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Salvatore Giunta. Voli pindarici – Libri d’artista 1980-2018
sabato 15 Settembre 2018 - sabato 29 Settembre 2018

sede: Associazione culturale La Roggia (Pordenone).
cura: Bruna Condoleo .
L’esposizione Voli pindarici, curata dalla storica dell’arte Bruna Condoleo, è una rassegna della quasi quarantennale produzione di libri d’artista con cui Giunta ha espresso la propria libertà creativa in ogni periodo della lunga e apprezzata carriera.
Si tratta di poco più di 30 opere originali ed uniche, espressione della sua versatilità ideativa e manuale, spesso concepite in sintonia con autorevoli poeti contemporanei, grazie alla natura lirica e aniconica della sua ispirazione estetica.
Ricercatore infaticabile di nuove forme d’arte, Salvatore Giunta espone lavori intrisi di armonia compositiva e di equilibrio formale, ricchi di aspetti metaforici e di vaghe suggestioni poetiche, rivelando la sostanza ineffabile della sua arte e, ciò che più lo contraddistingue, la sua ansia di assoluto.
Salvatore Giunta nasce a Roma nel 1943, dove vive e lavora. Terminato il Liceo artistico, approfondisce lo studio delle arti applicate; si diploma in Scenografia e frequenta la facoltà di Architettura. Nel 1964 inizia la sua professione di docente e si dedica contemporaneamente alle ricerche artistiche, articolando piani e volumi e confrontandosi con lo spazio. Inizia la carriera espositiva nel ’69 al Palazzo delle Esposizioni di Roma con la personale Prospetti, presentata da Valerio Mariani, e nello stesso anno è vincitore, del Concorso nazionale INPS, con un pannello in ceramica collocato nella sede di Frosinone. Pittore e scultore, Giunta si occupa anche di scenografia teatrale e di cinematografia sperimentale, settori che lo affascinano particolarmente. Nel 1976 viene invitato a partecipare alla Biennale Aurea di Firenze a Palazzo Strozzi. Agli anni ’80 risalgono i suoi primi libri d’artista, che continuerà a realizzare per le edizioni Artein, Arteuropa e Nouvelle Justine; ciò porterà ad instaurare un sodalizio con molti poeti contemporanei con i quali collaborerà per la realizzazione di immagini allusive dei loro testi. Giunta spazia anche nel campo della video animazione generando vere e proprie orchestrazioni di segni e nell’82 partecipa alla XII Biennale Giovani di Parigi con il video Peristoma Urbano. Si interessa di medaglistica prendendo parte a varie e importanti mostre; nel 1998 partecipa alla X Mostra della Medaglia presso la Sala Sistina di Città del Vaticano. Il suo progetto Un Segno Urbano, dedicato a Totò, viene selezionato a Napoli nell’ambito del Concorso Nazionale del ‘99. Ancora a Venezia, partecipa alla 52° Biennale con il progetto Camera 312. L’attività artistica continua ininterrottamente con la produzione di sculture, mostre personali ed istallazioni. Nel 2013 gli viene assegnato il Premio Mnemosine alla carriera artistica. Le sue opere nascono spesso dall’ interesse per la ricerca di sfogliare i piani come avviene nel processo tettonico; attentamente egli controlla e si interessa alla struttura e alle proprietà della materia che di volta in volta usa, togliendo strati e rintracciando piani sui quali traccia altri segni fino ad ottenere uno spazio nel quale lo spettatore può ritrovare elementi reali e virtuali. Sue opere sono presenti in numerose rassegne in Italia e all’estero. La sua ultima personale Il Segno e lo Spazio è del 2018 presso la lineaartecontemporanea di Roma a cura di Francesca Tuscano.
Ufficio Stampa: Melasecca PressOffice
Inaugurazione: 15 settembre 2018 ore 11.30