Michel Pérez Pollo. Un Automne

sede: Lempertz (Bruxelles, Belgio).
cura: Duviel Fernandez, Hélène Robbe.

Lempertz promuove la nuova mostra “Un Automne” di Michel Pérez Pollo con una serie di dipinti ispirati all’autunno e con l’utilizzo della figura dell’albero come asse narrativo delle opere.

Michel Pérez Pollo è nato nel 1981 e si forma a Manzanillo, Cuba ma è a Madrid che rimane artisticamente folgorato. È proprio nella capitale spagnola che resta affascinato dall’esperienza delle stagioni che passano, qualcosa di completamente diverso rispetto alla sua prima vita a Cuba, in cui il clima è tropicale durante tutto l’anno.

Il suo particolare stile pittorico è unico nel suo genere: audace, spesso sontuoso nell’applicazione della pittura fluida, e ricorda i murales rivoluzionari, le rappresentazioni intrise di messaggi. All’interno di questa mostra la figura dell’albero è assoluta protagonista. Per Michel Perez Pollo l’albero è una metafora di decomposizione, metamorfosi e rinascita. Tronchi, rami e frutti immaginari vengono utilizzati come una sintesi e un’estensione della sua poetica. L’artista attinge alla propria immaginazione e la colloca in una dimensione più ampia, una costante del lavoro di Pollo.

Il processo creativo inizia con la costruzione di modelli in scala ridotta realizzati con la creta da modellare e trasformati in miniature che l’artista amplifica su tele di grandi dimensioni. Le figure attaccate a questi alberi immaginari ricordano i motivi delle serie precedenti di Pollo. Quelle che un tempo erano forme con una presenza schiacciante al centro della tela sono ora piccoli frutti e foglie che completano l’apertura delle composizioni. In questi paesaggi autunnali, le figure sono collocate su sfondi colorati. Le ombre, essenziali per la composizione, danno modo al colore di svilupparsi e aggiungono un senso di movimento essenziale e armonioso.

Le opere in mostra simboleggiano l’idea che la pittura non esiste solo per rappresentare un’immagine, ma che esiste in virtù della ricreazione della pittura stessa.

Uno stile artistico in cui si raggiunge una purificazione che sfiora lo spirituale, come se fosse uno spazio in cui abitare, un mondo in cui poter immaginare e contemplare.

La mostra è realizzata in collaborazione con la storica 36 Mai Galerie ed è curata da Duviel Fernandez e Hélène Robbe.

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