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Richard Paul Lohse – Mostra personale

sede: Museo dāarte della Svizzera italiana – LAC (Lugano, Svizzera).
cura: Tobia Bezzola, Taisse Grandi Venturi.
A oltre ventāanni dallāultima mostra museale a lui dedicata, il MASI Lugano dedica a Richard Paul Lohse unāampia retrospettiva. La mostra riunisce oltre cinquanta dipinti, accompagnati da disegni su carta, provenienti dalla Richard Paul Lohse-Stiftung e da importanti collezioni pubbliche e private. Lāambizioso progetto espositivo abbraccia i quattro decenni fondamentali della carriera dellāartista, dagli anni Quaranta del Novecento fino alla sua scomparsa.
Artista, grafico e teorico, Richard Paul Lohse (Zurigo, 1902 ā 1988) ĆØ stato uno dei principali protagonisti del modernismo svizzero. Attivo nella resistenza ai fascismi tra gli anni Trenta e Quaranta e, successivamente, personalitĆ di spicco del gruppo degli Zürcher Konkrete, nella sua opera non smise mai di perseguire lāutopia dellāuguaglianza sociale, considerandola come una missione, insieme artistica e politica. Sistematiche, razionali e, al contempo, dal forte impatto emotivo, le opere di Lohse sono state capaci di anticipare pratiche che dal color field painting e dalle tendenze concettuali e minimaliste arrivano, procedendo per sistemi generativi, fino allāarte computazionale e algoritmica più attuale.
Fu solo allāetĆ di quarantāanni che Lohse, lasciatosi alle spalle una giovinezza non priva di stenti, i primi esperimenti pittorici e una carriera di successo come grafico e tipografo, si avvicinò allāimmaginario costruttivo-concreto. Ad affascinarlo furono lāunitĆ tra il supporto pittorico e gli elementi che lo compongono, che ritrovò in certe tele del movimento olandese De Stijl, insieme al dinamismo utopico del Costruttivismo russo. A partire da queste premesse, il pittore sviluppò presto la sua personalissima via per lāastrazione, basata su unāestrema e rigorosa standardizzazione dei mezzi espressivi. Le sue tele diventarono cosƬ sistemi esatti allāinterno dei quali campi di colore quadrati e rettangolari interagivano tra loro secondo regole matematiche e principi compositivi ricorrenti. Questa persistenza metodica emerge anche dai titoli dei dipinti e dalla loro datazione, che ĆØ doppia, a distinguere il momento dellāesecuzione dellāopera e quello in cui ĆØ stato concepito il sistema che la presiede.
La pittura geometrico-astratta di Lohse ĆØ razionalmente fondata e dunque razionalmente spiegabile. Ā«Il metodo si rappresenta da sĆ©, ĆØ lā immagine stessa Ā» scrive lāartista, che nei suoi scritti torna più volte sulla descrizione dei principi compositivi che regolano i suoi dipinti, chiarendo la distinzione tra Ā«ordini modulariĀ» ā basati su moduli costanti ā e Ā«serialiĀ», in cui gli elementi si sviluppano secondo variazioni progressive. Tuttavia, nonostante la coerenza e il rigore del suo metodo, a una lettura razionale i suoi dipinti non si risolvono nĆ© percettivamente nĆ© emotivamente: a restare insoluto, al di lĆ di ogni analisi, ĆØ il fascino sensuale che le combinazioni cromatiche continuano a esercitare.
In bilico tra etica ed estetica, tra rigore e lirismo, tra razionalitĆ scientifica e impegno politico, il percorso espositivo si apre con una ricostruzione speculativa dello studio di Lohse, che include disegni e schizzi in grado di restituire lāunicitĆ del suo metodo. Da qui, la mostra si sviluppa come un viaggio ideale dallāinterno verso lāesterno, da Zurigo ad alcune delle cittĆ che hanno segnato la sua affermazione internazionale ā Amsterdam, San Paolo, Venezia, Kassel e infine New York ā seguendo alcune delle tappe espositive più significative della sua carriera. Il cuore della mostra ĆØ rappresentato dalle opere che più di tutte ne hanno influenzato la ricezione: le tre imponenti variazioni di āSerielles Reihenthema in achtzehn Farbenā realizzate da Lohse nel 1982 in occasione della partecipazione alla documenta 7 di Kassel. Emerge cosƬ il legame profondo tra la ricerca formale dellāartista, il contesto storico e le sue convinzioni politiche, inscritte nella ripetizione ostinata di strutture modulari e seriali.
La mostra ĆØ accompagnata da un catalogo edito dalla casa editrice Hatje Cantz in tre edizioni linguistiche separate (italiano, tedesco e inglese) con approfondimenti critici di Tobia Bezzola, Evelyne Bucher, Taisse Grandi Venturi, Sabine Schaschl e Linda Walther
Immagine in evidenza
Richard Paul Lohse – Fünfzehn systematische Farbreihen mit zentraler vertikaler und horizontaler Verdichtung nach unten, 1943/68 – Olio su tela. Richard Paul Lohse-Stiftung. Stefan Altenburger Photography Zürich Ā© Richard Paul Lohse-Stiftung / 2025, ProLitteris, Zürich