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Orio Galli. Grafica e grafismi
domenica 30 Aprile 2023 - domenica 8 Ottobre 2023
sede: MAX Museo (Chiasso, Svizzera).
cura: Mario Piazza, Nicoletta Ossanna Cavadini.
L’esposizione, curata da Mario Piazza e Nicoletta Ossanna Cavadini, nuovo appuntamento del filone dedicato alla graphic design, ripercorre oltre cinquant’anni di carriera di Orio Galli, autore che ha saputo usare un registro linguistico personale volto a una ricerca estetica non disgiunta da un impegno etico, attraverso più di 300 pezzi fra schizzi, bozzetti, disegni acquerellati, carte intestate, manifesti, cartoline, pubblicazioni varie e libri d’artista.
La cifra grafica di Galli risiede nella continua dialettica fra segno libero e segno strutturato, fra informalità e geometria, tra improvvisazione e disciplina. La passione per la calligrafia e la gestualità porta Orio Galli a dare ai suoi lavori grafici una impronta spesso pittorica, con forte sensibilità cromatica. Nicoletta Ossanna Cavadini, infatti, afferma che “la grafica di Orio Galli si articola, da un lato su modalità care alla “scuola svizzera” in cui sono leggibili le griglie modulari, la grammatica della Concrete Kunst, l’uso della diagonale anche per il lettering, aspetti capaci di creare effetti dinamici di forte impatto percettivo; dall’altro su un’impostazione a composizione visiva libera, basata sul gesto creativo con forme di scrittura espressiva; altra e ultima pista indagata da Galli è la giustapposizione fra la emozionale immagine fotografica e lo slogan tipografico”.
Il percorso espositivo, organizzato secondo un criterio tematico-cronologico, analizza il processo ideativo dal quale sono scaturiti i progetti che hanno caratterizzato il suo lungo iter creativo, dai manifesti – celebre è quello Ticino: terra d’artisti del 1984 -, corporate identity, logo, come quello realizzato negli anni settanta per l’Ente ticinese per il turismo, stemmi per i Comuni del Cantone Ticino oltre che stampati ufficiali per la Confederazione elvetica, francobolli, dépliant e brochure. Galli vince più volte il concorso de “I più bei libri svizzeri” e molte delle copertine dei suoi libri ottengono menzioni.
Orio Galli, nato a Milano nel 1941 dal ticinese Sergio Galli e dalla milanese Adele Redaelli, i quali nel 1943 rientrano in Svizzera, frequenta la scuola dapprima a Lugano, in seguito l’apprendistato di grafico vetrinista e poi a Zurigo la Kunstgewerbeschule (Scuola di Arti Applicate) dove ha modo di conoscere all’inizio degli anni sessanta Oliviero Toscani, Antonio Tabet e Flavio Rimoldi, che studiavano alla scuola di grafica nella stessa città. Dopo varie frequentazioni milanesi e alcuni corso all’Accademia di Belle arti di Milano, nel 1963 Orio Galli consegue il certificato federale di grafico a Bienne, ed è il primo in Ticino a ottenere l’attestato cantonale di grafico emesso nella nuova formula istituzionale. Sul finire degli anni sessanta, è vicino all’ambiente milanese dei grafici svizzeri e a quello di Monte Olimpino a Como, diretto da Bruno Munari. Entra quindi in contatto con Max Huber, Heinz Waibl. Orio Galli inizia la libera professione di grafico nel 1968 aprendo il suo studio a Caslano, nei pressi di Lugano.
In occasione dell’antologica, Orio Galli ha donato il suo corposo archivio grafico al MAX Museo: le opere sono quindi entrate a far parte della collezione d’arte del Centro Culturale Chiasso. L’archivio delle vignette satiriche è stato invece donato all’Archivio Cantonale Prezzolini della biblioteca Cantonale di Lugano.
Accompagna la mostra un catalogo bilingue Fidia Edizioni d’arte, Lugano.
Immagine in evidenza
Orio Galli, Senza titolo, [2005], Patchwork, pennarello, acquarello e inchiostro su carta coperta da vernice trasparente su supporto di tela, 79,5 x 79,5 cm Collezione m.a.x. museo, Chiasso Fotografia di Carlo Pedroli