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Pino Pinelli. Senza confini

sabato 1 Aprile 2023 - domenica 28 Maggio 2023

Pino Pinelli. Senza confini

sede: Oltrearte Galleria Contemporanea (Conegliano, Treviso).

Nativo di Catania, dove avviene la sua formazione artistica, Pino Pinelli nei primi anni ’60 si trasferisce a Milano aprendo lo studio nel quartiere di Brera, e subito viene coinvolto dai molteplici accadimenti culturali dell’epoca.
Indagando la superficie (pittorica) nella sua geometria, nel colore e nella forma, troverà i segni distintivi che ancora oggi caratterizzano li suo lavoro e lo hanno reso uno dei maggiori esponenti della Pittura Analitica (con Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Claudio Olivieri, Claudio Verna fra gli altri).

Alle pitture primarie delle alterazioni seguono le campiture monocrome che si fanno successivamente vibranti, quasi a voler far trasparire una ricognizione all’inseguimento di una traccia che possa portarlo altrove. Ma l’intuizione di Pinelli, anche a seguito di un approfondito studio dell’opera di Lucio Fontana, fu il superamento della superficie della tela esplicitatosi in una frammentazione del colore nell’ambiente, un oltre non ancora percorso che lo incorona quale primo esploratore di una pittura di disseminazione in perenne registro e mutamento.

E’ all’inizio degli anni ’70 che l’artista chiarisce il suo ideale di pittura e arriva, per un processo di sottrazione, al monocromo. Nascono nel 1971 le “Topologie” e nel 1972 i “Punti molli”.
Nel 1973 cambia la titolazione dei quadri, i monocromi diventano “Pittura” con a seguire la lettera che ne contraddistingue il colore (R rosso, BL blu, B bianco, G giallo).
Nel 1976 il concetto classico di quadro si rompe e il muro entra a far parte dell’opera, iniziano così le prime “Disseminazioni” dove frammenti (materici) di pittura sono lanciati sul muro mimando il gesto del seminatore, Pinelli scrive così la sua nuova “sintassi del fare”.
Già dalla fine degli anni ’70 non usa più la classica tela, la sua pittura necessita di un concretizzarsi in una massa di colore ed a questo scopo utilizza della flanella non preparata introducendo anche la componente tattile all’opera. La pittura cambia struttura, la superficie dona allo spettatore una percezione tattile oltre che visiva.

Scrive Giovanni Maria Accade nella monografia “Pino Pinelli, continuità e disseminazione” (Lubrina, Bergamo 1991): “Su queste pelli di daino naufraga, per Pinelli, la concezione di una pittura che riconosce come propria sede l’area delimitata del quadro. Si apre al contrario la prospettiva di una pittura in perenne migrazione, nell’intermediabile spazialità fenomenica. Un’uscita dal quadro che non è negazione della pittura, ma una sua differente concezione. Diversamente inseguita ed essa stessa inseguitrice di uno spazio sempre assorbente e mai compiuto, la pittura si contrae per espandersi, sembra negarsi ma per potersi ancor più affermare”.

Al di là delle etichette di “pittura analitica”, le opere di Pinelli affascinano: corpi inquieti di pittura in cammino nello spazio, fluttanti e migranti in piccole o grandi formazioni, fatte di materiali che recano impressi i segni di un’ansiosa duttilità, e che esaltano la fisicità tattile e la felicità visiva di un colore pulsante di vibrazioni luminose.

Inaugurazione
Sabato 1 Aprile e Domenica 2 Aprile 10.00-19.00

Immagine in evidenza
(part.)

Dettagli

Inizio:
sabato 1 Aprile 2023
Fine:
domenica 28 Maggio 2023
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

OLTREARTE GALLERIA CONTEMPORANEA
Via Felice Cavallotti, 5
Conegliano, Treviso 31015 Italia
+ Google Maps
Phone
338 2705193