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Venia Dimitrakopoulou. Futuro Primordiale – Logos
giovedì 21 Febbraio 2019 - domenica 31 Marzo 2019
sede: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino).
cura: Afrodite Oikonomidou, Matteo Pacini.
A Torino prosegue il tour italiano della scultrice greca Venia Dimitrakopoulou con la seconda importante personale che propone una nuova selezione di lavori, tra cui spicca una maestosa opera inedita, un’epigrafe in acciaio e LED creata appositamente per gli spazi della Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Tema principale dell’intera esposizione è la parola, che ben si coniuga con le superfici candide della sala espositiva che sembrano richiamare “pagine non scritte”, come suggerisce la scultrice.
“Tutti i lavori presentati – spiega Venia Dimitrakopoulou – hanno una caratteristica in comune: sono ricoperti da parole e testi che sembrano quasi una scrittura automatica. Piccoli libri, leporelli, diari, e ancora la Veste di Nesso e l’Armatura Segreta”.
E proprio queste due opere fungono da “collegamento” tra la mostra palermitana e la tappa torinese, come spiega anche Franco Fanelli: “In questi due splendidi lavori su carta, inscritti nella forma di un’antica tunica sacerdotale o di uno stendardo istoriati da una tormentata scrittura, prendono vita l’alfa e l’omega, il rapporto tra opposti e la circolarità che costellano l’opera della Dimitrakopoulou”.
Sulla Veste di Nesso le parole rimandano all’amore e presentano una duplice forza, quasi “magica”: da una parte guariscono e confortano, dall’altra uccidono e bruciano. L’opera si riferisce infatti al mito secondo il quale la veste intrisa del sangue del centauro Nesso, ucciso da Eracle, è dolce e magico strumento d’amore nelle mani di Deianira, la compagna dell’eroe, ma è crudele, stregato strumento di morte una volta indossato da quest’ultimo. Sull’Armatura Segreta le parole evocano la paura, quella che si prova prima di una battaglia, reale o simbolica, e che è capace di spingere ad atti malvagi o al contrario ad atti eroici; le stesse parole sono anche in grado di innalzarsi a preghiera, fino ad ispirare e dare coraggio.
Opere come il Giardino Sacro (2014), il Labirinto (2012), l’Amuleto (2012), le serie dei Diari (2010-2016) e dei Notebook (2010), veri e propri libri d’artista, sono permeati dal logos, che è parola ma anche segno, scrittura poetica o automatismo letterario e grafico.
L’inchiostro indiano, il pastello, l’acquerello, fino al collage danno forma a opere che vanno dalla piccola alla grande dimensione, all’insegna di un nomadismo stilistico e tecnico che, spaziando dalla scultura tradizionale all’installazione, dal video all’azione, dalla scrittura alla grafica, come ci precisa Fanelli è “condizione coerente e necessaria per un’artista che, nell’esilio della classicità, vive e opera sul limitare di un trapasso epocale.
La soglia è in tal senso figura metaforica ricorrente nel suo lavoro, al pari del doppio, della circolarità cronologica, dell’ossimoro stesso che dà il titolo a questo suo trittico italiano: “Futuro Primordiale”. Sono tutti concetti che rimandano con forza a quell’idea di confine che ci pare il tratto più presente nel suo lavoro, insieme alla metamorfosi, per lei condizione esistenziale e poetica”.
L’esposizione presso la Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino gode dei patrocini del Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, dell’Ambasciata di Grecia a Roma e del Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (EMST) e si configura come seconda tappa della trilogia di mostre italiane organizzata dalla Fondazione Ellenica di Cultura – Italia in collaborazione con Artespressione di Milano, galleria di riferimento dell’artista in Italia per questa rassegna, che dal 12 aprile al 14 giugno 2019 proseguirà poi a Trieste presso il Civico Museo Sartorio e il Castello di San Giusto con altre opere inedite sul tema del “Suono”.
Le tre esposizioni di Venia Dimitrakopoulou nel nostro Paese a Palermo, Torino e Trieste rientrano tra le azioni del programma “Tempo Forte Italia – Grecia 2018”, iniziativa promossa dall’Ambasciata d’Italia ad Atene e sancita nel corso del Primo Vertice Intergovernativo tra Italia e Grecia, tenutosi il 14 settembre 2017 a Corfù, volta a favorire e sostenere il rafforzamento delle relazioni culturali tra i due Paesi del Mediterraneo, nel rispetto dell’equilibrio tra i vari ambiti culturali, dalla tradizione al contemporaneo, dal passato al futuro.
La rassegna è accompagnata da un esaustivo catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Umberto Allemandi con testo critico di Franco Fanelli.
Ufficio stampa: IBC Irma Bianchi Communication
Inaugurazione: Giovedì 21 Febbraio, ore 19