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Soulages – Una retrospettiva
venerdì 15 Giugno 2018 - domenica 25 Novembre 2018
sede: Fondation Pierre Gianadda (Martigny).
La Fondation Pierre Gianadda, che celebra quest’anno i quarant’anni dalla sua creazione, dedica la mostra estiva a Pierre Soulages, il pittore del nero e della luce.
Pierre Soulages, nato il 24 dicembre 1919 a Rodez (dipartimento francesi di Aveyron, in Occitania, nel sud della Francia), vive e lavora tra Parigi e Sète. Rappresentante di rilievo dell’astrazione, è considerato uno dei maggiori esponenti francesi dell’arte contemporanea.
Come ha scritto Camille Morando “Soulages sceglie, giovanissimo, il colore che concentra in sé tutti gli altri: il nero. E gli resta talmente fedele che esso ormai è parte integrante della sua identità artistica. Fondamentale nella sua arte, il nero viene declinato, secondo gli strumenti con cui è steso, in superfici lisce o irregolari, che rivelano una luce multiforme e inaspettata”. Interessandosi alla preistoria e all’arte romana, “Soulages elabora i suoi lavori fuori da ogni cifra stilistica, secondo un percorso solitario e libero”.
La mostra, alle soglie del centesimo compleanno dell’artista, è coorganizzata dalla Fondation Pierre Gianadda e dal Centre Pompidou di Parigi e si avvale anche della collaborazione dell’artista.
“Soulages – Una retrospettiva” presenta per la prima volta nel suo insieme la collezione di opere del pittore, datate dal 1948 al 2002, conservate al MNAM-CCI Centre Pompidou. Si tratta di un gruppo eccezionale di opere composto da 24 lavori sui venticinque repertoriati: sedici dipinti di cui due goudron (catrami) su vetro, tre brous de noix (dipinti con colore tratto da malli di noce) e cinque disegni. La rassegna è integrata da 3 brous de noix del 1949, 1999 e 2003 prestati dal musée Soulages di Rodez, oltre che da lavori provenienti da collezioni private.
Tra le opere principali della collezione, sono esposti numerosi “outrenoirs” tra cui Peinture 202 x 453 cm, 29 juin 1979 che segna un passaggio fondamentale nella carriera dell’artista: “outrenoir” (oltre nero) è un neologismo per spiegare che a partire dall’aprile 1979, il nero fluido ricopre interamente la superficie, lavorato in modo da riflettere la luce, essa stessa trattata come una materia; poi i due goudron su vetro realizzati nell’estate del 1948 con il catrame, questo materiale originale, nuovo, che lascia sul vetro una traccia sorprendente e misteriosa; e quindi Peinture 159 x 202 cm, 20 août 2015 e Peinture 202 x 125 cm, 19 juin 2017, opera inedita e recente, che ricordano che a partire dal 2004 Soulages ha abbandonato l’olio per l’acrilico.
“Soulages – Una retrospettiva” propone quindi più di 30 opere – numerose quelle di grandi dimensioni – eseguite tra 1948 e 2017 secondo un percorso cronologico che mette in evidenze le esperienze pittoriche e le svariate tecniche che Soulages ha esplorato così come le tappe principali della sua ricerca.
Pierre Soulages ha dichiarato che l’interesse di una retrospettiva è di vedere in un luogo inconsueto delle opere che non sono mai state esposte assieme e che, modificate dal contesto, diventano nuove.
È a questo rinnovamento, a questa nuova nascita, che la Fondation Pierre Gianadda invita il suo pubblico questa estate.
Il catalogo che accompagna la mostra riunisce, dopo le prefazioni di Léonard Gianadda e di Serge Lasvignes (presidente del Centre Pompidou), i saggi dei curatori della retrospettiva Bernard Blistène e Camille Morando e di Benoît Decron, direttore dei Musées de Rodez, di cui fa parte il Musée Soulages, oltre alle schede delle opere, la biografia, una bibliografia selezionata e una antologia di scritti di Pierre Soulages.
Ufficio Stampa: Uessearte