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Nicoletta Belli. Un viaggio nei colori e nella materia
mercoledì 1 Agosto 2018 - domenica 26 Agosto 2018

sede: Asilo Vecchio di San Vito di Cadore (San Vito di Cadore).
La pittura di Nicoletta Belli prende origine da sensibilità e razionalità, da un senso immediato e istintivo per la forma-colore, che la porta ad elaborare nel tempo una propria cifra stilistica fatta di scomposizione metonimica fra contenente e contenuto: i contorni delle cose si svuotano di materia e allo stesso tempo quest’ultima arriva a divenire sostrato su cui l’oggetto poggia, sposandosi con essa e tracciando la sigla che si configura altresì come sincretismo visivo di quanto in origine percepito unitariamente.
E’ una volontà di arrivare all’essenza, di raggiungere la natura più intima dei soggetti, senza per questo cedere ad un eccessivo trasporto empatico, trasfondendo la conoscenza entro un inquadramento geometrico regolare o irregolare in cui tutto possa acquisire nuove fattezze pur mantenendo le proprie.
Dal generale al particolare e ritorno: nature morte, animali, paesaggi e ritratti si pongono quali paradigmi percettivi con cui confrontarsi e raffrontare la propria esperienza, in foggia di realismo che attraversa le suggestioni dell’arte di Cézanne, del Cubismo e del Futurismo, del primo Astrattismo geometrico fino alla ridefinizione iconizzante della Pop Art.
Evitando ad ogni modo di svuotare di identità, ma anche di consuetudine il ritrattato, che appare conservare intatti i suoi connotati distintivi e i tratti salienti della fisionomia, sebbene non addentrandosi in minuzie descrittive, ma mantenendo quell’aura di precisionismo della linea e quella tassellatura caratterizzante che divide il piano di fondo in sfumature di luce, secondo accordi tonali e complementari di tinte opportunamente scelte dipendentemente dalle caratteristiche psicologiche ed emozionali della persona ripresa, o proprie alla situazione riprodotta.
Questi accenti generano riflessione, si configurano come scissione di livelli costituenti la figura che scomponendosi e frammentandosi, disponendosi sulla bidimensionalità della tela inducono a cercare di entrare, col pensiero e l’immaginazione, più addentro al dipinto e a quanto offre allo sguardo, evidenziando una capacità di analisi che mira a restituire il rappresentato a sé stesso, dopo essersene rispettosamente appropriata, dopo averlo “compreso”, raccontato, circoscritto e apprezzato nei suoi aspetti comuni come in quelli salienti, producendo un’armonia pressoché musicale e peculiare ad ognuno.
La retrospettiva “Un viaggio nei colori e nella materia” riassume in maniera esauriente e progressiva oltre un ventennio di attività dell’artista, la quale esplorando il trascorso e il circostante perviene al personale, raggiungendo una sintesi che è specchio del suo sentire e amorevole traduzione del vissuto nel linguaggio della pittura.
Maria Palladino
In concomitanza con “La montagna immaginata”, collettiva di sedici artisti nell’ambito del decennale dell’evento “L’Arte a lunga conversazione”, rassegna annuale collaterale al “Dolomiti Blues & Soul festival”.
Inaugurazione: Mercoledì 1 Agosto, alle ore 18,30