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Nicola Magrin. La balena va in montagna
martedì 19 Novembre 2019 - giovedì 5 Dicembre 2019

sede: Salamon Fine Art (Milano).
Arte e letteratura sono legate da sempre da un filo tanto sottile quanto resistente e le conferme di sodalizi riusciti fra immagini e parole costellano la nostra storia.
Fra questi rientra il caso della favola scritta a quattro mani da Ester Armanino e Nicola Magrin.
Ad affiancare la buona penna di Ester Armanino vi sono le immagini create appositamente, all’acquarello, da Nicola Magrin.
I ventisette acquerelli originali di Nicola Magrin, utilizzate per raccontare la favola, sono i protagonisti dell’esposizione.
Magrin sa ascoltare, una dote che gli permette di interpretare le sensazioni altrui senza mai snaturare il suo stile e il suo linguaggio artistico.
Un talento che negli ultimi anni è fiorito con una serie di copertine per opere di scrittori che hanno segnato la letteratura italiana e straniera.
Testi di cui Magrin ha proposto la sua chiave di lettura, catturando l’attenzione con qualità e poesia.
“Una balena va in montagna” di Ester Armanino e Nicola Magrin (Salani editore)
Niska è una balena curiosa. Da sempre si chiede come faccia l’acqua ad arrivare al mare. Un bambino vive tra i boschi e il mare non l’ha mai visto, solo immaginato. Le strade dei due si incontrano quando Niska, una volta raggiunte le vette, rimane incastrata poco lontano dalla baita del bambino. Grazie alle sue lacrime, divenute rigagnolo, ruscello e infine torrente, la balena riesce a liberarsi e a tornare a casa. Il bambino le salta in groppa e, insieme, raggiungono finalmente quel mare tanto sognato. Presto giunge il momento della separazione. Ma il ricordo della loro profonda amicizia rimarrà indelebile e li accompagnerà per sempre.
Ester Armanino (1982) è nata e vive a Genova. Esercita la professione di architetto ed è docente di scrittura creativa nelle scuole Holden, Belleville e Officina Letteraria. Collabora con La Stampa e Il Secolo XIX. Il suo primo romanzo Storia naturale di una famiglia (Einaudi, 2011) ha vinto il Premio Kihlgren Opera Prima, il Premio Viadana Giovani, il Premio Zocca e il Premio per la Cultura Mediterranea narrativa giovani. È fra gli autori delle antologie benefiche Undici per la Liguria (Einaudi, 2015) e Il Ponte (Il Canneto, 2018). Nel 2016 è uscito per Einaudi il suo secondo romanzo, L’arca. Suoi racconti sono pubblicati su antologie e riviste.
Nicola Magrin (1978) è nato a Milano, vive e lavora a Monza. Ha illustrato l’opera di Primo Levi (Einaudi), Le otto montagne di Paolo Cognetti (Einaudi), II silenzio di Erling Kagge (Einaudi), Alpi ribelli di Enrico Camanni (Editori Laterza), Le antiche vie di Robert Macfarlane (Einaudi) e l’opera di Tiziano Terzani (Tea). Il suo primo libro illustrato, con il testo di Folco Terzani, si intitola Il Cane, il Lupo e Dio (Longanesi 2017). Nel 2018 il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita la sua mostra personale La traccia del racconto. Per i grandi classici ha illustrato il libro di Jack London, Il richiamo della foresta, nella traduzione di Gianni Celati (Nuages). Nel 2019 illustra il libro di Federico Rampini, L’ocean o di mezzo (Editori Laterza).
Inaugurazione: martedì 19 novembre ore 18