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Mondo Ex: Pane! – Mostra collettiva
sabato 30 Settembre 2023 - lunedì 9 Ottobre 2023
sede: Casa del Municipio Roma I (Roma).
La terza tappa della rassegna Mondo Ex in omaggio a Predrag Matvejevic, porta il titolo Pane! liberamente ispirato all’ultimo lascito letterario di Matvejevic intitolato “Pane nostro” (Garzanti, 2015).
La rassegna si apre con la mostra collettiva all’interno della Casa del Municipio Roma I Centro che accoglie ed ospita le opere di 7 artisti: Nives Cicin-Šain (Spalato – Croazia), Caterina Vitellozzi (Roma), Costanza Ferrini (Roma), Zoran Cardula (Skopje – Macedonia del Nord), Sonia Mazzoli (Roma) Pietro Simonelli (Roma), Luci Žuvela (Hvar-Croazia). Artisti diversi per genere, provenienza, stili e tecniche utilizzate, ma tutti uniti da una attività di ricerca creativa sui simboli e sui mondi che il pane racconta. Un alimento semplice, ma primario e ricco di significati. Il pane, come scrive Predrag nel suo libro – “è prodotto della natura e della cultura”.
Le vie del pane da sempre attraversano lo spazio e il tempo, la memoria e l’oblio. L’uso del pane risale fino ai tempi più remoti. Per secoli, il pane è stato l’unico contraltare alla scarsità, alle carestie, alla morte per inedia e per fame. Nutrimento essenziale, il pane è anche uno straordinario simbolo spirituale in molte religioni. Lo si celebrava in Egitto, nell’antica Grecia e in tutto l’impero romano, il suo valore escatologico è centrale nell’Antico e nel Nuovo Testamento, nella Pasqua ebraica e in quella cristiana. C’è il pane non lievitato di chi fugge dalla schiavitù in Egitto, e c’è il pane “nostro” del cristianesimo: “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, appunto. Il pane per un domani. Il pane della vita.
Parlare del pane oggi è una chiamata all’azione: viviamo in un’epoca di carestie e di emergenze umane e sociali. La guerra in Ucraina, l’inflazione dilagante e il successivo allargamento della povertà ovunque nel mondo, crea un divario sociale sempre più crescente tra i ricchi e i poveri, tra il Nord e il Sud del Mondo. Molte persone faticano ad averlo, il pane quotidiano. Anche il cosiddetto Mondo Ex, dal 2015 è diventato parte integrante della rotta balcanica per quei migranti di ogni dove alla ricerca del pane della vita. Alle coste italiane da decenni approdano coloro che sono riusciti ad attraversare il Mediterraneo illesi, ma destinati ad una vita di stenti e dalle coperte troppo corte.
Il pane di ieri come quello di oggi, rimane ed è il re di tutti i nutrimenti, ma non per tutti. Scrive Predrag nel suo libro “Pane Nostro”: “Molti sono i destini, collettivi e singoli che dipendevano e dipendono dal pane, in vari modi e in diversa misura. Ma alcuni esseri umani hanno forse patito di più degli altri: i santi, gli eremiti… i pellegrini, i mariani, i carcerati. I mendicanti, gli zingari, e i poveri. Per tutti costoro il pane delle sette croste è stato ristoro del corpo e il sostegno dell’anima. ”
Non è casuale che anche gli artisti convolti in questo spazio di condivisione della Casa del Municipio siano sette. Le loro opere, le loro creazioni attente, sono un richiamo alle emergenze sociali e morali attraverso i mondi simbolici, storici e sociali che il pane evoca.
Informazioni
Associazione LIPA 338 7111916
Immagine in evidenza
di Nives Cicin-Šain