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Milano Scultura 2024 – VIII edizione
venerdì 4 Ottobre 2024 - domenica 6 Ottobre 2024
sede: Villa Bagatti Valsecchi (Varedo, Monza).
cura: Valerio Dehò.
Milano Scultura cambia pelle. Dagli edifici post-industriali milanesi che l’hanno ospitata fino al 2023, la fiera italiana dedicata alla scultura si trasferisce, dal 4 al 6 ottobre 2024, tra gli splendori sette-ottocenteschi di Villa Bagatti Valsecchi a Varedo (MB).
Gallerie, artisti, progetti speciali, installazioni, incontri e performance, che parlano il linguaggio della scultura contemporanea più attuale, si confrontano con i saloni, le stanze e il parco dell’eclettica residenza, ambienti carichi di storia e di una bellezza che sopravvive alle offese del tempo.
Si tratta di un cambio di progettualità, spiega la direttrice Ilaria Centola: «La nuova Milano Scultura intende legarsi a un territorio per valorizzarlo, inserendosi in un’architettura straordinaria e in uno dei parchi naturalistici più interessanti della Brianza, e per esserne valorizzata, avvantaggiandosi del sempre intrigante contrasto tra antico e contemporaneo, e scommettendo su un luogo solo recentemente riscoperto.»
Nell’ottava edizione di Milano Scultura l’intervento curatoriale, a firma di Valerio Dehò, diventa più importante: da un lato, perché gli spazi della Villa non consentono il classico layout fieristico diviso in stand ma incoraggiano un percorso più fluido che oltre a dialogare strettamente con le sale della dimora ottocentesca, mettono a più diretto confronto gli autori e le opere selezionate; dall’altro, perché la configurazione delle sale interne ha naturalmente indotto una selezione più stretta dei partecipanti, secondo criteri maggiormente improntati alla qualità delle proposte.
Accanto ai progetti espositivi presentati da artisti e gallerie, la manifestazione promuove un ciclo di incontri e di performance, e due mostre collettive.
“This is the End” è un grido proposto dagli artisti Elisa Cella, Nicola Evangelisti, Nadia Galbiati, Camilla Marinoni, Andrea Meregalli, Matteo Suffritti, da sempre sensibili alle vibrazioni che il mondo produce e custodi della loro rielaborazione. La mostra, che ha avuto una sua prima tappa alla Reggia Monza, presenta alcune delle criticità che affliggono il contemporaneo: le guerre, le pandemie, l’esplosione demografica, la speculazione edilizia, l’avvento dell’intelligenza artificiale, i femminicidi.
“Essential” è invece il progetto presentato da Mistiche Nutelle, collettivo che fin dagli anni Settanta ha fatto del paradosso e della risata anarchica un elemento per smontare il linguaggio del potere. A Milano Scultura sono presenti con una serie sceltissima di lavori che sollecitano, attraverso fotografie, dipinti, assemblage, oggetti vintage, un dialogo ironico e scanzonato con la musica dagli anni Sessanta agli anni Novanta.
Anche lo splendido parco che circonda la Villa diventa occasione di celebrazione della scultura: in una sezione intitolata “Out of Limits” trovano spazio opere di grandi dimensioni e installazioni ambientali.
Di particolare interesse, il progetto di Francesco Garbelli che porta i suoi celebri lavori dedicati alla toponomastica e alla segnaletica stradale: al loro linguaggio codificato l’artista dà un’altra possibilità amplificandone il potenziale attraverso la creazione di nuovi cartelli su supporti sempre originali, realizzando installazioni e interventi sul territorio.
“Altro da me”, opera di Carlo Guzzi in polistirene ad alta densità di 4x5x2, 5 metri di altezza, nasce dal tentativo di trovare un nuovo equilibrio nel rapporto tra spazio pubblico e dimensione privata. Ispirata all’opera letteraria di Italo Calvino “Il visconte dimezzato”, lascia affiorare il tema degli opposti che vivono e dialogano in noi.
Due, infine, i progetti speciali: con l’opera “Mazeman Portrait”, Andrea Prandi presenta un progetto transmediale che consente, attraverso una web app dedicata, di comporre un ritratto unico e irripetibile con ciò che l’artista definisce “la propria forma-pensiero”;
Vittorio Raschetti cura la mostra collettiva “Tempo mobile incastonato nella forma fossile” con opere in legno, cuoio e bronzo di Helene Foata, GA, Cesare Benaglia e Ismaele Cabri.
La manifestazione è completata da un catalogo edito da NFC edizioni con un testo di Valerio Dehò.
Inaugurazione
venerdì 4 ottobre, ore 18-22
Informazioni
milanoscultura.com
Immagine in evidenza
Andrea Marchesin, Ettore pensante, 2023, terracotta, 23×12 cm