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Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini

domenica 25 Agosto 2019 - domenica 10 Novembre 2019

Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini

sede: MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana (Lugano).
cura: Francesca Benini, Cristina Sonderegger.

Il celebre Trittico delle Alpi di Giovanni Segantini, dopo essere stato esposto nella mostra “Hodler – Segantini – Giacometti. Capolavori della Fondazione Gottfried Keller”, viene ora messo in dialogo con opere della collezione del MASI, in un allestimento che ripercorre la pittura di paesaggio e la sua evoluzione fino ai giorni nostri.

Giovanni Segantini (Arco, 15 gennaio 1858 – monte Schafberg, 28 settembre 1899) è stato un pittore italiano, tra i massimi esponenti del divisionismo. Francesco Filippini a testimonianza di amicizia gli dedicò il dipinto “Impressione sulla laguna”.
Giovanni, figlio di Agostino Segatini (in seguito fu lo stesso pittore a modificare il proprio cognome in “Segantini”), nasce ad Arco, nella parte italiana del Tirolo, allora appartenente all’impero austriaco, in una famiglia in condizioni economiche precarie. Alla morte della madre (Margherita de Girardi), nel 1865 viene inviato dal padre a Milano, in custodia presso la figlia di primo letto Irene.
Privato di un ambiente familiare vero e proprio, non essendo stato registrato né dall’anagrafe austriaca, né da quella italiana, Segantini vive una giovinezza chiusa e solitaria, tanto da venire arrestato per ozio e vagabondaggio, anche perché era considerato apolide: nel 1870 è rinchiuso nel riformatorio Marchiondi, dal quale tenta di fuggire nel 1871, ma vi viene riportato e vi rimane fino al 1873. Segantini viene quindi affidato al fratellastro Napoleone, che vive a Borgo in Valsugana, e, per mantenersi, lavora come garzone nella sua bottega. Rimane a Borgo fino al 1874. Al suo ritorno a Milano, ha ormai sviluppato una sua prima coscienza artistica e passione per la pittura, tanto che si iscrive ai corsi serali dell’Accademia di belle arti di Brera, che frequenta per quasi tre anni.

Giovanni Segantini e l’Engadina
Il nome e la fama di Giovanni Segantini si sono legati indissolubilmente all’Engadina, non solo perché la valle svizzera lo ospitò nei suoi ultimi anni e più volte il pittore ne ritrasse i panorami alpini nelle sue opere, ma anche perché in Engadina si sono conservati i più importanti segni della presenza e dell’arte del pittore, visitabili dal pubblico.
A Maloja, il villaggio alpino che lo ospitò dal 1894 fino alla morte, i luoghi che il pittore frequentava, verso i quali passeggiava e nei quali traeva l’ispirazione per le sue opere sono oggi uniti da un percorso commemorativo in 12 tappe, il “Segantini Weg”: percorrendolo (è una semplice escursione di circa 2 ore), si può visitare il cosiddetto Atelier, riproduzione in legno e in scala ridotta di quello che doveva essere il padiglione engadinese all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, nonché il piccolo cimitero nel quale il pittore venne sepolto.
St. Moritz, il centro più importante dell’Engadina, ospita invece il Segantini Museum, a tutt’oggi la più grande raccolta di opere del pittore italiano. Venne creato per dare una degna collocazione al grandioso Trittico delle Alpi, al quale poi si aggiunsero varie opere e molti disegni preparatori; progettato dall’architetto Nicholaus Hartmann (1880–1956), fu inaugurato nel 1908. In occasione del decennale della morte di Segantini, il museo è stato ristrutturato e ampliato, sia negli ambienti espositivi, che nella collezione: esso custodisce 55 tele e opere su carta, insieme con molti disegni e bozzetti a matita, pastello e carboncino. Nel percorso espositivo è documentata l’intera evoluzione artistica di Segantini: tra le altre opere esposte, al periodo pre-divisionista risalgono le tele La vacca nella stalla del 1882, La benedizione delle pecore del 1884 e La tosatura delle pecore del 1886-1887; l’adesione al divisionismo è documentata da Il capriolo morto del 1892 e La raccolta del fieno del 1889-1898; il momento centrale della visita è offerto dalla grande sala, sormontata dalla cupola centrale del museo, che ospita il Trittico delle Alpi, insieme con l’intera sequenza dei bozzetti preparatori.
Sullo Schafberg, il monte sopra Pontresina ove Segantini morì e dal quale si domina l’intera alta Engadina, è stato intitolato al pittore il rifugio alpino Chamanna Segantini.

Giovanni Segantini. (11 novembre 2018). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 17 dicembre 2018, 11:27 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giovanni_Segantini&oldid=100934072.

Dettagli

Inizio:
domenica 25 Agosto 2019
Fine:
domenica 10 Novembre 2019
Categoria Evento:
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Luogo

MASI LUGANO
Piazza Bernardino Luini 6
Lugano, 6901 Svizzera
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