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Raffaele Miscione. Materia e luce
venerdì 23 Marzo 2018 - sabato 7 Aprile 2018
sede: AM Studio Art Gallery (Napoli).
cura: Francesca Panico.
In esposizione un corpus di 15 tele realizzate con tecnica mista dove oli e acrilici si fondono con stoffe, cartoni, brandelli di pelle e inserti metallici.
Una pittura di evocazioni e suggestioni che accompagnano lo spettatore in una dimensione dove la forbice interpretativa è davvero molto ampia.
Colori e materiali, con i quali l’artista gioca creando sinfonie di luce, si inseriscono come segnali di un vissuto personale all’interno dello spazio pittorico, andando a recuperare eventi e simboli del passato.
La materia è funzionale alla definizione delle volumetrie, di un dentro-fuori dove la luce, insinuandosi, sprofonda per poi riemergere viva e scintillante.
“Un’ebrezza di luce mutevole e cangiante è una delle qualità che Raffaele Miscione imprime sulla tela come una sua cifra personale e da lui indivisibile. Le forme in dissolvenza lasciano ampio margine alla materia, sia essa una stratigrafia di generose manciate di colore alternate a delicate velature pittoriche, sia pure un tessuto solido e volumetrico inserito nello spazio fisico dell’opera d’arte. Con i colori l’artista ci gioca, si diverte, improvvisa sinfonie. La pasta cromatica, libera da perimetri e definizioni, si manifesta in tutta la sua bruciante potenza evocativa. I colori si inseriscono nell’incontro con l’altro come segnali di un vissuto personale del quale restano impalpabili stati emotivi, pronti a riemergere. Così, Miscione trae istintivamente slancio da un lavoro di recupero di eventi e simboli di un passato intimo e storico. È un humus fertile la terra di memoria da cui pesca i ricordi dolci-amari dell’infanzia. Raffiorano, dunque, numeri che parlano di casa, di appartenenza e di assenze, soldatini di piombo, pizzi e stoffe di broccato, o ancora stralci di lettere acquistate ai mercatini, di quelle vecchie cartoline inviate dai soldati senza mai giungere a destinazione, e adesso, inserite nell’opera come un segno grafico, trovano il loro fine corsa. Ma la materia, nello spazio bidimensionale della tela, è al contempo funzionale alla definizione del rilievo e dell’alternanza chiaroscurale. Cartoni, frammenti di pelle, vecchie impagliature di sedie contribuiscono alla definizione di un sottile gioco volumetrico, un dentro-fuori dove la luce, insinuandosi, sprofonda per poi riemergere viva, scintillante. Questi bagliori metallici che si contendono spazio con vorticosi buchi neri e superfici di povere, raccontano un territorio, delineano vicoli in ombra, piazze assolate, croste sui muri scavate dal tempo. E ancora fuoco di lava, ocra di tufo, il blu di un cielo caldo-umido. Una pittura che ben si presta all’interazione e alla personalizzazione, persino nei titoli, suggestive allusioni che accompagnano lo spettatore in una dimensione dove la forbice interpretativa è davvero molto ampia”.
Francesca Panico
Raffaele Miscione, classe 1961, è nato e vive attualmente a Napoli. Dopo un percorso di studi all’Istituto d’Arte, allievo di E. Cajati ed Elio Waschimps, l’artista abbandona la figurazione e si lascia affascinare dalle possibilità espressive dell’informale materico. Tra le mostre personali si annoverano: la prima, alla Galleria G59 di Napoli ( 1991); al Municipio di Capri ( 2004); al Chiostro di S Chiara (2013); nella sede di BPMED di Napoli (2015); alla galleria Serio (2016). Vincitore di svariati premi artistici, sono tante anche le sue presenze in esposizioni collettive, tra le quali, la Biennale Unità D’Italia di Caserta ( 2008), “Visione oltre lo sguardo”- Soqquadro & Vista di Roma (2011), Artperformingfestival di Napoli – Castel dell’Ovo ( edizioni 2016- 2017).
Inaugurazione: venerdì 23 marzo, ore 18.30