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Michelangelo scultore e gli altri guerrieri della luce
sabato 24 Agosto 2024 - domenica 13 Ottobre 2024
sede: Museo di Palazzo Santo Stefano (Padova).
cura: Marina Sonzini.
Le mostre a Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia di Padova ripartono con un doppio percorso di cultura e radici: un focus sul disegno, sulla scultura di Michelangelo e sugli artisti di ogni tempo e il loro rapporto con la luce.
I 30 disegni di Francesco Tonarini “Sguardi su Michelangelo scultore” negli ultimi due mesi hanno permesso a tanti visitatori di accostarsi agli aspetti meno noti del genio del Rinascimento, inoltrandosi in una lettura dettagliata e originale. Disegni in parte esposti lo scorso anno al Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma, per cui fu scolpito il Bacco e in cui Michelangelo fu ritratto da Vasari nella Sala dei Cento Giorni, ma arricchiti di molti dettagli collegati alle statue del Liceo Artistico Pietro Selvatico, realizzate a inizio Novecento dalla gipsoteca di Firenze e temporaneamente ospitate a Palazzo Santo Stefano e che potrete ammirare da vicino.
Una grande sala ospita ora 40 ritratti in sanguigna e a olio di pittori e scultori di ogni tempo, eseguiti dall’artista romana Cinzia Cotellessa; ciascuno di loro ha nella propria arte elaborato un personale linguaggio per parlare della luce e con la luce. Il titolo “I Guerrieri della Luce” trae ispirazione dal libro di Paulo Coelho, “Il Manuale del guerriero della luce”, pubblicato da Nave di Teseo nel 2017. Una carrellata di personaggi i cui volti sono più o meno noti, lunga come mille anni di arte mondiale: da Leonardo, Michelangelo, Botticelli, sino a Botero (di cui aprirà in autunno una grande mostra a Roma), Monet (di cui Padova ha appena ospitato due grandi mostre) passando per Degas, Renoir, Cezanne, Velazquez, Goya, sino a Haring, Pollock, Mirò, De Chirico. Ma anche Frida Kahlo e Modigliani (di cui ricorrono i 140 anni dalla nascita), sui quali anche Tonarini esporrà i suoi contributi, e tanti altri.
La “Sedia antropomorfa” di Cinzia Cotellessa (opera a sanguigna già esposta ai Dioscuri al Quirinale e che parla di violenza su una donna) completa la mostra, per riflettere sul valore morale dell’arte e sulla responsabilità di ciò che essa racconta.
«Il percorso vuole essere contemporaneamente didattico, fruibile dalle scuole, e riflessivo – spiega Marina Sonzini, curatrice della mostra -, perché la lotta con la luce sulla tela, così come le vicende della vita degli artisti, hanno assunto nei secoli le più svariate sfaccettature. Il percorso consentirà un viaggio nel tempo dal neoplatonismo rinascimentale al barocco, sino alla metafisica, al neoplasticismo, dall’impressionismo al cubismo, dal surrealismo al decó, dalla pop art al realismo magico e tanto altro. Scorrendo la Storia dai Medici sino alla rivoluzione d’ottobre, dal crollo dell’impero austro-ungarico alle persecuzioni naziste, dall’Europa che aveva appena scoperto le Americhe sino al mondo globalizzato di oggi. L’Arte ci aiuterà a capire, giacché gli artisti, che sono antenne particolarmente sensibili, captano in anticipo e raccontano ai loro contemporanei e ai posteri ciò che hanno vissuto e compreso.
“Il guerriero della Luce crede. Poiché crede nei miracoli, questi cominciando ad accedere”, scriveva Coelho. Ciascuno di questi artisti a suo modo è stato un guerriero della luce. E nel catalogo, Cinzia Cotellessa ne riassume i nomi scrivendoli al contrario, affinché siano letti guardandoli nello specchio. E l’alto guerriero nello specchio sarà allora l’osservatore: sarà ciascuno di noi, che alla loro arte si accosta in modo cosciente.
Le sanguigne sono tutte 33 x 33 cm, misura ovviamente non casuale. La forma è potere creante che si esprime. La coscienza che diventa immortale attraverso l’Arte, sopravvive oltre lo spazio-tempo. Lo aveva capito Michelangelo, lo hanno capito tanti altri artisti e hanno provato a raccontarcelo».
Immagine in evidenza
Picasso – olio di Cinzia Cotellessa