sede: Microba (Bari).
cura: Riccardo Pavone, Marialuisa Sorrentino.
Protagonista del primo appuntamento del ciclo dedicato alla relazione tra Arte e Architettura è Natalija Dimitrijevic, giovane artista serba laureata all’Accademia di Belle Arti di Bari, che presenta la sua più recente produzione pittorica, una serie di lavori inediti attraverso i quali, in maniera del tutto peculiare, darà una personale visione del tema centrale del progetto.
Natalija Dimitrijevic (Niš, Serbia, 1995) ha frequentato la scuola d’arte della sua città di nascita (Umetnicka škola Niš), dipartimento tecnico-figurativo. Nel 2014 si trasferisce a Bari e s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bari al corso di Pittura, dove si laurea nel 2019. Si esprime attraverso diversi linguaggi tra cui: installazione, ambienti sensitivi, collage, pittura, disegno. Il suo lavoro si basa sulla ricerca della memoria del suo tempo, di un passato non troppo lontano, che non vuole essere nostalgica o malinconica, ma ricordo di sé e degli altri, che porta alla conoscenza dell’identità. Il mezzo artistico principale usato è la pittura, che spesso viene impiegata nello spazio, in installazioni e ambienti interattivi. La ricerca spaziale è molto importante per le sue opere attuali; la serie delle case è il risultato degli studi sul flusso mnemonico e cognitivo, un’improvvisazione che è correzione degli sbagli di un ricordo non preciso, riempimento delle lacune e ricostruzione di una nuova memoria. Attualmente vive e lavora a Bari.
Testo critico di Melissa Destino.
La rassegna, coordinata da Riccardo Pavone e Marialuisa Sorrentino con Ignazio Fabio Mazzola e Nicola Zito, vedrà il coinvolgimento di artisti, curatori e critici, invitati di volta in volta a presentare progetti site specific su differenti aspetti dell’affascinante rapporto tra i due ambiti, fortemente correlati e da sempre intrecciati nelle dinamiche e nei risultati estetici.
Organizzazione in collaborazione con l’Associazione culturale Achrome.
Inaugurazione: Venerdì 31 gennaio 2020, ore 19