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Stefano Serretta. Naked lunch money
giovedì 24 Ottobre 2019 - venerdì 24 Gennaio 2020
sede: Spazio Leonardo (Milano).
cura: Una.
ll lavoro di Stefano Serretta (1987, Genova) è sorretto da un rigoroso impianto storico e analitico che mira ad evidenziare le fragili fondamenta autocelebrative del capitalismo globalizzato e della macchina comunicativa che lo regola, di cui l’uomo e` protagonista e vittima allo stesso tempo.
Con sguardo indagatore, Serretta evidenzia le contraddizioni e gli aspetti schizofrenici del nostro presente post-ideologico.
Per Naked Lunch Money, la gallery di Spazio Leonardo diventa il palcoscenico installativo di una nuova serie di lavori sviluppati a partire dal progetto on-going Shanti Town, che mette in atto una mappatura sempre in divenire di colossali edifici incompiuti o collassati sotto il peso dei sistemi che rappresentano.
In Shanti Town, le silhouette di questi “paradossi architettonici” sono il simbolo dello scontro sempre maggiore tra aspettative crescenti e opportunità declinanti: sono disegni che prendono corpo attraverso una ripetizione ossessiva di frasi e “formule magiche” dell’economia neo-liberista, come il motto too big to fail.
Scritti a mano dall’artista, i mantra diventano i moniti che, ironicamente, sorreggono e tratteggiano uno spettacolo delle macerie sempre in bilico tra reale e verosimile.
Stefano Serretta (1987, Genova) vive e lavora a Milano. Dopo aver studiato Storia moderna e contemporanea a Genova, si è specializzato in Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Tra le mostre a cui ha partecipato si segnalano: Do not go gentle in that good night, Almanac, Torino, 2019 (solo); Shoegaze, IIC, Stoccolma, 2019 (solo); Spit or Swallow, con Alessandro Sambini, UNA, Piacenza, 2019 (solo); Chi utopia mangia le mele, Antica Dogana di terra, Verona, 2018; That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia a un metro e ottanta dal confine, MAMbo, Bologna, 2018; Il Paradigma di Kuhn, FuoriCampo, Siena, Studio 02, Cremona, 2018; Alla ricerca dell’Aura Perduta, Galleria Regionale di Arte Contemporanea Luigi Spazzapan, Gorizia, 2018; Art Tonic 2017, Port Tonic Art Center, Les Issambres, (solo); Make People Smile, Adiacenze, Bologna, 2017; The Great Learning, Palazzo della Triennale, Milano, 2017; La fine del nuovo, Palazzo Morpurgo, Udine, 2016; Rubbles in the Jungle, Placentia Arte, Piacenza, 2016 (solo); Friday, Jonas, Trento, 2016 (solo); Primavera 5, Galerie Papillon, Parigi, 2016; Parisartistes – edition #2016, Centre des Re´colletes, Parigi, 2016; Teatrum Botanicum, PAV Parco Arte Vivente, Torino, 2016; Maybe we are the waves, Archive Kabinett, Berlino 2015; Adventure Time is Over, Almanac, Torino, 2015; Generation Y, Palazzo Ducale Genova, 2015; The Party, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova, 2014; disUmanesimi, Fondazione Biagiotti, Progetto Arte, Firenze. Nel 2017 è stato tra i finalisti del Premio Moroso, Udine, e nel 2016 del Premio Francesco Fabbri, Pieve di Soligo (TV) e del Premio Città di Treviglio (BG).