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O.O.M. Out Of Memory – Mostra collettiva
venerdì 23 Novembre 2018 - domenica 2 Dicembre 2018
sede: Biblioteca Angelica, Spazio Arte T24 (Roma).
cura: Cristina Meregaglia.
Alessio Ancillai, Evita Andùjar, Simone Haug e Andrea Pinchi presentano delle opere realizzate per commemorare l’85° Anniversario dell’Holodomor, il genocidio ucraino avvenuto fra l’autunno 1932 e la primavera 1933 nel quale si stima morirono fino a dieci milioni di ucraini.
Ogni opera rappresenta una riflessione personale sul dramma dell’Holodomor e la volontà di instaurare un dialogo con il pubblico che si ponga in antitesi all’esigua storicizzazione dell’evento nella storiografia contemporanea.
La mostra, curata da Cristina Meregaglia, intende quindi l’operato artistico come il mezzo primario per dare voce ai paradossi e alle manchevolezze della società contemporanea. Piuttosto che identificare una linea di connessione tra gli artisti invitati, O. O. M. Out Of Memory vuole riconoscere ed enfatizzare le differenze di approccio al tema in un gioco di conversazioni strutturate sul piano visivo attraverso differenti mezzi espressivi.
Per l’occasione Simone Haug realizzerà un’installazione site specific disponendo nello spazio del Salone Vanvitelli della Biblioteca Angelica molteplici sacchi vuoti di carta, potenziali contenitori di grano ed emblema della morte per inedia di milioni di ucraini. L’artista ha dichiarato che i sacchi saranno disposti nello spazio come “in un campo di battaglia” a simboleggiare la tragicità dell’accaduto. Lo spettatore si troverà quindi in diretta relazione con l’oggetto fisico e potrà lui stesso misurare tangibilmente la privazione subita dal popolo ucraino.
Alessio Ancillai ha vissuto in prima persona i racconti delle vicissitudini dei bisnonni, i quali sono dovuti scappare da Odessa, importante centro dell’Ucraina, in seguito all’ insediamento staliniano; esporrà un’opera sul significato della scrittura e dell’arte quali mezzi per tramandare la memoria.
Evita Andùjar, farà confluire la sua ricerca sulla rappresentazione della donna nella raffigurazione di un corpo femminile assassinato che comunica allo spettatore tutto il suo vissuto in un ultimo sguardo.
L’artista ha realizzato il dittico in mostra ispirandosi alla scultura in bronzo di Petro Drozdovsky per il Memoriale per le vittime dell’Holodomor a Kiev che raffigura una ragazza con delle spighe di grano fra le mani.
Andrea Pinchi, la cui pratica si fonda sul recupero e assemblaggio di parti di strumenti musicali in composizioni pittoriche, esporrà un’opera che porterà lo spettatore ad una riflessione sull’eticità di quanto accaduto.
Ogni cosa ha un significato nella pratica dell’artista, e in ogni forma o materiale vi è una citazione colta e densa di significato.
SEDI
Anteprima: 23 Novembre 2018
Biblioteca Angelica, Salone Vanvitelliano,
Roma
Esposizione: 24 novembre – 2 dicembre 2018
Spazio Arte T24,
Roma