Metti in evidenza il tuo Evento!

altri risultati...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages

Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
 

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Omaggio a Walter Lazzaro

sabato 26 Ottobre 2019 - lunedì 25 Novembre 2019

Omaggio a Walter Lazzaro

sede: Villa Filippini (Besana in Brianza, Monza).
cura: Adriano Corsi.

A trent’anni dalla scomparsa di Walter Lazzaro, l’Associazione Amici dell’arte di Aligi Sassu, in collaborazione con l’archivio Lazzaro propone una retrospettiva di opere dagli anni trenta agli anni ottanta.
Si tratta di una accurata selezione di lavori raccolti in un piccolo ma significativo catalogo, con prefazione di Felice Bonalumi, che testimonia il mutare e l’evolversi nel modo di interpretare la pittura di questo artista del Novecento.

“Una prima considerazione riguarda la pittura di Walter Lazzaro come pittura di cose. In tutte le sue opere sono gli oggetti visibili nella realtà a costituire la trama del dipinto. Ma qui si impone subito una precisazione: pittura di cose non pittura paesaggistica.
In Temporale sul porto (Fano) del 1932 gli scogli e una rete da pesca, in Meriggio settembrino (1951) le cabine balneari e in Pattino (1982) il natante che dà il titolo: sono questi singoli oggetti a catturare la visione, a guidare l’occhio. E questo vale anche per i notturni: si pensi a La barca del pesce spada (1954).

Lazzaro opera una selezione visiva che non stacca l’oggetto dal contesto, ma lo pone come momento temporale (si osservino sempre le ombre che sono parte non trascurabile del dipinto) e come momento spaziale in cui la visione è più o meno ravvicinata (Neri e azzurri del 1953 e, all’opposto, Omaggio a Lazzaro del 1958-64).
Singoli oggetti significa anche e soprattutto, almeno a mio avviso, che le cose sono da ricercare nella loro individualità che è prima di tutto uno staccarsi dallo sfondo: Laguna (1952) ci dà una barca colorata, è lei a catturare la visione e non la gondola che pure sembra occupare più spazio. Da questo punto di vista il silenzio, sempre a mio parere, è da interpretare non come mancanza ma come assunzione di una dimensione personale: in Leggenda del silenzio (1955) la casa non ha aperture, finestre o porte, è il punto di arrivo che i campi in primo piano pre-annunciano.

Ma se il distacco è necessario per acquisire una propria dimensione, non è tuttavia e non può essere definitivo: di ciò che ci circonda abbiamo bisogno, è una necessità il ritorno al tutto, all’essere. Così è per le due figure che sono una nella loro molteplicità di Noi e il mare (1976).
Semmai, la quasi assenza della figura umana nelle sue opere non è, ancora una volta, una mancanza, perché lo sguardo è sempre esterno al dipinto. Allora gli oggetti rappresentati non hanno una funzione iconologica, ma esistenziale nel senso che l’arrivo dell’uomo è quanto manca perché il viaggio di ritorno possa iniziare.

Ho sempre pensato due cose, con le quali chiudo, e che questa mostra nella scelta delle opere mette bene in evidenza. La prima: i colori (inutile aggiungere; magistralmente usati nelle loro tonalità) sono un andare oltre, verso un infinito che è un ritorno alla condizione primigenia.
La seconda: la staticità degli oggetti (si pensi al mare che spesso è… quasi senza onde) e di gran parte delle figure umane non è negazione del movimento, è l’attesa necessaria perché il viaggio di ritorno non ammette sbagli. Sola (nudo disteso) del 1983 nella sua quasi monocromaticità mi sembra possa riassumere e rappresentare quanto scritto”.
Felice Bonalumi

Inaugurazione: 26 ottobre alle ore 17:00

Dettagli

Inizio:
sabato 26 Ottobre 2019
Fine:
lunedì 25 Novembre 2019
Categoria Evento:
Tag Evento:
, , , , , , ,

Luogo

VILLA FILIPPINI
Via Luigi Viarana, 14
Besana in Brianza, Monza Brianza 20045 Italia
+ Google Maps
Visualizza il sito del Luogo