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Tüzün. Rhapsody in blue
sabato 12 Novembre 2022 - sabato 26 Novembre 2022
sede: Satura Palazzo Stella (Genova).
cura: Flavia Motolese.
“Il volto è il teatro dell’uomo. Lì è il più nudo e il più mascherato” ha affermato lo scrittore e critico francese Roger Judrin.
Potrebbe essere racchiusa in queste parole l’essenza del lavoro di Tüzün (nome d’arte di Claudia Steger): la sua pittura declina il ritratto attraverso una serie di volti femminili di ieratica e ancestrale bellezza.
La riduzione dei tratti, la struttura del volto definita da linee di forza e dall’accostamento di campiture cromatiche e ombreggiature concorrono a fare in modo che l’immagine sembri comporsi, scomporsi e ricomporsi in enigmatiche espressioni.
Parte importante della sua iconografia si basa sul valore epidermico del colore, delle superfici mai omogenee che, lavorate con segni grafici, incisioni e abrasioni, diventano una struttura narrativa complessa che si sovrappone a quella figurativa.
La compresenza di elementi ascrivibili a linguaggi diversi definisce motivi di piani tendenti alla pittura astratta in cui ogni campitura ha un’intrinseca qualità espressiva.
Una cromia giocata sulle gradazioni di azzurro, ocra, bianco e il segno del carboncino lasciato visibile trasmettono l’energia del fare artistico, segnando morfologicamente la figura.
Non vi è profondità nello spazio rappresentato, ma un’integrazione bidimensionale tra le forme e lo sfondo.
Contraddistinti da poche linee precise e nette, i disegni risultano essenziali ma compiuti, evocando la sensazione di una presenza concreta.
Le forme, dense e quasi scultoree, caratterizzano la sua pittura, assorbendo molti aspetti dell’arte primitiva.
Le soluzioni formali di Tüzün, lo stile essenziale e introspettivo collocano i suoi dipinti al conine tra i piani fenomenologico ed ermeneutico: questi volti non descrivono la realtà, ma si pongono come limine tra interiorità ed esteriorità.
L’artista è capace di restituire, attraverso il proprio tratto, la forza e l’eleganza della figura femminile.
L’utilizzo predominante delle tonalità di azzurro denota la valenza psicologica e intima del ritratto: non si tratta di trascrivere una fisionomia, quanto un tratto caratteriale, uno stato d’animo.
Un elemento primigenio dell’essere donna che infonde a questi visi la capacità e la potenzialità di diventare senso comune.
Come suggerisce il titolo di molte opere “Rhapsody in Blue”, omaggio a Gershwin, i ritratti di Tüzün sono una perfetta amalgama visiva tra elementi classici e modulazioni astratte, vivacità ritmica del segno e percezione di una velata malinconia, tra purezza formale nel modellato e vigore espressivo del tratto.
Il dipinto, più che simulacro del reale, traduce così la fisionomia psicologica in una sorta di maschera, caricandosi di valori spirituali e simbolici.
Inaugurazione
Sabato 12 novembre 2022 dalle ore 17:00
Immagine in evidenza
Tüzün – Rhapsody in blue IV, 2020, olio e carboncino su tela, cm 70×50 (part.)