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Tutti gli “ismi” di Armando Testa
giovedì 25 Ottobre 2018 - domenica 17 Marzo 2019
sede: Musei Reali Torino – Sale Chiablese (Torino).
cura: Gemma De Angelis Testa, Gianfranco Maraniello.
Curata da Gemma De Angelis Testa e da Gianfranco Maraniello, direttore del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la mostra ripercorre la lunga carriera del pubblicitario e artista torinese e presenta una selezione di oltre cento opere tra manifesti, disegni, contributi video, dipinti, sculture, fotografie e oggetti di design, prodotti dagli anni ’40 agli anni ’90 del secolo scorso.
Il visitatore potrà conoscere o ritrovare i soggetti pubblicitari entrati a far parte dell’immaginario collettivo di più generazioni, come Caballero e Carmencita, il simpatico ippopotamo azzurro Pippo e il Punt e Mes che, da icona pubblicitaria nel 2015 è tornato alle origini, ad essere opera d’arte nel cuore di Torino, posta all’esterno della stazione di Porta Susa.
Il progetto espositivo celebra Armando Testa come un innovatore che ha saputo, tra i primi, riconoscere l’importanza e la forza delle immagini per l’uomo contemporaneo, favorendo il dialogo continuo e la contaminazione tra arte e pubblicità.
Tra i più importanti pubblicitari del secolo scorso, Armando Testa (1917-1992) ha conquistato con ironia, spirito giocoso e forza comunicativa la memoria collettiva di generazioni. Personaggi e immagini delle sue creazioni sono diventati vere e proprie icone della cultura visiva italiana del secondo dopoguerra: dagli stravaganti Caballero e Carmencita del caffè Paulista alla suadente bionda della birra Peroni, dalle sintetiche geometrie rosse del vermouth Carpano alle robuste forme dell’elefante Pirelli.
In contatto diretto con le energie e le sperimentazioni delle avanguardie storiche, le invenzioni di Testa sono caratterizzate da una formidabile capacità visionaria che assume e rielabora suggestioni e stilemi dei grandi maestri del Novecento. A questo universo di riferimenti è dedicato il percorso della mostra che, ispirandosi nel titolo a una dichiarazione di Testa, ne esplora a tutto tondo l’opera. Emergono i numerosi temi formali: dita e mani, forme sferiche, animali e mondi fantastici, declinati in un multiforme campionario di tipologie e tecniche.
Scandito da alcune tra le principali interviste storiche all’autore, il progetto espositivo esplora la modernissima costellazione di “ismi” – Futurismo, Astrattismo, Surrealismo – di cui Testa è stato un traduttore d’eccezione. In mostra bozzetti, manifesti, spot televisivi, disegni, collage, serigrafie e fotografie, ma anche dipinti e sculture.