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Migration – Mostra collettiva

domenica 15 Dicembre 2019 - domenica 12 Aprile 2020

Migration - Mostra collettiva

sede: Museo Civico di Castelbuono (Castelbuono, Palermo).
cura: Susanne Anna, Laura Barreca, Raya Zommer-Tal.

Il progetto espositivo comprende circa venti opere di Oren Fisher, Hadar Mitz, Margherita Moscardini, Edith Oellers, Klaus Richter, Francesco Simeti, che indagano le diversità politiche, economiche e geografiche sulla migrazione, questione di portata storica, generata da condizioni di vita precarie, da situazioni di violenza, da guerre, e dal divario crescente tra paesi poveri e ricchi.

Susanne Anna fa riferimento alla condizione di multiculturalismo presente in Germania: “Nel Museo della Città di Dusseldorf la storia della città coincide con la storia della migrazione. Pertanto, la collaborazione con colleghi e artisti tedeschi, italiani e israeliani sul tema della migrazione è più che appropriata. Un clima cittadino sociale, liberale e multiculturale ha caratterizzato fin dall’inizio la piccola città sul Reno”.
Margherita Moscardini (Italia) con l’opera al neon The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man (Il Declino dello Stato Nazionale e la Fine dei Diritti dell’Uomo), titolo del nono capitolo del testo di Hannah Arendt Le Origini del Totalitarismo (1951) fa riferimento al destino dei diritti umani, e a quello dello stato nazione, il paradigma con cui siamo abituati a vedere ormai diviso il mondo. La storia dimostra che alle minoranze senza stato non sono mai stati garantiti i diritti inalienabili, perché il mondo non ha trovato nulla di sacro nella nudità dell’essere uomo. Rendere pubblica questa riflessione di Arendt significa introdurre il fruitore dentro un’epoca che ha finalmente compreso la necessità di un cambio di paradigma.
Le due opere in mostra di Edith Oellers (Germania) dai titoli Plötzlicher Aufbruch (Partenza improvvisa) e Geheime Wanderung (Escursione segreta), mostrano gruppi di persone in movimento: migrazione per l’artista significa abbandonare la propria la patria e il proprio posto nel mondo, ma anche avere una forza interiore alimentata dall’immaginazione. Le immagini sono simbolicamente dipinte sul retro di mappe geografiche tipiche delle scuole.
Klaus Richter (Germania) ricorda come, dopo la seconda guerra mondiale, la sua famiglia sia stata costretta ad abbandonare la Boemia, regione in cui i tedeschi avevano vissuto per seicento anni. Il personalissimo ritratto del 1948 della famiglia e di altri espulsi in un campo della città di Hof, in Alta Baviera, affianca una scultura in cui un migrante dalla lunga falcata va verso il suo destino di paura, ma anche di curiosità e speranza.
Francesco Simeti (Italia) porta in mostra la sua grande tenda di velluto, Curtain (2017). Sulla superficie sinuosa si intrecciano storie provenienti dall’arte orientale e occidentale, fornendo un compendio di pittura, scultura e fotografia. Curtain diventa un portale che trasporta lo spettatore dalle sculture in Russia alle Trump Towers in India, tra fiori, fogliame, montagne e nuvole provenienti dalla storia dell’arte italiana. La scala degli elementi rappresentati inverte la loro dimensione naturale. L’artista priva le sculture e gli edifici della loro dimensione monumentale e ingrandisce a tal punto gli elementi vegetali fino a spingerli oltre la loro classica funzione ornamentale.

La mostra Migration rappresenta l’evento conclusivo del programma di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo a Palermo, il festival internazionale di teatro, musica e arti visive dedicato ai popoli e alle culture dei paesi che si affacciano sul mare, incentrato sulle tematiche dell’accoglienza e del dialogo.

Evento in collaborazione con StadtMuseum di Dusseldorf e Janco-Dada Museum, Ein Hod.
Inaugurazione: domenica 15 dicembre, ore 12:00

Dettagli

Inizio:
domenica 15 Dicembre 2019
Fine:
domenica 12 Aprile 2020
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

MUSEO CIVICO DI CASTELBUONO
Piazza Castello
Castelbuono, Palermo 90013 Italia
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