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Sandy Skoglund, Teun Hocks e Miela Reina. In prima persona
sabato 13 Luglio 2019 - sabato 3 Agosto 2019
sede: Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (Monfalcone, Gorizia).
cura: Lorena Matic.
Le opere dell’americana Sandy Skoglund e dell’olandese Teun Hocks, messe in relazione con l’opera storicizzata di Miela Reina, artista del territorio in un’esposizione che apre la 15a edizione di “Questa volta metti in scena… la meraviglia di Alice”- Scoperte leonardesche tra cielo e terra, un progetto dell’Associazione Opera Viva, ideato e diretto da Lorena Matic, che mette in stretta relazione la meraviglia generata dagli studi e dalle scoperte di Leonardo Da Vinci, con la meraviglia che incontra la protagonista del racconto di Lewis Carroll – Alice nel Paese delle Meraviglie – pseudonimo del matematico Charles Lutwidge Dodgson, nel suo viaggio.
“Tratto distintivo degli autori è la narrazione – spiega Lorena Matic –che in Reina parte già dal titolo dell’opera, in Skoglund nel ricreare minuziose ambientazioni fiabesche e in Hocks dalla mise en scène, in cui l’artista stesso è il personaggio di surreali racconti. In mostra alla Galleria comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone complessivamente più di cinquanta opere e, per la prima volta in regione, si propone l’opera di Teun Hocks e un notevole nucleo di opere fotografiche in grande formato di Sandy Skoglund, artista presente in importanti musei: Centre Pompidou, Metropolitan Museum of Art, Whitney Museum”.
Le potenti opere della Skoglund sono il frutto di un lungo lavoro certosino, preparatorio di scene quotidiane in cui ogni minimo dettaglio assume una valenza cromatica, e dove animali od altri elementi in sgargianti colori affollano le fiabesche scene.
L’artista olandese Teun Hocks, uno dei pionieri della Staged Photograpy, espone delle foto- pitture; l’autore si ritrae fotograficamente in ironiche situazioni, scene che richiamano contemporaneamente il surrealismo di Magritte e l’impassibilità di fronte all’assurdo che ricorda Buster Keaton.
Di Miela Reina, artista triestina, scomparsa prematuramente, ma che Gillo Dorfles paragonò a Mozart per qualità e produttività del lavoro, saranno esposte opere grafiche degli anni 70, e disegni, di fine anni 50-primi anni 60. Artista che crea meraviglia a cominciare dai titoli che dà alle sue opere, Vestito per occhiali, Museruola per fiammiferi, Dentiera per forbici e per la capacità di spaziare con estrema facilità alle più svariate tecniche, proponendo racconti anche con pochi sapienti segni pregni di poesia.