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Siena – Eventi e luoghi di interesse
lunedì 1 Gennaio 2018 - giovedì 31 Dicembre 2020
sede: Varie Sedi (Siena).
Siena è un comune italiano di 53 818 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Toscana.
La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell’arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio.
Nel 1995 il suo centro storico è stato inserito dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità.
Sito istituzionale
http://www.comune.siena.it/
Eventi a Siena
http://www.enjoysiena.it
Eventi
Il Palio di Siena
Il 2 luglio e il 16 agosto a Siena, in Piazza del Campo, si svolge il tradizionale Palio, una corsa di cavalli montati a pelo (senza sella) tra le diverse contrade di Siena che monopolizza l’attenzione della città per diversi giorni; questo è dato dal fatto che il Palio non è esclusivamente una manifestazione storica o la rivisitazione di un’antica giostra medievale, ma è l’espressione dell’antichissima e radicata tradizione senese. Il Palio è ben lontano dall’essere una manifestazione che si possa gabellare in “quattro giorni”, ma è il frutto di un’accurata e maniacale organizzazione da parte delle contrade cittadine, che conducono un’intensa vita sociale e associativa durante tutto l’arco dell’anno. Vi sono in tutto diciassette contrade (Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone) dieci delle quali partecipano al Palio; ad ogni corsa correranno obbligatoriamente le sette contrade che non hanno preso parte alla corsa l’anno precedente e saranno estratte a sorte tre delle dieci contrade che già avevano corso la carriera un anno prima così che i rioni che possano prendere parte alla manifestazione siano sempre e comunque dieci. Le estrazioni avvengono circa un mese prima del palio (l’estrazione a sorte per il Palio di agosto solitamente avviene la domenica successiva al Palio di luglio).
Musei
Musei statali
Pinacoteca nazionale
La Pinacoteca nazionale di Siena è il più importante museo statale della città, in cui è presente una fondamentale raccolta di opere di scuola senese.
La collezione è stata inaugurata nel 1932 ed espone anche i dipinti prima conservati presso l’Accademia di belle arti di Siena.
Museo archeologico nazionale di Siena
Il Museo archeologico nazionale di Siena si trova in piazza del Duomo nel complesso dell’antico ospedale di Santa Maria della Scala. Vi sono raccolti numerosi reperti provenienti dagli scavi nella provincia di Siena.
Museo delle tavolette di Biccherna presso l’Archivio di Stato
Tra i più ricchi d’Italia, contiene documenti che vanno dal 736 ai giorni nostri. La collezione fu costituita nel 1775, a partire dai documenti della Repubblica senese e dei governi successivi, e qui allogata nel 1855.
Vanta circa 60.000 pegmanene, le delibere e gli statuti della Repubblica, i carteggi e gli atti delle amministrazioni giudiziaria, finanziaria (la celebre Biccherna), ecc.
Musei comunali
Palazzo Pubblico e museo civico
Il Museo civico, allestito negli anni trenta del XX secolo, è collocato al primo piano del palazzo e conserva numerosi capolavori dell’arte senese.
Ospedale di Santa Maria della Scala
Ospita una serie di collezioni che vanno dall’antichità (Museo archeologico nazionale nei sotterranei) all’epoca moderna, alternando ambienti monumentali e corridoi angusti, intrecci di gallerie scavate nel tufo e grandi spazi voltati a mattoni. Nei suoi 350.000 metri cubi d’estensione (di cui 13.000 metri quadrati in pianta aperti al pubblico) si trovano quindi svariate testimonianze storico-artistiche, che possono essere lette come una sintesi della città e della sua storia, coprente un arco di circa mille anni. Vi spicca il celebre Pellegrinaio, il più importante ciclo del Quattrocento senese.
Musei diocesani
Museo dell’Opera del Duomo
La galleria raccoglie opere provenienti dalla cattedrale (la “Metropolitana” appunto, essendo sede di un arcivescovo metropolita), tra le quali spiccano la gran parte della produzione artistica di Duccio di Buoninsegna, con il capolavoro assoluto della Maestà, che un tempo ornava l’altare maggiore del duomo, e la vetrata dedicata alla Vergine Assunta e che era posta in alto nell’abisde. Facevano parte del corredo della cattedrale anche le sculture di Giovanni Pisano (tolte dalla facciata), di Donatello, di Jacopo della Quercia, di Giovanni Duprè ecc., oggi esposte al piano terra del museo.
Museo diocesano
Il Museo diocesano permette di ammirare una panoramica della pittura senese a cavallo tra il XIII e il XVII secolo.
Musei universitari
Musei dell’Accademia dei Fisiocritici
Orto botanico di Siena
Museo storico dell’Università degli Studi di Siena
Musei delle contrade
Museo della contrada di Valdimontone
Altri musei
Museo della Società di Esecutori di Pie Disposizioni
Museo Bologna-Buonsignori
Palazzo delle Papesse (è stato centro per l’arte contemporanea dal 1998 al 2008)
Museo nazionale dell’Antartide Felice Ippolito
Stanze della Memoria
Museo di scienze della Terra
Archivi
Archivio di Stato
Archivio Storico del Movimento Operaio Democratico Senese
Arte
La scuola senese di pittura fiorì in Italia tra il XIII ed il XV secolo e riuscì a competere con Firenze, nonostante fosse più conservativa e si focalizzasse maggiormente sulla bellezza decorativa e l’eleganza dell’ultimo periodo dell’arte gotica.
Tra i suoi rappresentanti più importanti troviamo Duccio di Buoninsegna, le cui opere mostrano una certa influenza bizantina, il suo apprendista Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Domenico e Taddeo di Bartolo, Stefano di Giovanni (il Sassetta) e Matteo di Giovanni.
Nel XVI secolo ne fecero parte i manieristi Domenico di Pace Beccafumi e Giovanni Antonio Bazzi (il Sodoma).
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
Duomo di Siena
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Siena, in Toscana, sede episcopale dell’arcidiocesi metropolitana di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino; l’edificio è situato nell’omonima piazza, nel Terzo di Città.
Costruita in stile romanico-gotico italiano, è una delle più significative chiese realizzate in questo stile in Italia.
Battistero di San Giovanni
Il Battistero di San Giovanni si trova nell’omonima piazza della città toscana di Siena, al di sotto delle campate finali del coro del Duomo di Siena. Si raggiunge dalla scalinata di piazza San Giovanni.
Chiesa della Santissima Annunziata in piazza del Duomo
La chiesa della Santissima Annunziata è un luogo di culto cattolico della città di Siena, in Toscana.
La chiesa, situata nel Terzo di Città, prospiciente piazza del Duomo, di fronte alla cattedrale, è inglobata all’interno del complesso dell’antico Spedale di Santa Maria della Scala.
Basilica dell’Osservanza dedicata a San Bernardino
La basilica di San Bernardino da Siena, più conosciuta come basilica dell’Osservanza (dall’antico nome dell’Ordine dei Frati Minori, cui essa è affidata), è un luogo di culto cattolico che sorge a Siena sul colle della Capriola, in cui dimorò san Bernardino, ed è la più importante delle chiese fuori della città.
Basilica di Santa Maria dei Servi
La basilica di Santa Maria dei Servi, il cui nome completo è San Clemente in Santa Maria dei Servi è una basilica di Siena che si trova sul colle che domina Valdimontone, in piazza Manzoni.
Basilica di San Domenico
La basilica di San Domenico è una delle più importanti chiese di Siena e si trova tra il piazzale di San Domenico e via della Sapienza. Eretta nel XIII secolo, fu ingrandita nel secolo successivo. Contiene la testa-reliquia di santa Caterina da Siena, entro una splendida cappella rinascimentale costruita per l’occasione e affrescata dal Sodoma e altri. La chiesa viene anche chiamata basilica cateriniana per il legame con la santa senese e alcuni episodi della sua vita.
Chiesa di San Francesco
La basilica di San Francesco è tra le più importanti chiese di Siena, situata in piazza San Francesco. Eretta nel XIII secolo in stile romanico fu ingrandita nei due secoli successivi nell’immensa struttura gotica attuale. Conserva al suo interno la pisside con le Sacre Particole.
Chiesa di Santo Spirito
La chiesa ha l’esterno in cotto, con una facciata a capanna impreziosita dal bel portale rinascimentale attribuito a Baldassarre Peruzzi e datato 1519. L’interno rinascimentale ha una navata unica da cui si aprono lateralmente numerose cappelle, quattro per lato. Il transetto è poco sporgente mentre è presente un coro profondo con abside. La cupola è dotata di tamburo ed è attribuita a Giacomo Cozzarelli (1508).
Nell’interno sono presenti numerose opere d’arte. Di particolare rilievo sono, nella cappella degli Spagnoli che è la prima cappella a destra, gli affreschi del 1530 di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, quali il San Jacopo di Compostela che sconfigge i mori. Nella stessa cappella è presente un raro presepio in terracotta dipinta di Ambrogio della Robbia (1504), figlio del ben più famoso Andrea Della Robbia. Nella seconda cappella di destra è presente una statua lignea dipinta di San Vincenzo Ferrer di Giacomo Cozzarelli. Nella terza cappella era presente l’Incoronazione della Vergine di Domenico Beccafumi, oggi spostata nella Pinacoteca nazionale di Siena. Oggi vi è collocata la seicentesca tela di Deifebo Burbarini con il Beato Bernardo Tolomei davanti alla Croce.
Oratorio di San Bernardino
L’oratorio della Compagnia di San Bernardino a Siena è un luogo di culto in piazza San Francesco, dove è stato sistemato, grazie ad alcune sale attigue, il Museo diocesano di arte sacra.
Santuario e casa di Santa Caterina
Il santuario di Santa Caterina si trova a Siena sulla Costa di Sant’Antonio. Il santuario incorpora l’antica dimora dei Benincasa, casa natale di santa Caterina e si articola in vari portici, loggiati, chiese e oratori.
Architetture civili
Palazzi
Casa natale di Giovanni Dupré
Giovanni Dupré (Siena, 1º marzo 1817 – Firenze, 10 gennaio 1882) è stato uno scultore italiano.
Il nome di Dupré è indissolubilmente legato a quello del rione biancoceleste: nella sede storico-museale della Contrada dell’Onda sono ospitate infatti diverse opere dello scultore senese, il quale è inoltre ricordato da alcune parole nell’inno dell’Onda.
La sua casa natale si trova nell’omonima via a lui dedicata che si apre su Piazza del Campo, costeggiando il Palazzo Comunale e fa parte di una costruzione risalente al XVIII secolo, ristrutturata nel secolo successivo e ancora oggi adibito ad abitazioni private.
Ex Ospedale Psichiatrico di San Niccolò, sede universitaria, edificio attuale dal 1858 al 1873
L’Ex Ospedale Psichiatrico di San Niccolò, già monastero di San Niccolò e chiamato oggi anche Palazzo San Niccolò, è un edificio storico di Siena situato nei pressi di Porta Romana.
Palazzo Arcivescovile, 1718–1723
Il palazzo Arcivescovile di Siena, dimora dell’Arcivescovo metropolita e sede istituzionale dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, si trova in piazza del Duomo, a sinistra della cattedrale di Santa Maria Assunta.
Palazzo Bardi alla Postierla, già Castellare dei Forteguerri, XVI secolo
Palazzo Bardi alla Postierla, già Castellare dei Forteguerri, o Palazzo Bardi-Piccolomini, è un edificio storico di Siena, all’angolo tra via del Capitano e via di Città, di fianco alla piazza di Postierla detta anche i Quattro Cantoni. Il palazzo ingloba la medievale torre dei Forteguerri.
Palazzo Bargagli, XVI ed XVIII secolo
Costruito nel XVI secolo, è un tipico esempio di architettura manierista, anche se è stato oggetto di una forte restaurazione nel XVIII secolo. All’interno l’atrio è coperto a travi dipinte con l’aggiunta di mensole di tipo rinascimentale e le sale del primo piano sono sovrastate da volte decorate di gusto neoclassico. Attualmente abitazioni private occupano l’edificio, di cui pertanto è prevista la solo visita dall’esterno.
Palazzo Bambagini Galletti, 1840
La sua architettura in stile neoclassico ed eclettico risale al 1840, ed è attribuita ad un progetto di Agostino Fantastici. Sopra il portale ad arco si nota un terrazzino con una ringhiera in ferro battuto dal motivo elegante, mentre la finestra che vi sporge è affiancata da nicchie spartite da paraste che sostengono una trabeazione; sopra questa lo stemma di famiglia. Le finestre, incorniciate in travertino sono accompagnate da lunghe e sottili cornici marcapiano anch’esse in travertino.
Palazzo Bianchi Bandinelli, XVIII secolo
La sua costruzione ha origine nel XVIII secolo sull’antica Via Francigena e, dopo essere divenuto proprietà della famiglia di Giulio Bianchi Bandinelli, Governatore di Siena in Età napoleonica, venne riedificato in Stile Impero, molto diffuso in quegli anni. All’interno sono conservati dipinti mitologici in Stile neoclassico, opere dell’illustre pittore italiano Luigi Ademollo. Il palazzo oggi ospita abitazioni private, pertanto, ne è prevista la visita solo dall’esterno.
Palazzo Bisdomini, XIII secolo
La sua origine risale all’inizio del XIII secolo e lo si distingue per la sua facciata dal paramento a filaretto, sezionata da blocchi di concio di calcare cavernoso; inoltre, sulla parte destra, è ben distinguibile lo stemma familiare in pietra dei Bisdomini.
L’aspetto esterno appare discontinuo, testimoniando il susseguirsi di modifiche che il palazzo ha subito nel tempo. Infine, a differenza dell’aspetto esteriore, gli interni, soggetti nel tempo a forti rimaneggiamenti, si attengono allo stile del Neoclassicismo.
Palazzo Bichi Ruspoli, già Castellare dei Rossi, XVIII secolo
La struttura corrisponde all’accorpamento di tre diversi edifici: uno di questi risale alla prima metà del XVIII secolo, la cui costruzione fu commissionata dai marchesi Bichi Ruspoli allo scultore e architetto senese Jacopo Franchini. La strutture precedente, invece, che comprende la torre e un altro edificio, risale al XIII secolo ed è tutt’oggi ben conservata.
Palazzo Borghesi alla Postierla, circa 1450–1513/1514
Palazzo di origine medievale, fatto costruire nella prima metà del Duecento, subì rimaneggiamenti nella seconda metà del XV secolo per venire ristrutturato tra il 1513-1514 dalla famiglia Borghesi del Monte dei Nove. Il palazzo presenta numerosi elementi innovativi per l’architettura senese del Cinquecento.
Nel 1513 la facciata di palazzo Borghesi fu decorata con scene mitologiche dal pittore senese Domenico Beccafumi, in competizione con Il Sodoma che decorò la facciata del vicino palazzo Bardi. Entrambe le decorazioni sono andate perdute.
Palazzo Brigidi, XIV secolo, ricostrutto nel XIX secolo
Tradizionalmente chiamato dei Pannocchieschi, risale al Trecento ed ha una facciata semplice, decorata da due piani di bifore con snelle colonnine marmoree, dai capitelli variati. All’interno si conserva una scala a chiocciola detta “della Pia”, in riferimento a Pia de’ Tolomei, leggendaria sposa di Nello Pannocchieschi e in realtà mai sposata con questi.
Fu restaurato nell’Ottocento, secondo lo spirito purista
Palazzo Bonsignore, XV secolo
Costruito dopo il 1440 per il banchiere Giovanni Bichi di Guccio è un grande edificio tardogotico, tra i più bei palazzi privati della città. Nel 1459 fu venduto ai Tegliacci, per poi essere acquistato nel 1476 dai Bonsignori, il cui ultimo erede lasciò Siena. La facciata, in laterizio, è merlata (a merli guelfi) ed ha un basamento in pietra a forma di sedile. Due ordini di trifore eleganti decorano i piani superiori, separate da un cornicione ad archetti pensili.
Palazzo Celsi Pollini o Palazzo del Vescovo, 1525
La sua origine risale al 1525 su progetto del celebre architetto Baldassarre Peruzzi ed è una tipica testimonianza di manierismo senese; nel settecento inoltre è stato oggetto di ristrutturazione e ampliamento con l’aggiunta dell’ultima campata. Al suo interno sono conservati affreschi attribuiti alla bottega di Bartolomeo Neroni detto il “Riccio”, come la Lapidazione dei Vecchioni accusatori della casta Susanna e la Clemenza di Scipione che restituisce la sposa a Allucio. La struttura oggi ospita abitazioni private e pertanto ne è prevista la visita solo dall’esterno.
Palazzo del Capitano, sede dell’Istituto di Matematica dell’Università, XIII secolo e 1854
Già Grottanelli-de’ Santi, è un edificio gotico del Duecento, che fu sede del Capitano della Guerra e del capitano del Popolo, dando il nome anche alla strada dove si trova.
Nel 1854 subì un pesante restauro in stile, che aggiunse la merlatura e gli stemmi decorativi sulla facciata.
Palazzo Chigi Saracini, già Castellare dei Marescotti, XII e XVI secolo
Il nucleo più antico del palazzo, noto come “palazzo Marescotti”, apparteneva alla famiglia Marescotti, ghibellina, e risale al XII secolo. Progressivamente l’edificio andò ingrandendosi inglobando altri edifici adiacenti. Entro la prima metà del Trecento, all’apice della fortuna economica e sociale cittadina, l’edificio aveva raggiunto le dimensioni attuali. Tra il Due e Trecento ospitò anche il consiglio dei Reggitori della Repubblica.
Palazzo Chigi alla Postierla, nucleo XII–XIII secolo
Già Piccolomini-Adami, è un edificio della seconda metà del Cinquecento, costruito forse su progetto del Riccio. La postierla altro non era che l’antichissima Porta Oria nella prima cerchia muraria, che venne poi inglobata nell’ampliamento del XII-XIII secolo, diventando una porta secondaria, una “postierla”, appunto. Oggi ospita la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto.
Palazzo Cinughi de’ Pazzi, XIV secolo
La struttura risale al XIV secolo ed è un classico esempio di architettura civile gotica, con facciata in paramento in laterizio; è distribuita su tre piani, alla base dei quali si distinguono quattro aperture incorniciate da archi senesi, mentre ai piani superiori sono presenti finestre bifore spartite da piccole colonne in marmo.
Palazzo Comunale (Palazzo Pubblico), 1297–1310
Il Palazzo Pubblico di Siena (detto anche Palazzo Comunale) è un edificio fatto costruire approssimativamente tra il 1297 e il 1310 dal Governo dei Nove della Repubblica di Siena, come propria sede. Tale funzione si riflette anche oggi, come sede dell’amministrazione comunale, oltre che del Museo civico. Sorge sulla piazza del Campo ed è affiancato dalla snella Torre del Mangia. All’interno conserva capolavori del periodo d’oro dell’arte senese, tra cui il celeberrimo affresco dell’Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, tra le rappresentazioni profane più significative del Trecento europeo, ed altre celebri opere di Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, Sodoma e Beccafumi.
Palazzo dei Diavoli, XIV–XVI secolo
Fu residenza della famiglia dei Turchi, come è riportato nell’iscrizione sull’ingresso principale Turcorum Palatium, poi dei Buonsignori. Ha assunto la sua più nota denominazione sulla base di due possibili interpretazioni: la versione popolare tratta di riti satanici, orge e messe nere, che si pensava vi si svolgessero, mentre quella storico-leggendaria è legata alla vittoria senese del 1526 che portò alla dispersione dell’esercito di papa Clemente VII e della Repubblica di Firenze, rivalsa che si disse ebbe luogo grazie all’intervento di forze sovrannaturali o diaboliche.
Palazzo Fineschi Sergardi, XVI secolo
Costruito nel XVI secolo su progetto di Bartolomeo Neroni detto il “Riccio”, dopo essere stato adibito a monastero (Convento delle Derelitte), nel XVIII secolo divenne proprietà della famiglia Sergardi (poi Fineschi Sergardi), dalla quale fu commissionata una ristrutturazione degli interni.
Palazzo Luti, XIII secolo
Costruito nel XIII secolo, l’edificio è ubicato di fronte alla chiesa di San Pietro alla Magione che appartenne ai templari. Come documenta una lapide nella facciata del palazzo con uno stemma di famiglia, il palazzo appartenne anticamente alla famiglia Luti, membri dei Dodici, dei Gentiluomini e dei Riformatori. Il palazzo è d’impianto romanico.
Palazzo Pannilini Zuccantini, 1550
L’opera architettonica fu costruita nel 1550 su disegno di Bartolomeo Neroni detto “Il Riccio” e presenta un’evidente scissione stilistica sulla base di due diversi prospetti: il primo, risalente all’esperienza gotica senese, presenta una struttura in laterizio e si sviluppa su tre piani con più esempi di Cornice marcapiano in pietra serena; il secondo appare interamente intonacato, con aperture incorniciate in travertino e arenaria. Di gran pregio sono gli affreschi settecenteschi nelle volte dei piani del palazzo, attribuiti al pittore pisano Bracci.
Palazzo Piccolomini, 1496
Principale residenza della famiglia, fu edificato in stile rinascimentale fiorentino dal 1469 sotto la direzione di Pietro Paolo Porrina, che si avvalse in tutta probabilità dei disegni di Bernardo Rossellino. Stilisticamente riecheggia sia palazzo Rucellai a Firenze, di Leon Battista Alberti, sia il palazzo Piccolomini di Pienza, dello stesso Rossellino.
Palazzo Reale, 1480–1594
Il palazzo fu fatto edificare nella seconda metà del Quattrocento da Jacopo Petrucci, fratello di Pandolfo. Jacopo aveva acquistato alcuni edifici di proprietà dello Spedale Santa Maria della Scala per trasformarli nella sua dimora cittadina. Il palazzo passò poi al figlio di Jacopo, il cardinale Raffaello Petrucci. Dopo la fine della Repubblica di Siena sconfitta da Firenze, nell’ultimo quarto del Cinquecento i Petrucci lo vendettero ai Medici, nuovi padroni di Siena.
Palazzo Salimbeni, sede della Banca Monte dei Paschi, già Castellare dei Salimbeni, XIV secolo
Il palazzo fu edificato nel XIV secolo, ampliando un castellare della famiglia Salimbeni preesistente del XII o XIII secolo, appoggiato alle mura altomedievali nei pressi della chiesa di San Donato. La parte posteriore del palazzo mostra i segni più vistosi della sua edificazione medievale. Delle due torri originarie ne è rimasta una sola e si è conservato anche l’originario Fondaco dei Salimbeni.
Palazzo San Galgano, sede del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, XV secolo
La sua origine risale al XV secolo quando assunse l’uso di residenza cittadina per i monaci dell’Abbazia di San Galgano. Il 24 gennaio 1474 Giovanni di Niccolò, abate del monastero cistercense di San Galgano, dichiara di voler costruire presso la chiesa della Maddalena, «…un casamento in su la strada maestra … con sei porti e due finestrati con una loggia in colonne d’un pezo […], e con bellissimo lavoro a pietre lavorate».
Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Banca Monte dei Paschi, 1330
Il più notevole degli edifici privati affacciati sulla piazza venne edificato agli inizi del XIII secolo. Nel 1339 Agostino di Giovanni curò il rifacimento e l’ampliamento del complesso su Banchi di sotto. La maestosa facciata in laterizio sulla Piazza risale a una ristrutturazione settecentesca in stile gotico a opera dell’architetto Ferdinando Ruggieri.
Palazzo Sozzini Malavolti, XV ed XVIII secolo
Appartenne alla famiglia senese dei conti Sozzini, da cui si distinse il noto teologo Lelio Sozzini. La residenza risale al XV secolo, pur avendo subìto una massiccia ricostruzione nel XVIII secolo; inoltre, nel XIX secolo, a opera dell’architetto Agostino Fantastici ha accolto l’impianto di un giardino ispirato alle leggi artistiche del Neoclassicismo; a quest’epoca risalgono anche i numerosi soffitti affrescati da Luigi Ademollo.
Palazzo Spannocchi, 1471 e 1880
La sua origine risale al 1473 su commissione del mercante senese Ambrogio Spannocchi, desideroso di legittimare la potenza politica ed economica che la sua famiglia aveva raggiunto in quell’epoca, grazie alle sue attività mercantili e alla nomina di tesoriere da parte di papa Pio II Piccolomini.
L’architetto a cui fu affidata l’opera fu Giuliano da Maiano, il quale disegnò il palazzo in chiave classica: elementi scultorei ornarono la facciata con teste scolpite di antichi imperatori romani e, all’interno della residenza, fu aperta una corte circondata da un ampio loggiato. Fu restaurato “in stile” da Giuseppe Partini nel 1880, demolendo il giardino pensile e aggiungendo la facciata settentrionale imitante quella su Banchi di Sopra.
Palazzo Tantucci, 1548
La costruzione risale al 1548 e fu commissionata dal suo primo proprietario Mariano Tantucci all’architetto senese Bartolomeo Neroni detto “il Riccio”; di stile manierista, il palazzo è stato poi oggetto di ristrutturazione degli interni nel XIX secolo (ad opera di Giuseppe Partini), per poi subire una seconda ristrutturazione nel secolo seguente. Dal 1868 è sede degli uffici della Banca Monte dei Paschi di Siena, unificato ai palazzi confinanti con un intervento di Pierluigi Spadolini negli anni settanta del Novecento.
Palazzo Tolomei, XIII secolo
La nota famiglia senese s’insediò in Italia a seguito della venuta di Carlo Magno e, nella città toscana, fu tra le prime a distinguersi nell’arte del cambio, divenendo una potente famiglia di banchieri, proprietari di torri e castelli nei territori tra la Montagnola Senese e la Maremma. Appartenente a questa famiglia fu Pia dei Tolomei, citata da Dante nel V Canto del Purgatorio, in cui si racconta la sua morte ad opera del marito, che gettò la donna da una finestra del suo castello, in Maremma.
La facciata in pietra grigia del palazzo rivela le sue linee tipicamente duecentesche, con due piani molto distanziati, divisi da cordoni di ricorso e alleggeriti da due file di cinque eleganti bifore, sormontate da archetti acuti e occhi trilobi.
Nel salone sono ricomposti frammenti architettonici recuperati durante gli ultimi lavori di ripristino.
Palazzo del Magnifico, 1508
Pandolfo Petrucci, ricchissimo aristocratico senese, fu signore “di fatto” della città dal 1487 al 1512, in contrapposizione con il potere della Signoria, che gli valse numerose inimicizie, anche violente, e accuse di tiranno. Nonostante ciò venne fregiato del titolo di Magnifico, per la sua opera di pacificazione delle fazioni cittadine, ispirandosi alla figura di Lorenzo il Magnifico a Firenze.
Palazzo Maccari, 1914–1919
Fu costruito dall’architetto Fulvio Rocchigiani per la famiglia Maccari, come abitazione con alcuni ambienti per negozi. Oggi ospita anche alcuni uffici.
L’edificio presenta un corpo a “L”, con pareti in muratura tradizionale. Le pregevoli decorazioni esterne (affreschi, cornici, il cornicione, fascia marcapiano, fregio, le lesene, stucchi in ferro, intonachi e stucchi) ne fanno un interessante esempio dell’architettura del primo Novecento della città.
Palazzo Patrizi, oggi locazione pubblica
Palazzo Patrizi è un edificio storico di Siena situato in via di Città 75, che fu dimora di città della omonima nobile famiglia, trasferitasi nel Rinascimento, a Roma e a Napoli. È sede dell’Accademia degli Intronati, fondata nel 1525. All’interno del palazzo si trova una sala convegni di proprietà del Comune e di recente restaurazione con i suoi ornamenti e i soffitti affrescati. La facciata posteriore, di aspetto gotico, si trova sul Casato di Sotto.
Palazzo Venturi Gallerani, XVII ed XVIII secolo
La sua costruzione risale al XVII secolo, ma è stato rimaneggiato nel corso del secolo successivo. Attualmente ospita abitazioni private, pertanto, è visitabile solo dall’esterno.
Ville
Castello di Belcaro
Il castello di Belcaro è una costruzione fortificata situata nella strada di Terrensano e Belcaro 32 nell’omonima località, su una collina presso Costafabbri, nel comune di Siena, al di fuori di porta San Marco.
Certosa di Maggiano
La certosa di Maggiano era un monastero ubicato a Siena, in località Maggiano. Oggi l’edificio è adibito ad albergo di lusso.
Villa Chigi
Villa Chigi di Vicobello è una villa di Siena, in località Vico alto.
La villa, posta sulla cima di un ripido crinale, è una residenza rinascimentale del senese. Attribuita a Baldassarre Peruzzi, è sempre appartenuta alla famiglia Chigi-Zondadari.
Villa Flora
Villa Flora si trova a Siena. È un tipico esempio di abitazione borghese di campagna edificata nella seconda metà del XIX secolo, anche se oggi ha perso l’originaria funzione di azienda agricola.
L’edificio ha una pianta rettangolare, sviluppata su tre piani, con una struttura piuttosto semplice della facciata, decorata da lesene interrotte solo da un balcone.
Villa Gori
Villa Gori (anche nota come Villa Ginanneschi Gori) è una villa cinquecentesca di Siena situata in località Marciano, su un poggio nelle vicinanze della città, progettata da Baldassarre Peruzzi per la dimora dei conti Gori. A poca distanza si trova Villa Bargagli-Poggiarello, poi divenuta Hotel Garden, e Palazzo dei Diavoli.
Villa il Pavone
Nel 1825 Mario Bianchi Bandinelli chiamò l’architetto senese Agostino Fantastici per progettare un nuovo complesso comprendente villa, giardino e fabbriche annesse, al posto del preesistente Palazzo del Pavone, attribuito a Francesco di Giorgio.
L’accesso alla villa avviene attraverso un cancello sorretto da due pilastri sormontati da sfingi, opera di Luigi Magi.
Villa L’Apparita
Risale al XVIII secolo ed era originariamente di proprietà della famiglia Placidi. Nei primi decenni dell’Ottocento passò al conte Mario Nerucci il quale la acquistò dai signori Bandinelli, assieme alla pertinenza della villa di Monastero Basso.
Villa Scacciapensieri
Villa Scacciapensieri è un edificio storico di Siena situato in strada di Scacciapensieri 10.
Villa il Serraglio
Villa il Serraglio si trova a Siena in località Monteliscai.
La villa appartiene alla famiglia nobile dei conti Grisaldi del Taja ed ha l’aspetto conferitole dagli interventi otto-novecenteschi, che hanno modificato l’aspetto più antico.
Villa Spannocchi
Villa Spannocchi è una villa di Siena, in località Marciano.
“Marciano dà il nome alle varie ville signorili, e grandiosi palazzi di campagna. Tali sono la bella villa di Marciano della casa Spannocchi, il magnifico palazzo già Corti, ora Gori, la villa Borzacchini, ora Staderini, i casini Alberti, Borghesi, quello edificato dall’inglese Griufield, chiamato il Belvedere di Marciano, ecc.”
(Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana di Emanuele Repetti, 1833-1846)
Villa Le Volte
Si trova su una leggera collina a ovest di Costalpino, paese situato sulla strada che conduce sin dal medioevo dal grossetano alla Montagnola.
Appartenne ai Chigi sin dal Cinquecento ed è caratterizzata da un’architettura di essenziale semplicità che ben si intona all’ambiente rurale circostante. L’insieme è composto dalla villa, la chiesa di San Bartolomeo, la peschiera con un teatro, il rustico (edificio ad uso agricolo lavorativo) e le vecchie stalle.
Monumenti
Piazza del Campo
Piazza del Campo è la piazza principale della città di Siena. Unica per la sua particolare e originalissima forma a conchiglia, è rinomata in tutto il mondo per la sua bellezza e integrità architettonica, nonché per essere il luogo in cui due volte l’anno si svolge il Palio di Siena. Per un’antica convenzione, la piazza e il Palazzo Pubblico non appartengono ad alcuna contrada.
Palazzo Comunale
È il palazzo costruito dal governo della Repubblica di Siena tra il 1298 e il 1310 come sede del Governo dei Nove. Non fu usata la pietra, ma il mattone, mentre gli elementi bianchi sono in marmo. Ogni finestra è ornata da un’ogiva che la contiene. I merli sono di tipo guelfo.
Torre del Mangia
Era la torre campanaria del palazzo Comunale ed è così chiamata dal soprannome di “mangiaguadagni” dato al suo primo custode Giovanni di Balduccio (o “di Duccio”), famoso per apprezzare molto i piaceri del cibo e sperperare quindi a tavola i propri guadagni. È tra le torri antiche italiane più alte, arrivando a 102 metri fino al parafulmine (seconda solo al Torrazzo di Cremona). Fu costruita tra il 1325 e il 1348. I quattro angoli sono perfettamente orientati in direzione N-S ed E-O.
Cappella di Piazza
Si tratta del tabernacolo marmoreo che sorge ai piedi della Torre del Mangia, sporgente rispetto al profilo del Palazzo comunale. Fu edificata nel 1352 per ringraziare la Vergine Maria dello scampato pericolo della peste nera che aveva colpito la città nel 1348. Sopra l’altare, tra il 1537 e il 1539, Giovanni Antonio Bazzi detto Il Sodoma affrescò la Madonna con il Figlio e Dio Padre, i cui resti si conservano oggi nel Museo Civico all’interno del Palazzo Pubblico.
Fonte Gaia
Inaugurata nel 1386 nella gioia generale per la prima fonte pubblica cittadina (da cui il nome “Gaia”), venne decorata tra il 1409 e il 1419 da statue e rilievi di Jacopo della Quercia, originale sintesi tra la tradizione gotica e innovazioni rinascimentali. I rilievi odierni sono copie che vennero scolpite da Tito Sarrocchi nel 1868.
Logge del Papa
Edificate nel 1462 dall’architetto senese Antonio Federighi, furono commissionate da papa Pio II (nativo di Corsignano, attuale Pienza, presso Siena), che ne fece dono alla sua famiglia Piccolomini, dalla quale egli stesso proveniva e che aveva il palazzo attiguo.
Logge della Mercanzia
La Loggia venne costruita come ampliamento ed abbellimento del Palazzo della Mercanzia, sede dell’Arte della Mercanzia della Repubblica di Siena. Progettata da Sano di Matteo, venne costruita tra il 1417 e il 1428 sotto la sua direzione, poi dal 1428 al 1444 sotto Pietro del Minella, in uno stile di transizione tra gotico e rinascimento. Alla seconda metà dello stesso secolo risalgono le 5 statue. Le volte a crociera furono invece costruite e decorate nel XVI secolo, mentre il piano superiore sulla Croce del Travaglio fu aggiunto nel XVII secolo.
Fonte Nuova
La fonte risale al Trecento e fu costruita su progetto di Camaino di Crescentino e Sozzo di Rustichino. È caratterizzata da una doppia arcata ogivale in laterizi che introduce alla grande vasca, utilizzata per l’abbeveraggio e come lavatoio. L’archiettura risente dell’influenza del cosiddetto gotico cistercense.
Fontebranda
Aperta sulle mura edificate nella metà del secolo XIII e all’interno del quartiere abitato sin dal primo Medioevo dagli artigiani dell’Arte della Lana, la cui organizzazione produttiva necessitava di un copioso approvvigionamento idrico.
Fontebranda è menzionata fin dall’anno 1081 e ampliata da Bellamino nel 1193, poi ricostruita in mattoni e travertino da un tale Giovanni di Stefano nel 1246 nelle forme attuali.
Fontebranda è certamente la fonte più imponente e ricca d’acqua ma è senza dubbio la più famosa in quanto citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia (Inferno XXX, vv. 76-78).
Fonte d’Ovile
La fonte risale al 1262 ed è caratterizzata da una doppia arcata ogivale che introduce alla grande vasca, utilizzata per l’abbeveraggio e come lavatoio.
Bottini di Siena
I bottini di Siena sono le gallerie sotterranee costruite nel XIII-XV secolo per l’approvvigionamento idrico.
Architetture militari
Antiporto di Camollia
Costruito nel 1270 per fornire un’ulteriore protezione all’ingresso settentrionale della città, venne dotata di una seconda porta più esterna nel Seicento.
Reca all’interno rare tracce della decorazione pittorica che vi era stata stesa a più riprese nel corso dei secoli
Caserma Bandini
La caserma Bandini è un edificio situato in piazza Amendola a Siena
Fortezza Medicea
La Fortezza Medicea (nota anche come Forte di Santa Barbara) di Siena è un forte eretto nella città toscana tra il 1561 e il 1563, su ordine del duca di Firenze Cosimo I de’ Medici.
La fortezza sorge in prossimità del quartiere senese di San Prospero, a fianco dello Stadio Artemio Franchi.
Mura di Siena
Le mura di Siena sono l’antiche cerchia difensiva della città. Risalenti soprattutto al medioevo, sono in larga parte conservate.
Porta Romana
Porta Romana è una delle antiche porte nelle mura di Siena, situata sul percorso dell’antica Via Cassia.
Fu innalzata nel 1327-1328 da Agnolo di Ventura e Agostino di Giovanni, munita di merli e di un antemurale di difesa.
Porta Pispini
La Porta dei Pìspini è una delle più antiche porte cittadine della città di Siena. Insieme a Porta Romana, molto simile nello schema compositivo, la Porta dei Pispini fa parte dell’ultima cerchia muraria della città di Siena, eretta a partire dal 1326 su progetto attribuito a Minuccio di Rinaldo.
Porta Giustizia
Porta Giustizia (o Porta di Santa Maria alla Giustizia) è una delle antiche porte delle Mura di Siena.
Porta Laterina
Il “Laterino” era il borgo sorto nel medioevo fuori dall’Arco delle Due Porte ed era così detto perché era “a lato” della “Città”, ovvero di Castelvecchio. La Porta Laterina faceva parte dell’ultimo ampliamento delle mura, quello trecentesco, e venne affiancata da un bastione nel 1530, progettato da Baldassarre Peruzzi.
Porta d’Ovile
Completata nel 1246 e rimaneggiata nel Trecento, è tra le meglio conservate della città. Ha un antemurale merlato, nella cui parete interna si trova un affresco con la Madonna col Bambino di Sano di Pietro.
Porta San Marco
Lo scomparso oratorio di San Marco si trovava all’inizio dell’omonima via. La porta, detta anche delle Maremme, fu aperta nella cinta negli stessi anni di Porta Tufi (1325-1326) e potenziata nel XVI secolo da Baldassarre Peruzzi. Le fortificazioni cinquecentesche vennero però demolite nell’Ottocento, per ricavare il piazzale Biringucci e ampliare la via verso Grosseto.
Porta Tufi
Realizzata nel 1325-1326 con l’ultima cerchia muraria, è attribuita ad Agnolo di Ventura. In laterizio, presenta un coronamento merlato guelfo poggiante su archetti pensili e tre aperture a tutto sesto.
Castello delle Quattro Torra
Di origine trecentesca, fu della famiglia Cinughi, poi dei Bichi. Impiegato a difesa della città di Siena, durante la guerra del 1555 fu alloggio del marchese di Marignano, perdendo gran parte dei suoi celebri arredi.
Con l’entrata della città nei domini medicei perse la sua funzione difensiva per diventare residenza di campagna, senza tuttavia subire una vera e propria trasformazione in villa.
Dal 1885 appartiene alla famiglia Ponticelli.
Turismo
Il turismo è sicuramente un’attività trainante, data la fama di Siena e il numero di turisti che questa attira. La visione di Siena come città-museo limita la presenza a visite giornaliere. Solo negli ultimi anni si sta cercando di costruire una serie di iniziative permanenti, allo scopo di attirare una presenza più costante e con periodi di permanenza superiori alle poche ore. La promozione turistica è affidata ad un’Agenzia per il turismo, la Apt di Siena, competente su tutto il territorio provinciale tranne che sulla Valdichiana.
Siena. (18 dicembre 2018). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 22 dicembre 2018, 18:50 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Siena&oldid=101612171.