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Silvano Rubino. Progetto Kafka. La scrittura e il segno
sabato 20 Gennaio 2024 - domenica 25 Febbraio 2024

sede: SPARC Spazio Arte Contemporanea (Venezia).
cura: Luca Berta, Francesca Giubilei.
Nella mostra “Progetto Kafka. La scrittura e il segno”, ideata in occasione del centenario della morte di Franz Kafka (3 giugno 1924), Silvano Rubino riparte dal lavoro realizzato sullo scrittore nel 1993 e lo espande, approfondendo la ricerca sul senso della scrittura e della parola.
Durante questo processo di analisi, che all’epoca prese spunto da un frammento di pagina manoscritta de Il Castello e che oggi continua nelle parole che lo stesso Rubino sceglie per le sue opere (brevi testi poetici, enigmatiche frasi al neon, voci recitanti…), emerge il desiderio di desacralizzare la scrittura e il suo valore significante, riconducendo ogni parola allo stato di segno vuoto, che non comunica nulla se non sé stesso.
Rubino sottopone a una rilettura trasformativa le opere di Projecto Kafka (1993) costruendo dei nuovi legami di senso con alcuni più recenti lavori.
Il segno, privato del suo contesto e spesso ripetuto ossessivamente, diventa un pattern, un motivo grafico, che sublima sulla tela come in My Voice is Your Voice.
Nelle opere più recenti (Who are you?; Mancante, 1440-1450; Segmento di Infinito e Why is a raven like a?) l’artista mette in opera un congegno di sovrapposizione semantica tra opera e titolo.
Le parole scritte al neon costituiscono l’opera e ne determinano il titolo e il senso (o il non senso).
Nel video Time, dove la parola “time”, composta in lettere di ghiaccio, si scioglie fino a scomparire, l’osservatore assiste al cortocircuito del significato (il tempo) che annienta il suo stesso significante (“tempo”).
L’artista, in merito al proprio lavoro, afferma: “Per me è importante seguire un percorso di conoscenza che possa elevare e affinare la percezione del mondo.
Non riesco a immaginare il mio lavoro artistico al di fuori di questa attitudine”.
Per Rubino la scrittura, come pratica diretta, come sfondo concettuale e come ispirazione visiva, è una parte indispensabile di questo percorso.
Per questo motivo, da oltre trent’anni, egli avverte un’intensa consonanza con Franz Kafka, le cui parole bordeggiano un vuoto inafferrabile, che non è possibile nominare direttamente.
Silvano Rubino vive e lavora tra Venezia e Milano. Ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nella sua formazione lo studio della pittura rinascimentale è stato per molto tempo un riferimento fondamentale fino ad arrivare, successivamente, negli anni Ottanta, a un interesse particolare per la cultura espressionista storica e per quella neoespressionista.
Inaugurazione
sabato 20 gennaio ore 18.00
Immagine in evidenza
(part.)