sede: Galleria Cabaret Voltaire (Roma).
cura: Angelica Gimbo.
Composta da dieci ritratti di vita e sogno, sono ispirati alle civiltà e i sentimenti delle origini. L’artista, recentemente scomparso, ha reso la sua arte poliedrica, esprimendosi attraverso la pittura, la poesia e la scultura. Lo stesso artista dice della sua arte: “[…] Il mio lavoro è un ponte. Un ponte per congiungere l’oriente e l’occidente, il concetto e l’espressione estetica, Un ponte tra le culture più arcaiche e quella contemporanea. Nella vita ho capito molto tardi la necessità della mediazione mentre nell’arte si è presentata naturalmente, quasi dall’inizio.”
La critica è concorde nel dire che l’artista attinge all’Arte tutta, rappresentando un mondo, il suo mondo, senza tempo, dando luogo ad un’estetica citazionista, ironica e spregiudicata, del repertorio figurativo e allegorico del passato. Ha così evidenziato la globalità di radici comuni, dalle civiltà precolombiane alle origini dei popoli mediterranei. Prudente ed ascetico, monda le immagini dei “suoi ricordi” ancestrali ed impone loro una presenza nel contemporaneo.
La BACC Gallery, promotrice culturale della collezione Crespi, ha realizzato nel 2021 la prima retrospettiva dell’Artista e successivamente esposto con il titolo Homo Machina presso il Museo Etrusco di Villa Giulia una selezione delle sue opere che per chi volesse approfondire e conoscere meglio, sono in esposizione permanente presso la BACC Gallery in via Panisperna 205.
La vita dell’artista: Dopo un viaggio nel Turkestan iraniano inizia a dipingere e interessarsi di arte sotto la guida di Enzo Rossi, già Direttore dell’Istituto d’Arte Sacra di Roma. La sua opera risente del clima culturale dei primi anni ottanta, gli anni della sua formazione quando si iscrive all’Istituto d’Arte, e contemporaneamente lavora nel laboratorio di ceramica diretto da Alvaro Ciancarmerla. Durante tale periodo realizza una serie di opere di pittura ad olio e a tempera, nonché sculture a manufatti in ceramica. Si iscrive quindi, nell’anno 1982-83, al Corso biennale di perfezionamento di Grès e Porcellana ad indirizzo artistico dell’Istituto d’Arte di Faenza, dove si diploma nel giugno 1984. Successivamente frequenta il corso di perfezionamento Biennale in Arte della Maiolica, sempre presso l’Istituto d’Arte di Faenza dove conosce e frequenta lo scultore Carlo Zauli che segue nelle varie fasi di realizzazione tecnica ed artistica delle ultime opere dello scultore, venendo da questi incoraggiato e consigliato nelle proprie attività nel campo della ceramica. Partecipa a varie mostre personali e collettive. Muore il 25 aprile 2021
Inaugurazione
10 ottobre, dalle 18:00
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