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Salvatore Cuschera a tutto tondo
giovedì 21 Marzo 2024 - mercoledì 15 Maggio 2024
sede: Paula Seegy Gallery (Milano).
cura: Luigi Sansone.
Paula Seegy Gallery ospita la personale dello scultore Salvatore Cuschera. L’esposizione, dal titolo “Salvatore Cuschera a tutto tondo” curata da Luigi Sansone, presenta una selezione di 40 opere di medie e piccole dimensioni, di lavori a parete e installazioni, quasi tutti inediti, prevalentemente realizzati nell’ultimo decennio, che illustrano temi salienti della poetica e del suo percorso artistico.
Cuschera indaga approfonditamente la natura e i suoi elementi, lavora la materia soffermandosi spesso sull’esaltazione degli opposti: la luce e l’ombra, i pieni e i vuoti, gli spazi aperti e chiusi, che divengono aspetti imprescindibili della sua ricerca. L’utilizzo del ferro, materiale che Cuschera predilige, restituisce sculture che si contraddistinguono per purezza delle linee, giochi di equilibrio, ritmi armonici e presenza di forme geometriche, peculiarità che ritornano anche nelle opere realizzate in legno, ceramica, tessuto e carta.
Il profondo impatto visivo e la forte carica poetica generati da questi lavori si legano alla meticolosità e al rigore nella lavorazione di materiali come il ferro, che nonostante la sua durezza e la scarsa malleabilità viene piegato, forgiato e curvato, risultando talvolta all’apparenza leggero.
Afferma il curatore Luigi Sansone: “Dietro l’opera di Cuschera c’è pensiero, metodo, manualità (oggi molto rara: le sue saldature nel ferro, quasi invisibili, sono qualcosa di straordinario per la precisione), ma soprattutto un amore incondizionato per il mestiere di fabbro-scultore. La sua opera è una sintesi di forza primigenia, di bellezza classica e di spirito di modernità: è uno slancio, il suo, verso nuovi orizzonti, dove l’arte plastica del passato e quella del presente si fondono per dare nuovo impulso alla creatività umana”.
Fra le sculture esposte come Travel 1 (2019), The Poetry of Structure 2 (2020), The Poetry of Structure 3 (2020), Movimento nomade (2021), realizzate in ferro forgiato e patinato, emergono in maniera evidente il rapporto con lo spazio circostante e il dialogo instaurato con il luogo in cui sono inserite. Importante è la relazione tra pieni e vuoti dove la ricezione della luce crea interessanti giochi con le ombre e un legame di continuità fra interno e esterno, concetto ben rappresentato da Vuoto d’aria (2022) e Metis (2016).
Le composizioni a parete sono caratterizzate da lunghe lavorazioni di taglio, piegatura, saldatura e patinatura, cui è dato particolare rilievo a figure geometriche regolari e irregolari, alla loro sovrapposizione dove attraverso alcuni interventi di colore l’artista pone in risalto alcune parti. Lo si osserva in Teatrino: Scena 1 (2019), Teatrino: Scena 2 (2022), Sbranare lo spazio, 2020. Il cerchio è un elemento spesso presente nelle sculture di Cuschera, in quanto forma prediletta e simbolo di perfezione, continuità, eternità; in Rapsody in Blue 2 (2023) il cerchio evidenziato anche cromaticamente dal colore blu sembra voler contenere le forze dei poligoni inseriti al suo interno che spingono verso l’esterno.
Forme ondulate e vibranti caratterizzano invece l’installazione Seven Sister (2018), composta da sette pezzi, che fanno riferimento alle scogliere che si affacciano sul Canale della Manica; le lamiere evocano le onde e il loro ritmo, mentre gli elementi che si stagliano su di esse hanno sembianze antropomorfe che, collocati al centro di ogni composizione, sembrano fungere da genius loci, guardiani, testimoni di un mondo ancestrale nel quale l’essere umano e la natura un tempo erano in simbiosi.
Nel percorso espositivo sono inoltre presenti opere a parete inedite in stoffa, materiale con il quale l’artista si è cimentato a seguito di un viaggio in Senegal e Mali. Intitolata Fra cielo e terra: impressioni su Bogolan questa serie del 2009, di cui fanno parte 5 elementi, si ispira ai ‘bògòlanfini’ africani; Cuschera rielabora il processo di realizzazione attraverso la cucitura meccanica dove successivamente interviene con il colore e fa emergere un messaggio di gioia, una sorta di inno alla vita.
Accompagna la mostra una pubblicazione in italiano e inglese con testo critico di Luigi Sansone e un ricco repertorio di immagini.
Inaugurazione
giovedì 21 marzo, ore 18
Immagine in evidenza
Salvatore Cuschera, Rhapsody in blue 2, 2023