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Presentazione: “L’età della finzione. Arte e società tra realtà ed estasi” di Massimo Melotti
venerdì 22 Novembre 2019 @ 16:30
sede: Fondazione Bevilacqua La Masa – Palazzetto Tito (Venezia).
Venerdì 22 Novembre 2019 alle ore 16:30 presso la Fondazione Bevilacqua La Masa – Palazzetto Tito Venezia, si terrà l’incontro con Massimo Melotti, che presenterà alcuni temi tratti dal suo ultimo libro “L’età della finzione. Arte e società tra realtà ed estasi“, edito da Bollati-Boringhieri con prefazione di Marc Augé, modereranno Stefano Coletto e Gabriele Romeo.
“Il grande merito del libro di Massimo Melotti è quello di fare un’analisi completa, rigorosa e ricca di sfumature di tutti gli effetti indotti dalla nuova porosità tra finzione e realtà”
Marc Augé.
L’appuntamento con il critico d’arte fa parte di un ciclo di incontri aperti al pubblico con autorevoli nomi, in concomitanza con la mostra “Passione bi-polare“. L’esposizione, curata da Edoardo Di Mauro, Gabriele Romeo e Laura Valle, visitabile fino al 29 Novembre, porta in rassegna le opere della ricerca artistica di studenti, artisti e docenti dell’Accademia Albertina di Torino.
“L’età della finzione. Arte e società tra realtà ed estasi”
di Massimo Melotti (Autore)
Copertina flessibile: 232 pagine
Editore: Bollati Boringhieri (28 giugno 2018)
Collana: Saggi
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8833929442
ISBN-13: 978-8833929446
Peso di spedizione: 322 g
Nel corso dell’incontro verrà discusso il tema centrale del saggio di Melotti: l'”età della finzione”, nella quale viviamo, espressione tutt’altro che neutra, che tuttavia non si accoda, qui, alle attuali querimonie contro lo strabordare di falsità, simulazione e dissimulazione, fake news e manipolabilità del vero, fuori e dentro la Rete. Piuttosto che vestire la toga dei grandi accusatori è indispensabile rendersi conto che nella società massmediale – in cui il consumo ha ormai dispiegato la sua massima potenza – realtà e finzione non costituiscono più una coppia di opposti in tensione agonistica, anzi sono scivolate in una indistinzione a dominanza finzionale che ha trasformato nel profondo gli assetti percettivi, le pratiche quotidiane, la logica dell’intrattenimento, lo statuto stesso dell’informazione. “Un evento che non sia mediatizzato semplicemente non esiste”.