Nunzio Bibbò. Una musica e un canto già scolpiti

sede: 4changing (Roma);
cura: Luigi Martini, Giulia Gaibisso.

“Se Hopper dipinge la luce, tu la carpisci, impalpabile materia, la imprigioni nelle tue forme, per ridonarla in uno spartito”. Materia che diventa suono quella plasmata da Nunzio Bibbò, artista autentico, nato fra i contadini e i terracottari dell’Alto Sannio, sperimentatore di materie che dalla terra, dall’acqua e dal fuoco conducono verso nuove sensibilità. Per queste ragioni 4changing gli rende omaggio con la retrospettiva “Una musica e un canto già scolpiti”.

Godere della musica e del canto che l’opera neo-figurativa di Bibbò sprigiona è l’intento della mostra: “Abbiamo avuto la percezione che le tue dita corrano sulla tastiera della creta, la deformino con forza, quasi a sferzarla, per imprimere le note più forti, poi si sollevino per modularvi quelle più delicate donando le curve più dolci; quindi una sospensione…. poi la ripresa più possente su un’altra tastiera, liberando così le note più gravi, dell’organo che emerge dalle profondità della terra”, sono le parole che uno dei due curatori della mostra, Luigi Martini, dedica all’artista.

Una musica che risuonerà densa di vita, tra le stanze che ospiteranno le opere scelte da Martini e dalla giovanissima co-curatrice Giulia Gaibisso, creando continui scambi e contaminazioni. Le sculture, le pitture e le incisioni in mostra indurranno la creazione di nuove opere, non materiche ma virtuali. Salvatore Iaconesi e Oriana Persico realizzeranno una scultura virtuale con le emozioni, la sensibilità e le attenzioni che i visitatori manifesteranno verso le opere.