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Venus in furs – Mostra collettiva

sabato 9 Marzo 2024 - sabato 6 Aprile 2024

Venus in furs - Mostra collettiva

sede: SAC Spazio Arte Contemporanea (Robecchetto con Induno, Milano).
cura: Antonella Casazza, Loredana Galante, Marta Mez.

Il romanzo “Venus in furs” (1870) opera di Leopold von Sacher-Masoch, rimane celebre nella memoria collettiva: Severin, un uomo sobrio, racconta della propria devozione assoluta per Wanda, che lui identifica con Venere, dea dell’amore.
Nella stanza di Severin campeggia un dipinto, per il quale dice di aver tratto ispirazione dalla Venere allo specchio di Tiziano, che raffigura una venere del nord che indossa solamente una pelliccia: essa è l’incarnazione della donna perfetta secondo le proprie fantasie.
Ma la protagonista, proprio in virtù di quella forza che tanto sobillava l’animo di Severin, si ribella e si emancipa dall’ideale a cui è associata per spogliarsi di quella pelliccia che la imprigionava in un ruolo.
Venus in furs è in misura più profonda la definitiva affermazione del desiderio di esprimersi e dell’istinto creativo come forza generatrice.

La collettiva “Venus in furs” riunisce un gruppo di artiste che hanno deciso di esprimere il loro estro e la loro creazione proiettata come pulsione di vita, quello che Freud chiamava Eros, dal nome della divinità greca dell’amore.
Ogni artista si apre a un dialogo che restituisce un grande affresco dove confluiscono, attraverso medium diversi, aree di ricerca che indagano il tessuto contemporaneo nelle trame dell’esistenza.
Parliamo del tema della memoria e della percezione del tempo, dei ricordi, o dell’inconscio e dei suoi luoghi inesplorati, passando per il corpo femminile, sinuoso e fluttuante come un velo o scultoreo.
La donna e il suo essere nella società odierna è vagliata nel suo scardinarsi dal classico ruolo di angelo del focolare, e allora l’immagine femminile è dipinta mentre è rinchiusa in asfissianti ambientazioni domestiche permeate di infiorescenze, o è alle prese con comuni faccende.
Si passa anche all’attualità più stringente, con tematiche sociali che toccano l’antispecismo o più direttamente legate al mondo femminile, delineando percorsi che per quanto dolorosi portano alla rinascita e al ritrovamento di sé.
L’arte ha un valore sociale, di avvicinamento tra le persone, di unione, come un rito collettivo dove regna il principio greco della kalocagathia, dove ciò che è bello è anche buono.

Espongono: Silvia Beltrami, Marianna Bussola, Anna Caruso, Antonella Casazza, Elisa Cella, Eleonora Chiesa, Cristina Costanzo, Ilaria Del Monte, Loredana Galante, Debora Garritani, Giovanna Lacedra, Coquelicot Mafille, Florencia Martinez, Marta Mez, Elena Monzo, Saba Najafi, Ieva Petersone, Alessandra Rovelli, Marta Sesana, Milena Sgambato, Tina Sgrò, Sanda Skujina, Vania Elettra Tam, Francesca Vitali Boldini

Inaugurazione
sabato 9 marzo ore 17.00

Immagine in evidenza
Caronte della serie Mediterraneo, Antonella Casazza, 2023-2024 tecnica mista acrilico, carta a mano, foglia oro, tela (part.)