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Salvatore Scarpitta. Sal
sabato 6 Aprile 2024 - venerdì 21 Giugno 2024

sede: Galleria Mattia De Luca (Roma).
cura: Luigi Sansone.
La Galleria Mattia De Luca presenta presso Palazzo Albertoni Spinola, la mostra “Sal”, a cura di Luigi Sansone: è la prima retrospettiva a Roma dedicata all’opera multiforme e pionieristica di Salvatore Scarpitta (New York, 1919 – 2007) che ripercorre il percorso creativo dell’artista italo-americano, uno dei protagonisti più innovatori del linguaggio artistico della seconda metà del Novecento, attraverso alcune delle sue opere più significative.
Il doppio focus dell’esposizione è sul periodo italiano e su quello americano: il primo si svolge a Roma e comprende la produzione degli esordi espressionisti, la fase astratto-figurativa che approda all’informale delle pitture materiche, la realizzazione delle tele estroflesse e infine i lavori con le fasce, esposti alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis nella storica mostra dell’aprile 1958.
Il periodo americano inizia con la mostra da Leo Castelli a New York, nel gennaio 1959 e termina nel 2007, anno della morte dell’artista. La fase americana di Scarpitta, ricca di spunti creativi, sviluppa ulteriormente il tema delle fasce e si orienta inoltre in quattro principali direzioni: la geometrica realizzazione di opere con la significativa struttura “a croce di Sant’Andrea”; l’innesto vitale di materiali provenienti dal mondo delle corse d’auto nei lavori con le fasce, la costruzione di auto da corsa, la realizzazione di slitte e di strutture da traino ispirate al mondo dei nativi americani.
Oltre a dipinti astratto-figurativi, che preannunciano la stagione dei lavori “fasciati”, saranno presenti in mostra alcune tele estroflesse come Senza titolo, 1957, Dimensione, 1958, e altre tele con le fasce tra cui Ammiraglio, 1958 e Tensione, 1958. Molte delle opere esposte rivivono la scena romana dopo la storica mostra alla Galleria La Tartaruga del 1958, e furono alla Leo Castelli Gallery di New York, nel gennaio 1959: le due esposizioni più importanti per l’artista.
Tra le opere emblematiche della sua produzione, sarà esposta Gunner’s mate, 1961, composta da quattro strutture a forma di “X” su cui sono posizionati tre lavori con le fasce: unica installazione rimasta a tutt’oggi nella forma originaria, mentre le altre eseguite nello stesso periodo sono state smontate dall’artista e oggi rimangono i singoli pezzi indipendenti l’uno dall’altro, perché volutamente componibili in sequenze diverse e intercambiabili.
Aspetto centrale dell’opera di Scarpitta è il mondo delle auto da corsa, documentato in mostra da Sal’s Red Hauler Special, 1966-67, vettura dedicata a Jean Christophe Castelli, figlio del suo gallerista e amico Leo Castelli, e da Incident at Castelli, 1987, grande installazione che illustra gli esiti della perfetta commistione fra arte, velocità e vita. Figlie dirette dei lavori con fasce, come lo stesso Scarpitta affermava, sono le slitte di cui la mostra prevede la presenza della totemica Hill Canoe, 1990, e Mr. Hyde (Dr. Jekyll) e Mrs. Hyde (Mr Hyde), entrambe realizzate nel 1989.
Saranno inoltre esposti una serie di manifesti, cataloghi, fotografie e documenti che permetteranno di riscoprire il mondo di Scarpitta dagli esordi romani al successo americano.
L’esposizione è affiancata dalla pubblicazione del catalogo ragionato, in italiano e inglese, arricchito da materiale inedito fornito da Luigi Sansone, uno dei massimi studiosi dell’opera dell’artista.
Immagine in evidenza
Salvatore Scarpitta, Tensione, 1958. Fasce e tecnica mista, 54,5x73x10 cm. Courtesy Collezione Olgiati ©? Estate Archivio dell’Artista (part.)