Personale di scultura in terracotta di Antonio Biondi

sede: Castello Ginori di Querceto (Montecatini Val di Cecina, Pisa).

Vertiginosi passaggi di forma nella forma sulla scena del vuoto. Figure in tensione verso la semplificazione, a partire da una perfetta simbiosi fra bellezza dei volumi, iperrealismo del dettaglio, potenza deformante delle espressioni.
Nudi di donna, morbidi neonati, grotteschi personaggi maschili, dame classiche o l’autenticità che coinvolge dallo studio di figure schiettamente esotiche.

Fissa la vita attesa e quella in trasformazione, lo scultore volterrano Antonio Biondi, protagonista di una mostra personale al Castello Ginori di Querceto per la rassegna “Suoni diVini” dei Marchesi Ginori Lisci.

Diplomato in alabastro all’Istituto Statale d’Arte di Volterra, classe 1961, Biondi sperimenta ora in “opere uniche e a tutto tondo”, la delicatezza e la sensazione epidermica delle terrecotte, in timbro originale o dipinte, qualche volte bianche come la volterrana pietra di luce, supporto di originaria formazione.

La continuità fra la bellezza provvisoria del corpo e l’energia eterna dell’anima anima figure e personaggi prossimi eppure straordinari, che si “nutrono” dello spazio, quasi a dominarlo con la forza della memoria, come in quei nudi moderni che nella dinamica trasformante della loro manifestazione, assumono stilemi tribali, strappi improvvisi e curve preistoriche.
La sproporzione è poi altra cifra portante: colli infiniti, grandi bocche “vive”, occhi drammaticamente e silenziosamente profondi.

Forse da fasi figurative di maestria superlativa, alla tentazione di un proto-astrattismo che porta oltre le ragioni dell’invisibile la storia esistenziale di una condizione.

Inaugurazione domenica 4 agosto 2019 ore 18:30