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Rossano Ferrari. Mask & color
mercoledì 19 Dicembre 2018 - domenica 20 Gennaio 2019
sede: Four Points by Sheraton Milan Center (Milano).
cura: Hernandez Art Gallery.
Rossano Ferrari nelle sue opere riesce a fondere l’istinto con la concettualità, dove la sua comunicazione si rivela sia nell’abile uso del colore e dei soggetti.
Figure, visi che sono maschere, le maschere dell’animo, della vita, degli schemi socio convenzionali.
Una costante ricerca della sua verità, con ironia, sarcasmo e profonda consapevolezza, una ricerca che nasce dallo studio fin dalle origini dell’uomo e delle civiltà.
La figurazione pittorica per Rossano Ferrari è quell’altrove, dove si combina l’elaborazione formale con la funzione percettiva e immaginifica della texture. Il codice strutturale sfiora un astrattismo geometrico che si compone di rimandi neo-simbolisti, la cui centralità obiettiva è il segno- significante. L’artista rielabora l’espressività figurale delle maschere, dipingendo un habitat con soggetti ed elementi estetici di grande rigore compositivo.
Supportati da una tavolozza cromatica di feconda capacità tecnico-artistica.
Un binomio inscindibile, ricco di annotazioni appassionate che, nei dipinti è riconducibile alla Maschera; la cui prima fascinazione estetica nasce dalla classicità greco-romana.
La stessa declinazione in chiave contemporanea connota i soggetti femminili, il tratto ispirato alla Venere di Botticelli, alla sua fluttuante bellezza e grazia.
Il tema della mostra -Mask and Colors- rispecchia concetti e soggetti iconici con lavori dal disegno netto, o dinamicamente curvilineo, volto ad intrisecare la spazialità delle tele.
In questo tessuto narrativo, osserviamo volti e corpi emergenti dal reticolo di linee, giustapposti ai tasselli colorati e alle annotazioni grammaticali puntualmente multiformi.
Ma vi è anche il supporto materico di una forte cromia riconducibile ad una “trama e ordito” di introflessa lettura emozionale con la quale Ferrari ci comunica il suo mondo interiore.
Un tema che nei lavori dell’artista modenese si riallaccia alla matrice pirandelliana, ovvero, l’insita dualità umana di cui egli avverte la fascinazione attrattiva, esplorando l’incognito pittorico di ogni volto-maschera. L’asse narrativo si rivolge alla multiformità sfuggente della natura umana, al suo tratto dualistico che emblematicamente si rapporta alla iconografia della stessa.
Un archetipo, atto a creare personaggi, frutto di riflessioni psicologiche sull’essere umano, declinato con empatia e implicita curiosità rappresentativa. Quale cifra di una sensibilità artistica e prassi materica evolutiva dove sorge lo stile.
Segno, cromia e determinazione pittorica, a cui peraltro, calza il pirandelliano rimando:” Imparerai a tue spese che lungo il tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”. Ferrari, nei vari cicli pittorici, ha implementato le varie tecniche espressive esplorando il fascino attrattivo della scoperta.
Dedicandosi anche a ricerche di carattere storico-filosofico riferito all’arte e alla cultura – Ittita e Assiro Babilonese- cui ha dedicato su tela due acrilici di raffinata composizione.
Estetica e prassi come è nei suoi lavori. Quasi a indicare i confini della spazialità laddove le rimembranze classiche si strutturano con il contemporaneo. Dipingere è l’arte di rappresentare una parte per il tutto, persino la propria necessità di conoscere l’altro da sé, fuor di maschera.
Anna Bonanni
Inaugurazione: 19 Dicembre alle ore 19:00. Rossano Ferrari presenterà per l’occasione il progetto “Loving Art”, arte / design che si indossa. Si tratta infatti di un’opera con gioielli applicati che si possono indossare. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il designer gioielliere Giovanni Aliotta.