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Renato Pengo. Segnaletica
venerdì 21 Febbraio 2025 - sabato 8 Marzo 2025

sede: Libreria Minerva (Padova).
cura: Giovanni Bianchi, Federica Stevanin.
Anche negli ultimi anni, come già a partire tra la fine degli anni ’80 e gli inizi dei ’90, la ricerca di Renato Pengo si è indirizzata verso una profonda riflessione sulla visione facendo sempre riferimento al momento in cui questa è entrata in crisi, e cioè quando si è manifestato lo shock tecnologico, tipico della modernità, che rende difficile ricomporre in un vero e proprio “vissuto” quanto man mano percepiamo.
Siamo soggetti ad un “affaticamento” visivo, ad una iperstimolazione, che ha compromesso la nostra capacità di contemplare e di provare emozioni nell’atto di osservare.
In risposta a questa saturazione, dovuta ad un consumo indiscriminato di rappresentazioni, Pengo mantiene fede al suo impegno di tenere viva l’analisi critica; credendo «nell’evoluzione del pensiero e nella possibilità che il linguaggio alchemico possa diventare anche un bisogno», sceglie di continuare a «volare più in alto e nei luoghi estremi del visibile e dell’invisibile».
La mostra Segnaletica di Renato Pengo, allestita nella Libreria Minerva, è un’occasione per abbandonarsi a uno stato ipnotico e sospeso, in cui si può percepire il fluire della vita.
Tracce grafiche e cromatiche testimoniano il rapporto esistenziale dell’artista con il gesto creativo.
Esse esprimono un’idea di temporalita`, suggerendo che l’arte è un processo in continuo divenire, mai definitivamente compiuto.
Le opere, flusso continuo di segni in mutazione, sono testimonianze della sua presenza, in quanto rimandano al concetto che qualcosa o qualcuno ha lasciato-lanciato questi segnali, messaggi per chi li vuole cogliere.
Parte integrante dell’esposizione è l’opera-installazione Percorso che implica un coinvolgimento attivo dello spettatore invitato a camminare su candidi fogli posti a terra ed a lasciare, quindi, a sua volta, un’impronta-segnale del suo passaggio.
Il “percorso” porta a scoprire un ammasso di fogli di carta bianca accartocciati e accumulati a terra a formare una sorta di “discarica creativa”, uno spazio sia fisico che mentale nel quale si sedimentano, senza però mai fissarsi, pensieri, idee ed ipotesi artistiche.
Immagine in evidenza
Segnaletica – 10 – Pengo (part.)