Raffaele Sicignano. Ex voto

sede: MACS – Museo d’Arte e Cultura Sacra (Romano di Lombardia, Bergamo).

L’esposizione raccoglie il percorso artistico degli ultimi due anni dell’artista, sono esposte circa 40 opere pittoriche sul tema dell’ “Ex voto”, realizzate con tecnica mista su tela.

Raffaele Sicignano crea pagine di un diario intimo che hanno preso forma, dimensione e colore per evocare, con vigore poetico ed essenzialità, pensieri legati a situazioni di vita quotidiana.
Il tessuto memoriale di Sicignano diventa così un artistico rosario senza fine che, animandosi di tinte calde e lussureggianti, scorre davanti al visitatore trasformandosi, con tecniche diverse, in qualcosa di meraviglioso, come delle pietre preziose, scavate dal monte della contemplazione.
Ogni ex-voto è una piccola scatola della memoria che, in quanto tale, contiene oggetti dalle evidenti connotazioni affettive che li rendono significanti.

Nell’esposizione al MACS si coglie proprio in una sintesi armonica e piacevole, la corrente sussurrante di tante microstorie, pronte, in una polifonica successione, a confrontarsi, a parlare, a relazionarsi con le opere che da tempo abitano il museo, instaurando con esse un dialogo atto a riportare nell’ambito della contemporaneità i temi della devozione e della tradizione votiva.
Ogni viandante, di sala in sala, sentirà accordi e disaccordi, scoprirà uguaglianze e discordanze, gusterà sintesi e armonie, reagirà a stonature e cacofonie.
Non prevarrà l’indifferenza nel percorrere queste piste di autentica spiritualità, segnate dall’artista che attinge alla cultura popolare per creare vere opere d’arte dove ben si coniugano bellezza e grazia.
All’artista e al curatore sta molto a cuore la riflessione d’ogni visitatrice e visitatore su questi ex-voto d’arte contemporanea che, pur nella problematicità, sappia suscitare interrogativi, aprire sentieri, proporre pause e meditazioni.

La mostra e il relativo titolo, descrivono la necessità dell’artista di segnare un passaggio, di cercare un’immagine che raccontasse un “fatto” e contemporaneamente fermare nel tempo un segno forte di gratitudine.
Sicignano opera un’indagine sull’oggetto di “scambio” con cui si rende un grazie a seguito di una opportunistica richiesta di benessere mentale o fisico.
Forse un esternare, attraverso la pratica della pittura, le domande inevase legate al “mistero della fede”.
Sono esposti lavori di piccolo formato pensati proprio in riferimento alle piccole tavolette o quadretti che troviamo nei santuari: non è un caso che abbiano come titolo ex voto.
Mantenendo la propria metrica pittorica, Sicignano ha utilizzato anche oggetti che appartengono alla propria vita o alla natura… al creato.
In pratica il suo “ex voto” per ringraziare il Padre Eterno è un connubio tra i colori, le forme, gli oggetti della vita vissuta.
Le opere sono realizzate con tecnica mista su tela (acrilici, olio, colori in polvere, pigmenti, cera, cenere, terra, sabbia, capelli, pelle umana, stoffe, cotone, sassi, ferro).
Ogni piccola tela conserva, come negli ex voto “originali”, una storia, un passaggio, un momento di vita vissuta.

Oltre alle opere di piccolo formato che sono certamente realizzate in una forma più intima, meditativa, quasi terapeutica per l’anima, sono esposte anche tele di grandi dimensioni che rimandano allo stesso tema e a differenza dei piccoli ex voto, fanno prevalere il colore che occupa spazi più vasti con una diversa libertà nelle scelte cromatiche, mentre la matericità di alcune superfici del quadro si oppone a stesure più liquide.
A differenza dei lavori di piccolo formato, che hanno un unico titolo, ex voto, nei lavori di grande formato i lunghi titoli sigillano la descrizione, talvolta poetica, di storie, ricordi, analisi di fatti che hanno dato luogo a intimi pensieri dell’artista.

La mostra è curata da Tarcisio Tironi che è anche autore, insieme all’artista Maurizio Bonfanti, dei testi del catalogo edito da Lubrina Bramani Bergamo.