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Paolo Paradiso. Good old days

giovedì 29 Ottobre 2020 - sabato 21 Novembre 2020

Paolo Paradiso. Good old days

sede: Galleria Ponte Rosso (Milano).

Paolo Paradiso, milanese, è l’artista, realista, che dipinge l’America degli Anni 50 e 60. Fu ‘scoperto’ nel 2004 dalla Galleria Ponte Rosso vincendo il Premio di Pittura Carlo Dalla Zorza, dedicato agli artisti italiani delle nuove generazioni. Da allora, la Ponte Rosso lo rappresenta in esclusiva e ogni anno lo propone con titoli diversi. La mostra, dal titolo ‘Good Old Days’, offre 20 inediti di grande formato.

Il tema è il suo “classico”, l’America degli anni ’50 e ’60, in particolare New York, la città che più di ogni altra ha ispirato il lavoro di Paolo Paradiso.
Anche il mood non cambia: le tele comunicano ottimismo e c’è il piacere di immergersi nei frenetici paesaggi metropolitani degli anni d’oro americani.

Paolo Paradiso è stato pittore fin da bambino (il padre vendeva i suoi quadri agli amici che già scommettevano sul suo futuro successo), anche se debutta nel mondo del lavoro come grafico pubblicitario, collaborando con riviste di moda e studi famosi. Nel 1983 si trasferisce a Chicago dove, influenzato dalla pop-art, concentra finalmente la sua attività sulla sua vera passione e inizia a ritrarre i suoi tipici soggetti americani, fino ad esporre la prima produzione nel 2003 alla Michael ore Lord Gallery. Non è l’America contemporanea però la protagonista dei quadri di Paolo Paradiso, ma quella che raccontavano i film, la musica e le storie degli anni postbellici e che lo avevano sempre emozionato. Dal 2004 ritorna a Milano, ma il suo tema ricorrente resta l’America di quel periodo, il suo ‘sogno americano’, the good old days… “Anni passati troppo in fretta”.

Nel 2017, in una sorta di manifesto della sua arte, racconta: “… è da qui che tutto è incominciato. Grazie a quella che fu definita l’era atomica. Al timore per le sorti del pianeta, gli americani reagirono con un sano fatalismo. Il risultato fu un periodo di prosperità e serenità mai viste prima. Oltre al proliferare di rifugi antiatomici in giardino. Grazie ai film commedia e alla protagonista simbolo assoluto di quegli anni: Doris Day, ai suoi tailleurs e ai cappottini pastello. Anche se la mia fidanzata a quel tempo era Sandra Dee che purtroppo, dovevo condividere con altri milioni di teenagers americani. Grazie a Rod Sterling che agitò i miei sonni con “Ai confini della realtà” e grazie ai pionieri dei primi film di fantascienza, alle astronavi con i fili che si vedevano. E per restare in tema, grazie alla minaccia da altri pianeti e all’ossessione, in quegli anni, per l’arrivo dei “marziani “… Grazie alle automobili grosse come barche, dalle linee curve in un tripudio di luci e cromature. Grazie ai libri “proibiti “della mia gioventù, a Grace Metalious con la sua Peyton Place e a Sloan Wilson con ‘Scandalo al solÈ che, per la mia gioia, aveva come protagonista, nella versione cinematografica, proprio Sandra Dee. Se penso a quelle estati, la musica nell’aria, per me era solo ‘Scandalo al sole’, grazie Percy Faith. Grazie all’America di Norman Rockwell, alla provincia, perché l’America non è solo New York”.

Dettagli

Inizio:
giovedì 29 Ottobre 2020
Fine:
sabato 21 Novembre 2020
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

GALLERIA PONTE ROSSO
via Brera, 2
Milano, 20121 Italia
+ Google Maps
Phone
02 86461053
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