Circulaire 132 – Canada, Claudio Gavina – Italia, Claudio Grandinetti – Italia, Clemente Padin – Uruguay, Coco Gordon – USA, Coco Muchmore – USA, Cosmo Cinisomo – Italia, Crescenzio D’Ambrosio – Italia, Carl T. Chew – USA, Dino Aloi – Italia, Domenico Ferrara Foria – Italia, Dr Klaus Groh – Germania, Dr. Lutz WohIrab – Germania, Ed. Varney – Canada, Edward Michat Dudek – Polonia, Elke Grundmann – Germania, Emilio Morandi – Italia, Emily Joe – Italia, Erika Baggini – Italia, Ernesto Terlizzi – Italia, Ever Arts – Olanda, Felipe Lamadrid – Spagna, Finazzi Mimicha – Skinaz – Italia, Francesco Cornello – Italia, Francisco Escudero – Spagna, Franco Di Pede – Italia, Franco Panella – Italia, Gabi Minedi – Italia, Gianfranco Duro – Italia, Gianni Marussi – Italia, Gianni Romeo – Italia, Giovanni Bonanno – Italia, Giovanni e Renata Stradada – Italia, Giovanni Leto – Italia, Grazyna Borovik – Polonia, Guido Capuano – Italia, Guroga – Venezuela, Guy Bleus – Belgio, GX Jupitter-Larsen – USA, Hans Braumuller – Germania, Henry Grahn Hermunen – Svezia, Hilgart, – USA, Honoria Starbuck – USA, Horst Tress – Germania, Hugo Catolino – Svezia, Ilia Tufano – Italia, Irina Novikova – Bielorussia, Ivo Galassi – Italia, Janus – Germania, Jaume Rocamora – Spagna, Javier Seco – Spagna, John M. Bennett – USA, John Held Jr – USA, Jorg Seifert – Germania, Josè Vandenbroucke – Belgio, Joson Rodges – USA, Jurgen O. Olbrich – Germania, Karl-Frieddrich Hacker – Germania, Keiichi Nakamura – Giappone, Ko De Jonge – Olanda, Lamberto Caravita – Italia, Lancillotto Bellini – Italia, Laura Pintus – Italia, Luc Fierens – Belgio, Lucia Spagnuolo – Italia, Luigi Auriemma – Italia, Luigina Iacuzzi – Italia, M. Josè Silva – Mizè – Portogallo, Manuel Xio Blanco – Spagna, Marcello Diotallevi – Italia, Maria Castillo – Argentina, Marina Salmaso – Danimarca, Marisa Pezzoli – Italia, Mauro Molinari – Italia, Maya Lopez Muro – Italia, Miclelangelo Mayo – USA, Mike Dyar Eart Art – USA, Mirta Caccaro – Italia, Moreno Menarin – Italia, Mr Sjoerd Paridaen – Belgio, Natale Cuciniello – Italia, Ornella Gaibin – Italia, Oronzo Liuzzi – Italia, Paola Toffolon – Italia, Paolo Gubinelli – Italia, Paolo Seghizzi – Italia, Pier Roberto Bassi – Italia, Pina Della Rossa – Italia, Raffaele Boemio – Italia, Reid Wood – USA, Remy Penald, Limoges – Francia, Renuka Kesaramadu – India, Roberto Formigoni – Italia, Rolando Zucchini – Italia, Ruggero Maggi – Italia, Serse Luigetti – Italia, Shmuel, Brattleboro – USA, Sigismund Urban – Germania, Silvia Venuti – Italia, Sjoerd Paridaen – Belgio, Sugar Irmer – Germania, Susan Gold – Canada, T. E. Larsen – Norvegia, Toan Vinh – Canada, Uwe Hofig – Germania, Valdor – Spagna, Victoria Encinas – Spagna, Vittore Baroni – Italia, William Mellott – Taiwan.
Shozo Shimamoto nasce nel 1928 a Osaka (Giappone). Diviene un autorevole esponente del Gruppo Gutai, formato nel 1954 nella regione del Kansai, insieme ad altre figure note come Yoshihara Jiro, Kanayama Akira, Murakami Saburo, Sshiraga Kazuo: le attività del gruppo hanno anticipato i grandi cambiamenti dell’arte occidentale dei primi anni sessanta. Nel 1957 il gruppo Gutai ideò il “Gutai Stage Exhibition”: per la prima volta nella storia fu utilizzato un palcoscenico come spazio artistico nel quale Shimamoto metteva assieme lo sparo dei colori con un cannone da lui appositamente inventato e un sottofondo sonoro. Shimamoto ebbe anche un interesse per i lavori audio che anticiparono i lavori Fluxus di John Cage. Alcuni di questi lavori appartengono alla collezione del Centro Pompidou di Parigi e al Museo di Città di Ashiya. Nel 1993 viene inviato alla Biennale di Venezia con il Gruppo Gutai. Nel 1994, durante l’esibizione “l’Arte giapponese dopo il 1945: il Grido Contro il Cielo” tenuta al Museo Guggenheim in New York, il curatore Alexandra Monroe scopre che i “buchi” di Shimamoto sono del 1950 (sulla polemica Shimamoto-Fontana cfr. il sito della Tate Gallery): da quel momento il mondo dell’arte negli Stati Uniti inizia a cambiare atteggiamento nei confronti di Shimamoto inserendo il suo nome in varie enciclopedie e manuali di storia dell’arte (appare a p. 1167 del libro di testo dell’università americana “La Storia dell’Arte”, Strokstad, Marilyn; Harry Abrams, N.Y., 1995; nell’Enciclopedia Britannica e nella Larousse). Nel febbraio 1998, i lavori da 150 artisti che hanno caratterizzato l’arte mondiale del ventesimo secolo, sono esposti al Museo di Los Angeles di Arte Contemporanea (Moca) per tre mesi, proseguendo poi alla volta di Vienna, Barcellona e al Museo di Tokyo di Arte Contemporanea. Shimamoto è tra gli artisti invitati. Le sue opere erano posizionate accanto a quelle di Jackson Pollock e Lucio Fontana; sul lato opposto della stanza, c’era un’opera di John Cage. Nel 1999 partecipa alla 48a Biennale di Venezia con Yoko Ono.Nel 2003 partecipa alla 50a Biennale di Venezia nel progetto “Brain Academy Apartment”. Opere di Shimamoto si trovano, tra le tante, nella collezione della Tate Gallery, del Centre Pompidou, della Galleria di arte moderna di Roma, oltre a essere presenti in quasi tutti i musei giapponesi.
Link mostra online
Sandro Bongiani Vrspace
Spazio Ophen Virtual Art Gallery
Immagine in evidenza
di Maria Castillo – Argentina (part.)