Paola Pinna. Gloss reality

sede: Fondazione Bartoli Felter (Cagliari).

“Non si scrive su una mostra, ma per il lavoro ed il pensiero di un creativo. Delle volte il manufatto non è il solo protagonista. La mostra è lo specchio del nostro animo da “Pittori”, questo era il punto di partenza, oramai travalicato dai “Files”.
La sua storia è in divenire, l’attraversamento esponenziale in pochi anni passati a Londra, in una “Diversamente-Accademia” si stanno già rivelando. Nella pratica, per il momento, un allontanamento (non un tradimento) dall’ambito analogico, ma concettualmente una ricerca di sintesi con un’esplosione geometricocromatica nel digitale.

Col suo carattere “spavaldo” ed un’insaziabile curiosità ed applicazione sullo studio e sul lavoro, ha sempre dimostrato talento e metodo. Conoscendola ed osservandola ancora con stupore, vista la velocità d’apprendimento e la maturità espressiva già a partire dalla seconda Liceo al LAC di Pirri, nello sviluppo scolastico di nemmeno due quinquenni, ha attraversato quasi due secoli di Storia dell’Arte, da Turner alla Transavanguardia.”
Antonio Mallus

“Il mio record artistico é sempre stato di natura molto sperimentale. Ho inziato con la pittura su tela, per poi lentamente muovermi nell’ambito digitale e infine nel 3D. Creare arte attraverso softwares mi ha permesso di esplorare più a fondo lo spazio, la profondità e la geometria.
La mia attuale pratica si concentra esteticamente nel provocare i canoni classici della creazione 3D, cercando di muovermi dalla geometria e natura numerica che contraddistingue il digitale, per creare forme più organiche e fluide.
Con un background tradizionale e successivamente influenzata sopratutto dall’arte postinternet e net. art – il mio processo artistico attuale e’ di ricerca astratta, sintetica, postdigitale.
Concettualmente mi interesso a tutto quello che contraddistingue la mia generazione, i problemi dei giovani e i pro e i contro che ne derivano dal vivere in un mondo ormai tecnologico, ma la mia influenza piu’ grande viene proprio da Internet stesso, fonte di ispirazione sia concettuale che estetica.
Nei miei lavori infatti inserisco spesso referenze alla network culture : testi, simboli e personaggi presenti nel collettivo del web.

Gloss Reality é un progetto artistico che porto avanti da circa un anno. Gloss Reality in inglese significa realtà ‘lustrata’ – derivata dal modo ‘glossy’ in cui oggi si cerca di proiettare la propria persona e vita sui social network. Attraverso metodi consci o subconsci, chiunque può curare il proprio personaggio sui social come meglio crede, ma spesso questi modi di curatela possono diventare fittizi, creando delle frammentazioni sull’ individuo tra il proprio esistere nella realtà fisica e il modo di apparire nel mondo virtuale. Con Gloss Reality il mio scopo é di rappresentare alcune parti oscure del vivere online. Fenomeni come il body dismorphia, la paranoia costante di come si appare fisicamente incrementata dai social network – il ‘ghosting’, la pratica di finire una relazione sparendo o bloccando altre persone e infine l’amore come vissuto nell’epoca 2. 0.
Raffiguro il corpo umano nella sua deformazione più estrema : la possibilità di oggi di poter cambiare se stessi fisicamente, chirurgia plastica (in parole molto povere) ma anche tante altre cose anche modi nuovi di concepire la vita affidarsi alle tecnologie per cambiare le nostre abitudini e così via, mi hanno dato una visione dell’ essere umano come ibrido, cibernetico, mutabile.”
Paola Pinna
paolapinna.com